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Clamoroso: Tesla cancella la Model S Plaid+, Musk: “Non è necessaria”. Ma c’è qualcosa in più…

Clamoroso: Tesla Model S Plaid+ è stata cancellata. Musk: "Non serve"

Ad inizio anno vi avevamo raccontato delle nuove, migliorate e potenziate Tesla Model S Plaid+ e Plaid. Se la Plaid con 1000 CV e autonomia di 630 km è stata confermata, seppur posticipata di una settimana, la più potente e “autonoma” Plaid+, dotata di 1100 CV e oltre 800 km di autonomia, è stata cancellata. La notizia ci arriva direttamente da Elon Musk, e potrebbe nascondere molto più di quello che sembra. Scopriamo allora cosa c’è dietro questa sorprendente notizia di giornata.

Tesla Model S Plaid+ è cancellata, Musk: “800 km non servono”

Come ormai siamo abituati con le auto e i progetti di Elon Musk, l’istrionico imprenditore sudafricano ha annunciato tutto tramite il suo spazio preferito, Twitter. In extremis, qualche giorno fa, Musk ha annunciato lo slittamento della presentazione ufficiale della nuova Model S Plaid di una settimana. La nuova, estrema, potenziata e migliorata versione della berlina di Palo Alto sarà presentata il 10 giugno, anzichè il 3 come preventivato qualche settimana fa dallo stesso Musk.

Ricordando questo evento a tutti i suoi follower oggi, nella mattinata italiana, il CEO di Tesla ha però spiazzato tutti, annunciando la cancellazione della versione ancora più potente e capace, Tesla Model S Plaid+. Rispetto alla “normale” Plaid, la Plaid+ era già stata posticipata di un anno, al 2022, in occasione del decimo compleanno del modello più celebre della Casa americana.

Perché? La risposta arriva dal laconico tweet: Non serve. La Plaid è già altrettanto buona”. In effetti, sulla carta le differenze erano minime, o quasi. Dal punto di vista delle prestazioni, infatti, sia Tesla Model S Plaid+ che Plaid condividono, anzi, condividevano i tre motori, che sulla Plaid erogano 1020 CV e sulla Plaid+ arrivavano a 1100 CV. Le prestazioni quindi erano piuttosto simili, con uno 0-100 km/h coperto in “meno di 2 secondi” per la Plaid, e in 1,8 secondi per la Plaid+. La maggiore differenza era sul piano dell’autonomia e della batteria. Tesla Model S Plaid+ infatti doveva utilizzare le nuove celle strutturali 4680, più leggere, performanti e capienti a parità di ingombri. Il risultato avrebbe dovuto portare ad un peso molto ridotto e ad un’autonomia monstre di oltre 800 km.

Tesla model S plaid+ retro

Queste le caratteristiche dell’auto che sarebbe dovuta essere, ma che non sarà mai realtà. Il ruolo di Tesla top di gamma sarà quindi preso dalla “normale” Plaid, che però è già a dir poco folle, con prestazioni da Hypercar. Per Musk infatti, che ha risposto al suo tweet, “la Plaid, che copre lo 0-60 miglia all’ora (0-96 km/h, ndr) in meno di due secondi, è l’auto di serie più veloce al mondo. Dev’essere vissuta per poterci credere.”. Viene quindi da pensare che con una Plaid già così valida, una Plaid+ con un po’ più di potenza, prestazioni leggermente migliori ma batterie totalmente diverse potesse essere quasi ridondante, anzi superflua. In un ulteriore tweet, poi, Musk ha definito l’autonomia di 800 km “non necessaria”, con la Plaid capace di oltre 630 km già “più che adeguata”.

Dietro all’addio a Tesla Model S Plaid+ possibili problemi alle nuove batteria 4680?

Tutto sicuramente vero. Ma i più informati stanno anche dando una nuova versione all’affaire Plaid+. Come detto, infatti, la Tesla Model S Plaid+ utilizza un nuovo tipo di batteria formata da celle dette “strutturali”, le 4680. Più leggere, più performanti, più veloci, ma anche molto complesse. E da quello che è trapelato dai ben informati ma anche dallo stesso Musk in alcuni tweet precedenti, sembra che Tesla stia avendo qualche grattacapo nelle fasi finali dello sviluppo di queste nuove superbatterie.

Questo si intuisce già dalla data di lancio della Plaid confrontata con la Plaid+. Nonostante condividano motori e novità, infatti, la Plaid non utilizza le nuove 4680, ma piuttosto le già collaudate batterie 2170 prodotte da Panasonic. Queste, che sono arrivate nel 2021 anche sulle piccole Model 3 e Y, non hanno dato alcun problema a Tesla, che infatti ha programmato la presentazione del nuovo modello, già ordinabile da diversi mesi, per giovedì 10.

Tesla model S plaid+ buio

Come dichiarato invece nel Battery Day di Tesla, le nuove celle 4680 tabless non sono ancora pronte per il debutto sul mercato. Né Tesla né Musk hanno dichiarato quali siano gli ostacoli incontrati sul cammino di queste nuove celle, però viste le voci dirette e indirette tutto fa pensare che nella cancellazione della Plaid+ ci sia lo zampino delle 4680, con possibili problemi di messa a punto di queste batterie, che sembrerebbe essere più difficile di quanto messo in conto dalla Casa di Palo Alto. E questo è un ostacolo che Tesla dovrà superare in grande fretta, perché le nuove batterie 4680 sono alla base di diversi modelli fondamentali per la Casa. Su questa nuova architettura sono stati progettati il pick-up Cybetruck, il camion Semi e soprattutto la sportiva Roadster.

Paura per la nuova Tesla Roadster, da Halo Car a sacrificabile

Già qualche settimana fa, raccontandovi di Tesla Roadster qui su techprincess, ci eravamo soffermati sugli inaspettati ritardi. Anche lo stesso Musk aveva dichiarato come Roadster non fosse “il primo obiettivo a breve termine di Tesla”. Prima di lei arrivano la Model Y, la costruzione della nuova GigaFactory in Europa, il debutto di Cybertruck e Semi. Questo stop improvviso alla prima Tesla dotata di celle 4680 può fermare anche l’attesissima Roadster? Non è ovviamente sicuro, trattandosi di voci e speculazioni. Ciò che è certo, però, è che Tesla in questo momento sta passando un momento complicato. Da una parte i successi di Model 3 e Y sono rassicuranti, e permettono sviluppi, investimenti e piani per il futuro. Dall’altra, le celle 4680, su cui la Casa basa tanto del proprio futuro, dovranno essere aggiustate in fretta.

Il rischio? Un’incredibile sorpasso da parte delle Case tradizionali a Tesla sulla tecnologia delle batterie, insospettabile solo fino a ieri. La cancellazione di Tesla Model S Plaid+ non è un attestato di crisi, ovviamente. Si tratta però di un campanello d’allarme per tutti i clienti ma soprattutto per la stessa Tesla, che non deve assolutamente sedersi sugli allori, ma continuare a lavorare per conservare il ruolo di regina delle auto elettriche che le è universalmente riconosciuto. Ci saranno altre sorprese in futuro sul fronte Tesla? Sicuramente adesso la situazione si fa più spicy, più piccante, e non vediamo l’ora di vedere i prossimi sviluppi. E voi? Cosa ne pensate? Vedete davvero Tesla in difficoltà? Fatecelo sapere qui sotto nei commenti!

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Leggi il nostro articolo su Tesla Model S Plaid e Plaid+, e l’approfondimento su Tesla Roadster!

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Giulio Verdiraimo

Ho 22 anni, studio Ingegneria e sono malato di auto. Di ogni tipo, forma, dimensione. Basta che abbia quattro ruote e riesce ad emozionarmi, meglio se analogiche! Al contempo, amo molto la tecnologia, la musica rock e i viaggi, soprattutto culinari!

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