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Telegram bloccato (per poco) in Brasile: cosa è successo?

Bloccata per due giorni, poi torna a funzionare: ecco i dettagli della vicenda

Venerdì la Corte Suprema del Brasile aveva ordinato il blocco di Telegram, popolarissima app di messaggistica. Domenica invece il servizio torna online: cosa è successo? Al centro della vicenda ci sono le fake news, il presidente Bolsonaro e soprattutto un presunto indirizzo email sbagliato.

Telegram bloccato in Brasile, ma solo per due giorni

Telegram in queste settimane è risultato spesso al centro della cronaca politica, soprattutto per l’uso che la popolazione ucraina e anche quella russa ne fanno per evitare di essere intercettati dal Cremlino. Ma questa volta la notizia arriva dalla parte diametralmente opposta del globo: dal Brasile.

Reuters riporta che la Corte Suprema ha bloccato Telegram nel Paese, per aver più volte rifiutato di bloccare la diffusione delle fake news sulla piattaforma. Secondo quanto riportato, Telegram sta diventando una piattaforma fondamentale per il presidente brasiliano Jair Bolsonaro, dopo Meta, Twitter e Google hanno deciso di bloccare le informazioni false diffuse dal partito del presidente. Specialmente riguardo la situazione pandemica nel Paese e sul sistema elettorale brasiliano.

telegram

La decisione del giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes arriva dopo ripetute richieste ignorate da Telegram. Che per la voce del fondatore Pavel Durov, si scusa per l’accaduto: “avremmo di certo potuto fare un lavoro migliore”.

Ma spiega che “Sono certo che una volta stabilito un canale di comunicazione affidabile, sapremo eseguire in maniera efficiente il processo di rimozione dai canali pubblici dei contenuti che sono illegali in Brasile”.

L’app torna online

Domenica, i giornali locali annunciano che de Moraes ha revocato il blocco di Telegram in Brasile. Sembra infatti che Telegram avesse risposte al tribunale dopo una prima richiesta avvenuta a febbraio. In quell’occasione, i legali dell’app di messaggistica avrebbero comunicato un nuovo indirizzo email a cui inviare eventuali nuove richieste, per snellire le pratiche.

Invece pare che la Corte abbia inviato le richieste a un indirizzo societario generico, che nessuno nella società aveva aperto prima di venerdì, giorno del blocco dell’app. Quella della email sbagliata suona come una scusa che tutti abbiamo usato almeno una volta, ma Telegram ha provveduto immediatamente a eseguire le volontà della Corte.

telegram novita aggiornamento
telegram novita aggiornamento

Infatti la Core aveva chiesto di rimuovere un discorso in cui Bolsonaro parlava di un presunto attacco informatico al sistema elettorale brasiliano, senza averne alcuna prova. Altri contenuti da censurare erano quelli di Allan Dos Santos, blogger sostenitore del Presidente che ha diffuso diverse notizie false. Fra cui molte riguardo Covid-19.

Nel corso del fine settimana Telegram ha rimosso questi contenuti e la Corte Suprema ha quindi dato il via libera per far riaprire i battenti telematici dell’app. Con i gestori di Telegram che si sono impegnati a contrassegnare o rimuovere le notizie false, promuovere le informazioni corrette e controllare scrupolosamente i 100 canali pubblici più popolari nel Paese. Soprattutto in vista delle prossime elezioni.

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Source
Il Post

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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