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La recensione di Freud’s Bones: il videogioco sulla psicanalisi

Negli anni i videogiochi ci hanno permesso di vestire i panni di un’infinità di personaggi e categorie: una spia, un guerriero, un mago, un cacciatore di draghi, un fattore e persino una capra ma le vesti di uno psicanalista ci mancavano. Freud’s Bones: The Game ci permette non solo di interpretare un esperto di psicanalisi ma il padre di tale scienza, Sigmund Freud. Un videogioco unico nel suo genere che unisce la complessità della mente umana alla semplicità delle meccaniche di gioco per un mix davvero originale. Ma ora chiudete gli occhi, fate un bel respiro e scaviamo a fondo nei meandri della nostra psiche in questa recensione di Freud’s Bones: The Game.

La nostra recensione di Freud’s Bones

Siamo nella Vienna del XIX secolo e il nome di Sigmund Freud sta iniziando a girare tra la nobiltà e il popolo della città tra ammirazione e diffidenza. La vita di Freud scorre tra le giornate passate nel suo studio a curare e analizzare i pazienti e la sua vita privata, tutt’altro che stabile. Tra lo stress della vita quotidiana, il vizio del fumo e l’uso di sostanze stupefacenti, Freud si trova intrappolato nella stessa rete di disturbi psichici che cerca di districare nei suoi pazienti.

La sua quotidianità viene stravolta dall’arrivo di un’entità misteriosa, noi, che iniziamo a parlare con Freud e a prenderne il controllo, accompagnandolo nel suo lavoro, nella mondanità e nei suoi impegni. Inizia per Freud, per noi e per chi gli sta accanto un percorso di scoperta di se stessi, dei propri disturbi e difficoltà che ci mostreranno una personalità tormentata e piena di dilemmi.

Nel frattempo dovremo anche svolgere il nostro compito di psicanalisti e aiutare i pazienti del Dottore che chiederanno il suo aiuto. Guidati da un pratico taccuino e dalle conoscenze di Freud sulla psicanalisi e la sessualità, andremo a fondo nella mente dei nostri clienti per aiutarli…oppure no?

Il fascino della psicanalisi

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Freud’s Bones è un’avventura narrativa con elementi dei Punta-e-clicca nel quale, attraverso il corpo di Freud, andremo ad analizzare i suoi clienti. Essenzialmente il gioco è suddiviso in tre fasi: esplorazione, psicanalisi e dialoghi. La fase di esplorazione è piuttosto semplice e prevede il cliccare ed esplorare le aree circostanti che si limitano allo studio di Freud, il café Eckmann e pochi altri luoghi. Qui possiamo osservare oggetti, ambienti e persone circostante che ci faranno conoscere un po’ di più la storia di Freud presente e passata.

La fase di psicanalisi è sicuramente la più corposa nonché la più interessante. Qui dovremo analizzare i nostri pazienti, guadagnare la loro fiducia e scoprire il male che li tormenta. Sarà necessario dare sfogo a tutta la nostra intuizione, leggere bene i dialoghi e percepire nei dettagli quello che i pazienti non dicono o vorrebbero dire. Il gioco non vi guiderà attraverso “la soluzione”, affinando il nostro intelletto e utilizzando un pratico manuale di psicanalisi riusciremo a interpretare i sogni, la simbologia, le possibili diagnosi fino a trovare, si spera, una cura.

La fase di dialogo riguarda invece alcune (poche) conversazioni con i personaggi che abitano Vienna e la vita di Freud. Anche qui dovremo agire a seconda di chi ci troviamo davanti analizzando i vari spettri della personalità e interfacciandoci a loro nel migliori dei modi per ottenere quello che vogliamo.

Non tutte le sedute hanno successo…

In termini di psicanalisi, non esiste un “giusto o sbagliato” in Freud’s Bone, il risultato di una seduta dipende solo da noi ma non avrà ripercussioni sul gioco se non sulle vite dei nostri pazienti. La buona riusita di una seduta dipende da alcuni fattori come la già citata fiducia. Per guadagnarla, dovremo agire cautamente a seconda della psicologia dei nostri pazienti. Qualcuno dovrà essere approcciato in maniera paternale, altri invece più fredda e diretta. A questo punto si affrontano le tre Istanze della personalità: l‘Es, l’Io e il Super-io, rappresentati rispettivamente da un Minotauro affamato, da un generale e da una marionetta.

Man mano che riusciremo a fare breccia nella mente del nostro paziente, riusciremo a scoprire sempre di più sul motivo, o il presunto tale, che lo ha portato nello studio di Freud. Documenti, disegni e lettere saranno fonti importanti e dovremo analizzare e leggere a lungo. Inutile dire che l’interfaccia testuale prende il sopravvento su quella grafica ma ciò non deve spaventarvi. I temi trattati e il mondo in cui sono trattati vi terranno incollati allo schermo e morirete dalla voglia di scoprire quale disturbo si cela dietro ad ogni paziente.

Sbagliare è tuttavia inevitabile e in un certo senso doveroso. Come anticipato, non esiste un percorso giusto o sbagliato e alcune nostre scelte potrebbero non andare a genio ai pazienti. Solo alla fine della partita (una partita può essere completata in poco più di un’ora) scopriremo la fine di chi ci è venuto a trovare. Questo da la possibilità di ricominciare il gioco ancora e ancora per fare scelte diverse, dare nuove interpretazioni ai sogni e alle paure dei pazienti o cambiare il modo di Freud di approcciarsi alle difficoltà. Potrebbe addirittura essere divertente fare le scelte sbagliate!

Uno stile da apprezzare

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Particolarmente intrigante è lo stile grafico del gioco. Sebbene Freud’s Bone nasca come un progetto Kickstarter, è riuscito ad ottenere un grande appoggio da parte del pubblico riuscendo a raggiungere di tre volte l’obiettivo monetario prestabilito e vincendo al Red Bull Indie Forge Award 2020. Tutto ciò ci ha ripagati con uno stile grafico semplice ma efficace che alterna una grafica originale in 2D a una serie di cinematic in stile graphic novel davvero piacevoli.

Il tutto si traduce in un’atmosfera intrigante e ricca dei misteri di quel mondo onirico che tanto affascinava Freud. Allo stesso modo la colonna sonora si incastra alla perfezione con le ambientazioni e l’atmosfera di gioco regalandoci un titolo degno dei migliori sviluppatori.

A tal proposito, non possiamo segnalare che il gioco è stato interamente realizzato da una sola persona, l’Italiana Fortuna “Axel Fox” Imperatore che ne è stata autrice, designer e produttrice. Un risultato eccezionale per un gioco davvero particolare.

Freud's Bones-the game
Freud's Bones-the game
Developer: Axel Fox (Fortuna Imperatore)
Price: 10,79 €

La recensione di Freud’s Bones in… pillole

Freud’s Bones ci ha conquistato dal primo momento. Il solo concept di un videogioco in grado di metterci nei panni di uno psicanalista, anzi, DEL psicanalista per eccellenza è qualcosa di lodevole. La scarsa longevità del titolo è bilanciata da una grande rigiocabilità che ci permetterà di sederci su quella poltrona impregnata di fumo ancora una volta.

Se si pensa al fatto che sia stato realizzato da una sola persona, siamo di fronte ad un progetto impegnativo che è riuscito, a nostro avviso, a superare con successo le migliori intenzioni. La psicanalisi a videogioco non l’avevamo mai vista e solo ora realizziamo quanto possa essere appassionante!

PRO

  • Una storia e un’atmosfera davvero interessante
  • Trama e meccaniche di gioco ben sviluppate
  • Alta rigiocabilità

CONTRO

  • Poco longevo
  • Ci avrebbe fatto piacere vedere e conoscere altri personaggi

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Daniele Cicarelli

Indigente giramondo con la grande passione per i videogiochi, l'Arte e tutte le storie Fantasy e Sci-Fi che parlano di mondi alternativi senza zanzare. Fermo sostenitore dell'innovazione, del progresso tecnologico e della superiorità del Tipo Erba. Dalla parte dei Villains dal 1991.

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