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Stangata fiscale sulle criptovalute: dal 2025 tassazione al 42%

Il governo italiano si prepara a inasprire drasticamente la tassazione sulle plusvalenze da criptovalute: dal 2025 l’aliquota passerà dall’attuale 26% al 42%, diventando l’asset finanziario più tassato in Italia.

Tassazione sulle criptovalute: dal 2025 la ritenuta sale al 42%

Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha annunciato la misura durante la presentazione della manovra finanziaria 2025. L’aumento riguarderà le plusvalenze superiori a 2.000 euro generate dalla vendita di bitcoin e altre criptovalute.

Come sottolinea Wired, questa decisione rende le criptovalute l’asset finanziario più tassato nel Paese. Fino a quest’anno, le plusvalenze da cripto erano tassate al 26%, come le altre rendite (esclusi i titoli di Stato, tassati al 12,5%).

La decisione ha suscitato forti reazioni negative. Ferdinando Ametrano, CEO di CheckSig, l’ha definita “fiscalmente discriminatoria e probabilmente incostituzionale“. Anche Gianluca Sommariva, AD di Hodlie, ha espresso “forte preoccupazione“, sottolineando come si tratti di una delle tassazioni più alte a livello globale sulle criptovalute.

L’aumento potrebbe creare squilibri, spingendo gli investitori a realizzare le plusvalenze entro fine 2024 per evitare la nuova aliquota. Anche perché, con Bitcoin che ha toccato punti di rialzo elevati, molti italiani hanno già iniziato a monetizzare gli investimenti e vendere le valute. Il governo vuole, probabilmente, intercettare queste vendite tassando le criptovalute — cosa che potrebbe portare molti a vendere prima del 31 dicembre.

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Al momento, Bitcoin vale circa 68 mila euro, vicino ai massimi raggiunti dalla valuta. Chi avesse comprato valute prima del 2018, si troverebbe con più di dieci volte l’investimento. Ma anche chi li avessi presi nel 2022, quando la criptovaluta era scesa sotto i ventimila euro, avrebbe più che triplicato l’investimento.

Se metterete questi eventuali introiti nella dichiarazione dei redditi dell’anno prossimo (quindi vendendo entro il 31 dicembre), pagherete circa un quarto in tasse. Se lo venderete il 1 gennaio 2025, l’anno successivo dovrete pagare una cifra più vicina alla metà.

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Source
Wired

Autore

  • Stefano Regazzi

    Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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