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L’Oblivion ritorna a Tamriel

L’Oblivion è tornato a Tamriel e con lui l’oscura forza di Mehrunes Dagon, il Principe Daedrico della Distruzione e del Cambiamento. Il ciclo della nuova espansione di The Elder Scrolls Online, Gates of Oblivion entra nel vivo con l’espansione Blackwood. Dopo averci dato un assaggio in Flames of Ambitions, scopriamo tutte le novità di The Elder Scrolls Online Blackwood nella nostra Recensione.

La nostra recensione di The Elder Scrolls Online Blackwood

Blackwood introduce l’omonima regione di Tamriel situata vicino Black Marsh, la terra degli Argoniani, la razza anfibia del mondo di The Elder Scrolls. Qui, il nostro eroe incontrerà nuovamente Eveli Sharp-Arrow l’agile Elfo dei boschi che abbiamo aiutato nella Blake Drake Villa a recuperare un misterioso tomo. Quel mistero torna ad essere protagonista di Blackwood e ci spingerà in un vortice di eventi e intrighi difficili da risolvere.

Ben presto scopriamo infatti che il libro è legato ad un culto daedrico con intenzioni tutt’altro che buone, guidato dal Principe della distruzione Mehrunes Dagon. Il signore dei piani dell’Oblivion, la terra infuocata dove vivono alcuni dei peggiori Daedra e Dremora, ha infatti intenzione di entrare nel Nirn, il mondo dove si trova Tamriel, per soggiogarlo e avere il controllo dei due regni. Per farlo, Dagon si servirà di un gruppo di ciechi servitori che faranno l’impossibile per aiutarlo.

L’ordine della Waking Flame ha infatti un grande potere a Blackwood e userà la sue risorse e le sue spie per cercare le 4 Ambitions, delle potenti armi che Dagon intende utilizzare per soggiogare il mondo. Ma un altro attore entra in scena: la confraternita oscura. Inizia quindi una lunga sequenza di colpi di scena, inganni, e misteri da risolvere per una delle espansioni meglio riuscite di The Elder Scrolls Online.

Paludi e fiamme

In questa espansione vengono introdotti due nuovi mondi: Blackwood, la nuova regione di Tamriel, è l’Oblivion. I giocatori di vecchia data di The Elder Scrolls ricorderanno i fiammeggianti paesaggi di Oblivion dal quarto capitolo della saga che vedeva, anche lì, Mehrunes Dagon come cattivo principale da sconfiggere. Purtroppo in Blackwood non avremo molte occasioni per esplorare quest’affascinante terra. Sarà solo nelle fasi finali della nuova main-quest che entreremo appieno nel mondo dei Daedra. In compenso avremo a disposizione Blackwood, la regione paludosa terra degli Argoniani.

Qui troveremo disseminate meraviglie naturali e la folta vegetazione alimentata dalle tanti paludi e acquitrini ma anche i resti delle antiche dinastie degli Argoniani che vi abitavano. Templi antichi di Azteca memoria saranno teatro di tante missioni secondarie che ci permetteranno di esplorare la vasta area. Per le side quest abbiamo riscontrato una certa originalità non così scontata, con storie più lunghe e più interessanti e alcune con certo humor che ci ha conquistati.

Anche la quest principale, che in termini di lunghezza non si distacca dalle precedenti espansioni, è stata sviluppata in modo ottimale, mai frettolosa ne troppo lenta. Un buon ritmo con il numero giusto di colpi di scena e di misteri via via sempre più fitti.

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La vita è più facile insieme a un companion

The Elder Scrolls Online Blackwood Recensione

Senza dubbio la novità in termini di Gameplay più importante introdotta in questa espansione, è la possibilità di avere un compagno di viaggio controllato dal computer. Basta animaletti fluttuanti, con Blackwood avremo la possibilità di portare qualcuno con noi nelle nostre avventure. I companion hanno un proprio stile di gioco che può essere adattato da noi in base alle situazioni in cui ci troviamo, così come anche un proprio livello. Il loro equipaggiamento potrà essere personalizzato e agiranno in base agli oggetti che daremo loro. Oltre ad aiutarci nei combattimenti, che non vengono mai stravolti dalla presenza di un companion, avere qualcuno accanto ci ha ampiamente soddisfatti da un punto di vista emotivo e di coinvolgimento.

Dal bizzarro Adoring Fan di The Elder Scrolls IV alla mitica Lidya in Skyrim, i compagni di viaggio sono stati da sempre un elemento fondamentale nella saga. Sebbene in The Elder Scrolls Online il loro ruolo era rimpiazzato dagli altri giocatori, avere accanto un NPC con cui interagire, ha reso più piacevoli le nostre giocate in solitaria.

I Companion infatti parleranno con noi e reagiranno alle nostre azioni da quelle più gravi, come rubare, a quelle più semplici come pescare o raccogliere risorse. I compagni potranno persino giudicare le nostre azioni e addirittura abbandonarci qualora non dovessimo comportarci bene ai loro occhi.

Le altre novità

Con l’espansione sono stati introdotti nuovi set di armi e armature di stampo daedrico molto interessanti e ben sviluppati che daranno, come ogni set, vantaggi più che utili quando si indossano più pezzi dello stesso stile.

Tra le novità troviamo un nuovo evento del mondo che riguarda, ovviamente, l’apertura dei portali verso l’Oblivion nella mappa da gioco. Sparsi per Blackwood, infatti, potremo trovare gli iconici portali e tentare di disattivarli entrando nell’Oblivion e sconfiggendo i guardiani del cancello.

Non manca un nuovo Trial dedicato al villaggio di Rockgrove. Una nuova prova da 12 giocatori in cui dovremo sconfiggere un’invasione di argoniani adoratori dei Daedra e difendere il villaggio di Rockgrove.

La recensione di The Elder Scrolls Online Blackwood in pillole

Ripercorrere i paesaggi infuocati dell’Oblivion e stata una grande emozione così come anche ammirare l’imponente Daegon nel suo mondo. Avremmo voluto che il regno del Principe Daedrico della distruzione avesse un ruolo più rilevante ma in generale Blackwood è riuscita a tenerci incollati al PC volenterosi di scoprire il mistero che si cela nelle terre paludose degli argoniani.

Le novità introdotte non sono moltissime ma tra la trama più che avvincente, i compagni e una nuova mappa tutta da esplorare, Blackwood è riuscita a conquistarci e ha fatto crescere sempre di più il mondo di The Elder Scrolls Online. A questa seguiranno altri due DLC prima della fine dell’evento Gate of Oblivion e noi non vediamo l’ora di scoprire cos’altro ci attende!

PRO

  • Trama principale interessante e ricca di colpi di scena
  • Avere un companion è semplicemente speciale
  • Il fascino dell’Oblivion è insuperabile
  • Quest secondarie varie e interessanti

CONTRO

  • Tutto sommato, poche novità introdotte

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Daniele Cicarelli

Indigente giramondo con la grande passione per i videogiochi, l'Arte e tutte le storie Fantasy e Sci-Fi che parlano di mondi alternativi senza zanzare. Fermo sostenitore dell'innovazione, del progresso tecnologico e della superiorità del Tipo Erba. Dalla parte dei Villains dal 1991.

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