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Tokyo, il governo della città lancia un’app di dating ufficiale

Le app per gli appuntamenti hanno cambiato il modo in cui tantissime persone conoscono le proprie anime gemelle, o semplicemente il modo in incontrano persone con cui condividere una piacevole serata. Tuttavia, sebbene rendano più semplice conoscere persone, possono contenere profili fasulli e facilitare vere e proprie frodi. In risposta a questi problemi, il governo metropolitano di Tokyo ha lanciato la propria app di dating, promettendo sicurezza e affidabilità.

Tokyo, arriva un’app di dating ufficiale del governo metropolitano

Il funzionamento di quest’app, destinata a chi ha più di 18 anni e vive a Tokyo, è piuttosto “classico” per i software per appuntamenti. Utilizza l’intelligenza artificiale per proporre abbinamenti basati su informazioni personali e risposte a un questionario: una specie di test per trovare la persona giusta in base a interessi comuni.

Ciò che rende unica questa app è il processo di verifica supportato dal governo. Gli utenti devono dimostrare il proprio stato civile e reddito, partecipando anche a un colloquio online per confermare la propria identità. Questa approfondita verifica potrebbe risolvere il problema dei profili fuorvianti e delle frodi. Anche se potrebbe sollevare dubbi riguardo la privacy.

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L’amministrazione di Tokyo ha testato l’app dallo scorso dicembre in una versione browser, coinvolgendo dipendenti governativi e partecipanti a eventi di matchmaking organizzati dal governo. Il feedback ricevuto dovrebbe migliorare l’app. Anche se la differenza la farà la ricezione dell’applicazione online.

Molti cittadini hanno espresso scetticismo, come riporta SoraNews24. In molti hanno detto che il governo dovrebbe affrontare le cause sottostanti del calo del tasso di natalità, come la stabilità economica e gli orari lavorativi più flessibili. Ma c’è anche chi vede potenziale nell’app, specialmente per le persone anziane, che temono maggiormente le truffe.

Il lancio di un’app di dating da una pubblica amministrazione è senza dubbio poco convenzionale. E sia il potenziale successo che i potenziali rischi sembrano molto interessanti. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.

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Source
SoraNews24

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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