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Zuckerberg lancia Threads ed è subito boom di utenti: 10 milioni a 7 ore dal lancio

Nonostante il lancio rimandato in Europa

L’estate, si sa, è la stagione degli scoop e delle sorprese. E quella delle scorse ore ci ha colti alla sprovvista, al punto che dobbiamo parzialmente ritrattare un nostro titolo.

Sì, perché in un articolo di ieri vi davamo conto del fatto che il lancio globale di Threads, avvenuto con diverse ore di anticipo rispetto allo scoccare di giovedì 6 luglio, non ha visto coinvolta l’Europa (più avanti vi diremo perché).

E così, tra il serio e il faceto, abbiamo intitolato l’articolo “Tanto rumore per (quasi) nulla”.

Ebbene, non è stato esattamente un quasi nulla, il lancio di Threads, che nelle prime ore ha già fatto il boom di iscritti. Più di cinque milioni, cifra record in così poco tempo, considerando poi che per ora l’app è disponibile solo su App Store per gli utenti iOS.

Partiamo da questa notizia e proviamo a capire le potenzialità dell’antagonista di Twitter voluto da Zuckerberg.

Meta Threads 1

Threads: boom immediato di iscritti (e lancio anticipato)

A proposito di sorprese, la prima l’ha fatta Mark Zuckerberg ai suoi seguaci. E chissà che non sia stata una calcolatissima mossa per guadagnare ulteriori iscritti, sfruttando proprio l’effetto sorpresa.

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Nei giorni scorsi la stampa mondiale aveva dato notizia del fatto che Threads sarebbe stata lanciata a partire da giovedì 6 luglio. Invece, alle ore 19.00 della east coast americana, quando in Italia era l’una di notte, la piattaforma rivale di Twitter era già disponibile su App Store. E gli utenti non si sono di certo fatti attendere.

Cinque milioni di iscritti in quattro ore

Il lancio di Threads è stato un boom: in meno di due ore si contavano già due milioni di utenti, diventati cinque in quattro ore, e ben dieci milioni in sette ore. Un incremento esponenziale, insomma.

E questo nonostante due ostacoli non da poco: il mancato lancio in Europa e la mancata presenza per il mercato Android (anche se entrambe le lacune verranno colmate).

L’Europa senza Threads (per ora)

Ricordiamo brevemente che il mancato lancio di Threads in Europa è dovuto al fatto che l’applicazione non rispetta le norme del GDPR. Alla base dello stop non ci sarebbe un veto del garante per la privacy europeo, quanto una sorta di autocensura di Meta, consapevole che gli standard della piattaforma non sono ancora in linea con le nostre direttive comunitarie.

Non si hanno notizie più certe perché manca ancora una nota ufficiale da parte del garante.

L’app a oggi è disponibile in più di 100 Paesi tra cui Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia, Canada e Giappone.

Il messaggio di Zuckerberg

Mark Zuckerberg ha salutato i nuovi utenti con un messaggio di benvenuto. Nel quale non ha risparmiato una frecciatina al dichiarato rivale, Twitter.

Zuckerberg ha scritto: “Ci vorrà del tempo, ma penso che Threads sarà un’app di conversazioni pubbliche con oltre un miliardo di persone. Twitter ha avuto l’opportunità di farlo ma non c’è riuscita. Noi speriamo di farlo”.

Threads sarà il Twitter del futuro?

Il boom iniziale di Threads non è elemento sufficiente a valutarne il successo nel medio e lungo periodo.

Una cosa però è certa, al di là del folkloristico battibecco tra Musk e Zuckerberg, che potrebbe sfociare in un incontro di arti marziali miste. E la certezza è che Threads ha scelto il momento migliore per mostrarsi al mondo, dopo una disastrosa gestione di Twitter da parte di Musk. Tra licenziamenti, perdite di utenti e inserzionisti, atteggiamenti padronali. E – da ultimo – la criticatissima decisione di imporre un limite massimo di post leggibili ogni giorno.

Mark Zuckerberg: La biografia
  • Ichbiah, Daniel (Autore)

Il comunicato ufficiale

Intanto, un post pubblicato mercoledì 5 luglio sul blog di Meta chiarisce meglio gli obiettivi di Threads.

I post potranno avere una lunghezza massima di 500 caratteri e includere link, foto e video della durata massima di 5 minuti.

Nel post leggiamo: “Che tu sia un creatore o un poster occasionale, Threads offre un nuovo spazio separato per gli aggiornamenti in tempo reale e le conversazioni pubbliche. Stiamo lavorando per rendere Threads compatibile con i social network aperti e interoperabili che riteniamo possano plasmare il futuro di Internet. Instagram è il luogo in cui miliardi di persone in tutto il mondo si connettono tramite foto e video.

La nostra visione con Threads è prendere ciò che Instagram fa meglio ed espanderlo al testo, creando uno spazio positivo e creativo per esprimere le tue idee. Proprio come su Instagram, con Threads puoi seguire e connetterti con amici e creatori che condividono i tuoi interessi, comprese le persone che segui su Instagram e oltre. E puoi utilizzare la nostra suite esistente di sicurezza e controlli utente.”

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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