Rimborso di un volo cancellato: ecco i diritti di chi è rimasto a terra

Di solito la stagione estiva è quella in cui la situazione dei voli si fa più complicata, fra voli in ritardo e cancellati.

Quest’anno, già alle porte dell’estate avevamo paventato in un articolo l’ipotesi che si sarebbe trattato di una stagione particolarmente grigia in questo senso. I principali motivi, scrivevamo, erano da ricercarsi negli scioperi (per svariati motivi) di diverse figure professionali, e nella chiusura dello spazio aereo ucraino.

E non avevamo ancora fatto i conti con i fenomeni climatici estremi che stanno colpendo soprattutto il nostro Paese. Si pensi ad esempio, notizia autentica ma che risuona paradossale, che nella giornata di lunedì 24 luglio tre voli non sono potuti atterrare all’aeroporto di Olbia perché la temperatura record di 47 °C ha surriscaldato le piste.

Per non parlare degli incendi che, per prendere solo un altro esempio, stanno devastando Rodi e Corfù in Grecia.

Il cambiamento climatico è dunque una delle concause di tratte aeree in ritardo o cancellate.

Ma quali sono i diritti dei passeggeri rimasti a terra? Quando e come si può richiedere il rimborso di un volo cancellato o in forte ritardo?

La normativa comunitaria

Le regole sul rimborso del volo sono comunitarie, riguardano cioè l’Unione Europea.

I passeggeri che viaggiano all’interno dell’Ue sono tutelati dal Regolamento numero 261/2004 del Parlamento e del Consiglio Europeo.

Il regolamento include non solo lo spazio aereo dell’Unione Europea, ma anche Islanda, Norvegia, Svizzera e quella che viene chiamata “regione ultra-periferica”: Guadalupa, Guyana francese, Riunione, Martinica, Mayotte e Saint-Martin, Azzorre e Madera, e isole Canarie.

eDreams – Sconti e offerte last minute

Inoltre, il regolamento comunitario si applica anche a voli non comunitari, quando l’aeroporto di partenza o quello di arrivo si trova in Europa. Se l’aeroporto di arrivo è nell’Ue, perché si possa chiedere il rimborso del volo la compagnia aerea deve essere europea.

Per voli gestiti da vettore extra Ue, i diritti dei passeggeri sono disciplinati dalla legislazione del Paese dove il vettore ha ottenuto la licenza.

Rimborso del volo: quando lo si può richiedere

Secondo i dati di AirHelp, la più grande azienda a livello globale che si occupa di difendere i diritti dei passeggeri aerei, circa l’85% di essi non è a conoscenza dei propri diritti.

Partiamo dal rimborso completo del volo, cioè il riaccredito dell’intera cifra del biglietto. Quando lo si può richiedere?

Il rimborso del volo spetta a chiunque – nello spazio comunitario, secondo ciò che abbiamo scritto nel paragrafo precedente – abbia subito cancellazioni, overbooking, mancate coincidenze o ritardi superiori alle cinque ore.

Tutti questi viaggiatori non hanno solo diritto al rimborso integrale del prezzo del biglietto. Possono anche pretendere che sia rimborsata un’eventuale spesa aggiuntiva sostenuta a causa dell’interruzione del viaggio.

Risarcimento fino a 600 euro

Il rimborso fino a 600 euro si intende per persona e per viaggio, in caso di ritardi superiori a tre ore, cancellazioni effettuate meno di 14 giorni prima della partenza o negato imbarco. In tutti questi casi, c’è il risarcimento se la colpa è della compagnia aerea in questione.

Lo stesso vale per i cambi di programma o le mancate coincidenze che causano un ritardo superiore alle tre ore.

Se la cancellazione è però dovuta a “circostanze eccezionali” (tra cui, leggiamo sul sito di AirHelp, “emergenze mediche, condizioni meteorologiche avverse, impatto di fulmini, restrizioni del traffico aereo, atti di sabotaggio, instabilità politica e atti di terrorismo”), non c’è alcun risarcimento.

Ecco come si stabiliscono i rimborsi parziali – per ritardi sopra le tre ore – a seconda della tratta:

• 250 € per tutti i voli che coprono una distanza pari o inferiore a 1500 km;
• 400 € per tutti i voli all’interno del UE che coprono una distanza superiore ai 1500 km
• 400 € per tutti i voli operati da compagnie europee che coprono una distanza compresa tra i 1500 km e i 3500 km
• 600 € per tutti i voli che coprono una distanza superiore a 3500 km.

Assistenza al volo e controllo del traffico aereo

• Nastro, Vincenzo (Autore)

Acquista su Amazon

Altri diritti

Come già detto, per ritardi superiori alle 5 ore il rimborso del biglietto aereo è integrale. Oppure si ha diritto a un volo alternativo, o al rimborso delle spese per raggiungere la destinazione con altro mezzo di trasporto.

Se il posto sul volo alternativo prevede una tariffa inferiore a quella del volo originario, c’è il rimborso parziale della differenza. Al contrario, se il costo è superiore, i passeggeri che hanno subito il disagio non pagheranno la differenza.

C’è poi il diritto all’assistenza, che prevede pasti, bibite, comunicazioni e – se necessario – una stanza in albergo.

Infine, ma importantissimo, l’obbligo di informazione: ogni passeggero deve essere informato sul regolamento CE 261. Le compagnie aeree hanno l’obbligo di mostrare le informazioni sui diritti dei passeggeri ai banchi del check-in.

Rimani aggiornato seguendoci su Google News!

Seguici!