fbpx
CulturaPersonaggiTech

Giuliano Amato a capo di un comitato sull’intelligenza artificiale: perché la nomina fa discutere

Dubbi poco eleganti sull’età

Che l’intelligenza artificiale in questi ultimi mesi, dall’introduzione di ChatGPT e affini, stia facendo discutere, è sotto gli occhi di tutti. Oltre che testimoniato da una nutrita serie di nostri articoli.

Ma la polemica, tutta in salsa italiana, scoppiata nelle ultime ore, è davvero sui generis.

Partiamo dalla notizia, e poi vediamo cosa secondo alcuni non torna. Giuliano Amato presiederà un comitato sull’IA (e sull’editoria). E la cosa ha lasciato più di qualche dubbio. Legato sia all’età dell’ex Primo ministro che alle modalità della nomina.

Giuliano Amato presidente di un comitato sull’IA

Il governo Meloni ha istituito un comitato sull’IA con a capo Giuliano Amato.

Si tratta più precisamente del Comitato per studiare l’impatto dell’intelligenza artificiale nell’editoria, che ha iniziato i suoi lavori martedì 24 ottobre.

L’importanza del Comitato è spiegata da Alberto Barachini, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’Informazione e all’Editoria. Barachini ha detto: “È cruciale analizzare a fondo l’utilizzo, lo sviluppo e le ricadute dell’intelligenza artificiale nel settore editoriale e dell’informazione.

Di qui la scelta di istituire un Comitato presso il Dipartimento per l’informazione e l’editoria formato da esperti e professori universitari che studierà l’impatto di questa tecnologia sul mondo del giornalismo e delle news.”

intelligenza artificiale ia uso quotidiano usi min

La nomina di Giuliano Amato. La prima polemica

La prima delle due polemiche che riguardano la nomina di Giuliano Amato a capo del Comitato sull’IA è di carattere politico.

Tralasciando i trascorsi di Amato in governi di centrosinistra, l’irritazione di Giorgia Meloni sembra provenire dal fatto che la nomina sia avvenuta senza che la premier stessa sia stata avvisata.

Ipotesi del tutto realistica, a leggere le parole di Barachini il giorno dell’avvio dei lavori del Comitato: “Oggi la commissione editoria sull’Intelligenza Artificiale, grazie al chiarimento con il premier Giorgia Meloni con cui mi sono scusato personalmente per il disguido di comunicazione, ha iniziato i propri lavori, mirati ad indicare le ripercussioni dell’IA nell’ambito dell’informazione e dell’editoria al Presidente del Consiglio Meloni e al Comitato istituito dal Sottosegretario Butti, che ha competenza generale sul tema.”

Scorpi la super offerta NordVPN- Sconto BlackFriday 69% di sconto + 3 mesi EXTRA

La seconda polemica

La seconda polemica riguarda il fatto che un signore di ottantacinque anni sia stato messo a capo di un Comitato che deve occuparsi di una tecnologia… giovane per definizione.

Infatti l’intelligenza artificiale, specie quella generativa, è entrata con prepotenza nelle nostre vite solo dal novembre 2022, quando (per la precisione il giorno 30) è stato lanciato sul mercato ChatGPT.

L’associazione mentale immediata e un po’ rozza è: che ne sa di IA un ultraottantenne? E da più parti si sta spendendo il paragone con il Regno Unito, dove per una posizione analoga il governo ha nominato il trentottenne Ian Hogarth, imprenditore digitale con una solida preparazione in machine learning.

Le perplessità su Amato (e un modesto punto di vista)

Il problema sembra quindi duplice. Legato sia all’età di Giuliano Amato, sia a una carriera professionale e politica di certo non intrisa di studi sull’intelligenza artificiale.

Ciò può far pensare alla scarsa considerazione in cui l’IA è tenuta nel nostro Paese (oltre al solito refrain sulle poltrone occupate da persone non troppo giovani). Ma ci permettiamo un’obiezione. Spesso, in Italia, incarichi di prestigio vengono affidati a individui non tanto per la loro specifica preparazione in materia, ma per il loro curriculum. Come altrimenti si spiegherebbero (anche nel recente passato) ministri che nella loro carriera politica sono stati a capo di due o più dicasteri diversissimi tra loro?

Nel caso di Giuliano Amato a capo del Comitato sull’IA, poi, basta leggere il nome degli altri componenti. Tra cui figurano diversi docenti universitari e studiosi di materie strettamente affini all’intelligenza artificiale e alle nuove tecnologie.

Offerta

Un altro comitato sull’IA

Il comitato sull’IA in ambito editoriale nasce quasi in contemporanea con l’istituzione, da parte del governo, di una task force di 13 esperti sull’intelligenza artificiale.

Si tratta di un comitato istituito da Alessio Butti, sottosegretario della presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’innovazione.

Il team, entro il prossimo 31 gennaio, dovrà portare all’attenzione dello stesso Butti le strategie e gli indirizzi adottati dal nostro Paese per sfruttare al meglio l’intelligenza artificiale.

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🍎Nuovi iPad e accessori: cosa aspettarsi dall’evento Apple del 7 maggio
🍿Fallout: tutte le domande irrisolte alle quali la Stagione 2 dovrà rispondere
🛞Come scegliere gli pneumatici estivi per l’estate? I fattori da considerare
🤯Google licenzia 28 dipendenti per proteste contro il progetto Nimbus in Israele
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button