Una delle tentazioni più irresistibili degli ultimi tempi, per gli utenti del web, è quella dell’acquisto non solo compulsivo, ma anche risparmioso.
Spieghiamoci: da un lato, se ci fermassimo a pensare a ciò che compriamo online, arrossiremmo all’idea di ciò di davvero indispensabile che abbiamo messo nel carrello, e ciò che è stato solo il frutto di una seduzione momentanea (e di solito destinata a spegnersi pochi attimi dopo il fatale clic).
Un’altra compulsività ci cinge d’assedio: l’acquisto di prodotti economici. Sia chiaro: confrontare i prezzi e badare al risparmio è pratica virtuosa, specie in un periodo in cui i rincari di pressoché tutte le materie sono stati notevolissimi.
Ma talvolta la corsa allo spendere meno possibile fa dimenticare altri e non secondari parametri.
Questa lunga introduzione per dire che è arrivato anche in Italia Temu, l’e-commerce cinese che sembra rispondere perfettamente a entrambe le caratteristiche: è un bazar pieno di oggetti e oggettini spesso curiosi, e ha prezzi davvero stracciati.
Due domande: cosa c’è sotto? Ma prima ancora: cos’è Temu?
Temu, l’e-commerce cinese arrivato anche in Italia
Temu è un e-commerce dell’azienda cinese PDD Holdings, benché la piattaforma sia stata attivata per la prima volta negli Stati Uniti nel settembre 2022 e abbia sede a Boston.
Tanto per dare un’idea dell’immediato successo dei mesi scorsi, Temu è stata l’app più scaricata negli Stati Uniti dal settembre 2022 al gennaio 2023.
Al di là delle formule adottate (codici di affiliazione, presenza massiccia sui social) l’e-commerce Temu deve il suo successo all’aspetto un po’ kitsch, da grande magazzino virtuale, di sito e app. E soprattutto ai suoi prezzi davvero bassi.
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Troppo, bassi? Ed è questo l’unico dubbio che aleggia sul negozio made in Cina?
Prima di rispondere, diamo un’occhiata a questo sgargiante negozio online. Insomma, cosa si può acquistare su Temu?
Cosa si acquista sull’e-commerce Temu
Se la domanda è: “Cosa si può acquistare su Temu”, la risposta è: “Tutto, o quasi”.
È sufficiente dare un’occhiata alla home, in cui – con una grafica studiatamente chiassosa – sulla parte superiore campeggiano banner indicanti sconti mirabolanti (anche del 90%) o prezzi spesso inferiori a un euro.
Poco più in basso, la suddivisione in categorie esplicita quel tutto di cui dicevamo.
Volete stringhe delle scarpe a meno di un euro, nani da giardino a meno di dieci euro, soffioni per la doccia, cinture, pelapatate, strumenti musicali, portacottonfioc, cavi USB, smartwatch a meno di 20 euro, capi di abbigliamento, e l’elenco potrebbe continuare pressoché all’infinito?
Bene: sull’e-commerce Temu li avrete. E li avrete a prezzi che difficilmente troverete altrove. Ma?
Cosa c’è dietro
Non occorre essere malpensanti per arguire che prezzi così irrisori avranno i loro perché. E non è detto che siano dei perché nobili.
Già lo scorso dicembre, ad esempio, in un lungo articolo del Time erano illustrate alcune pecche di Temu: errori di consegna (o pacchi mai consegnati), addebiti incongrui e un servizio clienti inesistente.
Poi c’è il problema della qualità, che è già indirettamente segnalato dai prezzi irrisori. Spesso gli oggetti sono piuttosto scadenti e la confezione stessa, fragile, non è infrequente che arrivi danneggiata.
C’è tuttavia da dire che l’e-commerce Temu ha implementato un programma di protezione degli acquisti. Con cui garantisce un rimborso completo per restituzioni effettuate entro 90 giorni dalla consegna.
Non solo poca qualità
Al di là dell’inevitabile scarsa qualità dei prodotti e dell’assistenza clienti, vanno segnalati ulteriori problemi di carattere più generale.
Prezzi bassissimi significano non solo qualità opinabile ma anche, di solito, scarsissima attenzione a due aspetti fondamentali. Ovvero la sostenibilità ambientale e il rispetto dei lavoratori.
Il primo aspetto ha due declinazioni: da un lato la massiccia presenza di prodotti inquinanti, dall’altro la scarsa durata dei prodotti medesimi, una sorta di obsolescenza programmata che spinge a smaltire e riacquistare in tempi brevissimi.
Inoltre, con costi simili, è quasi impossibile pensare a retribuzioni eque a chi lavora alla produzione degli oggetti che popolano l’e-commerce Temu.
- Noschese, Giuseppe (Autore)
Temu bandito dai device aziendali del Montana
C’è di più. Il sito gemello dell’e-commerce Temu, ovvero Pinduoduo, è stato bandito da Google per la presenza di malware.
E così lo stesso Temu è diventato un osservato speciale negli Stati Uniti. Peraltro nei giorni scorsi il Montana, primo Stato americano ad aver completamente bandito TikTok dal suo territorio, ha vietato l’installazione di Temu (oltre che di WeChat e di Telegram) dai dispositivi aziendali.
L’e-commerce Temu, insomma, mostra senza vergogna il meglio e il peggio dei nostri tempi: la possibilità di avere tutto, subito e a prezzi irrisori con pochi clic. Ma a scapito dell’ambiente e della dignità di un buon numero di persone.
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