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Termina il processo Bitcoin: Craig Wright vince la causa per 50 miliardi di dollari

Craig Wright, l’informatico americano che afferma di essere l’inventore della criptovaluta, lunedì ha prevalso in un verdetto del processo Bitcoin contro la famiglia di un suo ex socio in affari, che sosteneva di essere creditore per diverse decine di miliardi.

Processo Bitcoin: il verdetto del giudice è in favore di Craig Writght

Termina quello che dai media internazionali è stato più volte definito Processo Bitcoin. Secondo apnews una giuria della Florida ha stabilito che Craig Wright non è in alcun modo debitore verso la famiglia di David Kleiman, suo ex socio in affari venuto a mancare nel 2013. 

“Questa è stata una vittoria straordinaria”, ha affermato Andres Rivero di Rivero Mestre LLP, l’avvocato che ha rappresentato Wright nel processo.

L’invenzione del Bitcoin è da sempre associato all’enigmatica figura di Satoshi Nakamoto. Questo sarebbe tuttavia solo uno pseudonimo (Nakamoto dal giapponese si tradurrebbe con colui che è al centro di) e nel 2016, lo stesso Craig Wright, si era fatto avanti asserendo di essere lui il fantomatico Nakamoto. Un’ammissione che inizialmente è stata colta con un certo scetticismo dall’opinione pubblica. A queste dichiarazioni è tuttavia succeduta una mossa legale da parte della famiglia di David Kleiman, ex collaboratore di Wright, morto nell’aprile 2013 all’età di 46 anni. Il fratello di quest’ultimo, Ira Kleiman, per anni ha sostenuto che David e Wright fossero entrambi i co-fondatori di Bitcoin.

Un processo complesso data la natura delle criptovalute

Del caso si è occupata la corte federale di Miami, in un processo estremamente tecnico. La giuria ha infatti dovuto analizzare tutti i meccanismi di funzionamento delle criptovalute, cosa assolutamente complessa, per poter stabilire la paternità di Bitcoin. Non a caso i giurati hanno impiegato un’intera settimana per deliberare, ponendo ripetutamente domande agli avvocati di entrambe le parti. Ad un certo punto i giurati hanno fatto presente al giudice che, la situazione, erano oramai in uno stato di stallo.

Gli avvocati di Wright hanno ammesso più volte che David Kleiman e Wright erano amici e hanno collaborato al lavoro insieme. Tuttavia sostengono che la loro partnership non avrebbe avuto nulla a che fare con la creazione della criptovalta. Wright, negli scorsi mesi, aveva promesso che in caso di vittoria al processo Bitcoin avrebbe devoluto buona parte dei suoi proventi in beneficenza.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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