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Decreto anti delocalizzazioni: stop ai licenziamenti su WhatsApp e Teams

La bozza del decreto prevede comunicazioni tre mesi prima e un piano per gestire gli esuberi di personale

La bozza del Decreto anti delocalizzazioni vuole bloccare i licenziamenti frettolosi via WhatsApp e Teams, istituendo un percorso preciso per l’azienda che vuole chiudere anche se non in crisi. Deve comunicare il licenziamento con tre mesi di anticipo, per poi presentare un piano nei 60 giorni successivi. Piano che va discusso nell’ultimo mese con sindacati ed enti locali, per gestire al meglio i possibili esuberi. Previste sanzioni per chi non rispetta i tempi, ancora da definire.

Decreto anti delocalizzazioni, licenziamenti annunciati con tre mesi di anticipo

Il decreto deve ancora passare ulteriori riunioni tecniche e politiche. Ma sembra deciso che le aziende che impiegano più di 250 dipendenti e vogliono licenziarne più di 50 devono avvisare con almeno 90 giorni di anticipo. Con comunicazione scritta ai sindacati, alle Regioni interessate, al Ministero del Lavoro e Anpal. Spiegando anche le ragioni economiche, tecniche od organizzative della scelta. Altrimenti, i licenziamenti sono nulli.

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Il datore di lavoro dovrà inoltre elaborare un piano che duri al massimo 12 mesi per “limitare le ricadute occupazionali ed economiche” della chiusura. Piano che deve essere discusso e sottoscritto dalle parti. Altrimenti, le nuove norme prevedono una sanzione economica, al momento non ancora definita. Ma sarebbero previsti anche degli incentivi per le aziende virtuose, con una corsia preferenziale agli aiuti del Mise per le aziende che assumono lavoratori coinvolti nelle delocalizzazioni.

Non mancano però le obiezioni politiche a questo decreto, anche all’interno della maggioranza di Governo. Forza Italia in particolare Forza Italia che, per bocca di Anna Maria Bernini, commenta: “Serve quindi una norma ben ponderata sulle delocalizzazioni, per non dirottare gli investitori esteri su altri Paesi“. Secondo il partito servono incentivi fiscali e meno burocrazia per convincere le aziende a restare, piuttosto che renderne più difficile l’uscita.

Probabile che il Governo adotti un approccio a più livelli sulla questione, con sgravi per le aziende in finanziaria e obblighi maggiorati in questo decreto. Nella speranza di ridurre le delocalizzazioni. Ma anche di evitare che, nel caso ci siano, i dipendenti vengano a saperlo con un messaggio di gruppo su WhatsApp.

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Source
Il Corriere della Sera

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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