Aspettando Halloween è il nuovo speciale di Tech Princess: qui parleremo di film, videogiochi, serie tv horror e conosceremo meglio, attraverso interessanti dettagli, questa particolare festività che ha conquistato tutto il mondo. Lo speciale sarà composto da cinque episodi, che termineranno proprio la sera del 31 ottobre.
Per affrontare questa terrificante notte, abbiamo bisogno di preparazione e allenamento. In questo secondo episodio scopriremo insieme alcuni dei videogiochi horror più spaventosi e continueremo a conoscere qualche dettaglio in più riguardo Halloween.
Aspettando Halloween: i videogiochi horror che non potete perdere
Manca ancora qualche settimana ad Halloween ed è per questo che abbiamo deciso di partire alla scoperta di alcuni videogiochi che possono aiutarvi ad arrivare alla notte del 31 ottobre con l’umore giusto. Andremo ad analizzare vari generi “horror”: alcuni saranno più ansiogeni, altri più splatter e action.
Il primo videogioco che potrebbe aiutarvi è Days Gone (sì, potrebbe anche aiutarvi a realizzare il costume e trucco perfetto). Innanzitutto scopriamo di cosa parla questo gioco.
Ci troviamo nella regione di Farewell che ormai è sull’orlo della rovina a causa di un virus sconosciuto che ha tramutato la maggior parte degli abitanti e degli animali in creature simili a zombie, meglio conosciuti come Furiosi. Questi Furiosi sono veloci, forti e difficilmente lasciano le loro prede, una volta puntate.
Nel titolo ci ritroviamo catapultati in questo mondo post-apocalittico ormai distrutto dal virus e vestiremo i panni di Deacon St. John, un mercenario e un sopravvissuto. Le città sono ormai abbandonate, orde di Furiosi girano sia di giorno che di notte e munizioni e provviste, purtroppo, iniziano a scarseggiare.
Come se non bastasse, dovremo anche fare i conti con esseri umani che ormai hanno perso la ragione.
Insieme al nostro amico Boozer, il nostro compito sarà quello di sopravvivere. Il virus ha causato molti danni e tra Furiosi, umani e militari particolari, non sarà semplice andare avanti.
Days Gone può essere considerato principalmente un titolo action ma ha i suoi lati horror che ho apprezzato davvero molto. Una delle caratteristiche principali che, secondo me, lo rendono perfetto per questo mese tenebroso sono le orde di Furiosi.
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Non stiamo parlando di gruppetti da dieci o venti esseri: sì, ci sono anche quelli ma io mi riferisco a numeri più alti. L’orda più grande all’interno del gioco arriva a circa 500 individui. Ovviamente non incontrerete subito gruppi così numerosi, a meno che non siate sfigati come me e per uno strano caso del destino vi ritroviate proprio accanto ad un’orda corposa.
Trovarsi davanti a un’orda è un’esperienza in grado di scatenare paura, ansia e allo stesso tempo una scarica di adrenalina davvero pazzesca. Dovete sapere che le orde escono principalmente di notte (durante il corso del gioco scoprirete perché) e già questo elemento rende la situazione spiacevole.
Girare di notte non è facile, specialmente perché non dovete fare troppo rumore e perché sarà complicato riuscire a distinguere alcuni oggetti. Come ci accorgiamo della presenza di un’orda? Oltre alla mappa che ci segnalerà la troppa vicinanza ad essa, sentiremo dei versi.
Versi davvero sgradevoli, ancora ho i brividi se ripenso alla prima volta che mi son trovata davanti un’orda. La cosa ancora più affascinante però è che questa sensazione, questo miscuglio di emozioni rimangono sempre, che si tratti della prima o dell’ultima orda.
Avrete ansia quando vi accorgerete della presenza dei Furiosi, e magari dovete necessariamente affrontarli, e sentirete una scarica netta di adrenalina quando tutti gli individui che avete davanti si saranno accorti della vostra presenza e vi inseguiranno.
In particolare per questo motivo ritengo che Days Gone non possa mancare nel vostro allenamento pre-Halloween. Inoltre avrete l’opportunità di vivere un’esperienza di gioco davvero meravigliosa, si tratta di un gioco caratterizzato da una trama molto interessante e ben realizzata. Era un po’ di tempo che non mi capitava di apprezzare così tanto un gioco.
Il classico: nebbia e sirene con Silent Hill
Questo titolo purtroppo riguarda una cerchia ristretta di persone (ovvero coloro che, fortunati, ancora possiedono il gioco e una PlayStation One funzionante). Nonostante questo intoppo e il fatto che si tratti di un videogioco ormai “vecchio”, non poteva di certo mancare a questa lista.
Silent Hill, il primo capitolo per PlayStation uscito nel 1998, è probabilmente il videogioco horror migliore che possa esistere in circolazione.
Nel gioco vestiamo i panni di Harry Mason, il quale si reca nella mostruosa e disabitata città di Silent Hill alla disperata ricerca di sua figlia. Il protagonista si imbatterà in un particolare culto pagano il cui obiettivo è quello di far resuscitare un nuovo Dio e, in seguito a ciò, scoprirà le vere origini di sua figlia (che è stata adottata da lui e sua moglie).
Questo è l’esempio più concreto e vero di survival horror. Il nostro viaggio all’interno di Silent Hill ci trascina lentamente verso un horror psicologico che, in un certo senso, ci cattura. Quella che si prova mentre si gioca non è semplice ansia, non abbiamo solo paura che possa uscire qualche essere mostruoso da dietro l’angolo: proviamo proprio angoscia.
E l’aspetto più interessante è che non ci saranno momenti tranquilli proprio perché, a Silent Hill, non si sa mai ciò che potrebbe accadere.
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L’atmosfera grigia, scura e i meravigliosi pixel degli anni ’90 ci portano all’interno di una storia macabra, che non ci si aspettava minimamente. Ricordo ancora quando ci giocava mio padre: c’erano momenti in cui la tensione aumentava così tanto, che doveva necessariamente spegnere la console per riprendersi un attimo.
Un altro aspetto che rende Silent Hill un gioco magistrale, sono gli enigmi. Oltre a dover trovare nostra figlia e sopravvivere, dovremo risolvere numerosi indovinelli per procedere avanti e sappiate che si tratta di una delle esperienza più complicate da vivere.
Ci troviamo davanti ad enigmi difficili, ingegnosi e che a volte ci faranno perdere il senno. Ambientazioni, colonna sonora, storia e creature: ogni elemento, in Silent Hill, funziona alla perfezione. Potrei passare ore e ore a parlarvi di quanto questo gioco sia fondamentale nella categoria horror, di quanto la rappresenti al meglio ma non bastano le parole.
Silent Hill si deve vivere, sentire sulla propria pelle. Quindi voi fortunati che avete ancora una PS1 funzionante, procuratevi il gioco e non ve ne pentirete.
Videogiochi horror: Resident Evil 2, originale e remake
Alla nostra lista non poteva mancare un altro gioco che è riuscito a ridefinire il genere survival horror. Stiamo parlando di Resident Evil 2, sia il gioco originale che il remake pubblicato a gennaio del 2019. Nonostante sia caratterizzato da alcune scene più action, in questo secondo capitolo della saga di Capcom troviamo una prevalenza di horror davvero notevole.
Innanzitutto troverete molti spunti per realizzare il costume di Halloween perfetto, in particolare grazie alla versione remake. I primi piani degli zombie sono dettagliati e ben realizzati, vi basta mettere pausa o fare una foto e poi potete iniziare a realizzare il vostro trucco terrificante e magari spaventare i vostri vicini.
Oltre a ciò, entrambi i titoli sono abbastanza ansiogeni. Dapprima grazie alla presenza dei licker, orribili creature che non vedono assolutamente nulla ma che sentono benissimo. Dovete camminare lentamente, non farvi prendere dal panico e fare attenzione al soffitto.
Sì, certo, se poi davanti a voi avete uno zombie le opzioni sono le seguenti:
- Fuggire urlando e sperando che il licker non vi salti addosso;
- Fuggire e sparare senza sapere se effettivamente si sta colpendo qualcosa (sempre sperando che il licker sia lento);
- Farvi coraggio, prendere il fucile a pompa e colpire entrambi i bersagli con fermezza (speriamo che muoiano al primo colpo);
- Farvi colpire dallo zombie, nascondervi e curarvi in seguito.
In seguito i problemi aumenteranno grazie alla presenza del nostro adorabile Mister X. Si tratta di un omaccione più simile ad un armadio che vuole ucciderci: il problema è che, almeno all’inizio, non possiamo fargli nulla. O meglio, se volete potete sparargli in testa, togliergli il cappello e guadagnare un Trofeo.
Dopo però vi consiglio di correre più veloce della luce. Devo dire la verità: lui mi ha messo molta più ansia dei licker. La cosa più stressante, quasi, è sentire in lontananza i suoi passi pesanti e sapere che, da un momento all’altro, comparirà da qualche parte. La situazione poi si complica quando sappiamo che è dietro di noi e davanti ci troviamo due o tre zombie (o peggio, un licker).
Altri suggerimenti per un anno all’insegna dell’horror
Ovviamente mancano poche settimane ad Halloween e crediamo che questi videogiochi horror possano bastare per permettervi di arrivare pronti alla notte del 31. Tuttavia, se in qualche modo vi siete appassionati a questo genere e volete provarne altri, di seguito vi riportiamo altri videogiochi horror che potranno accompagnarvi per tutto l’anno.
Non ci prendiamo la responsabilità per eventuali notti insonni o passate abbracciando il proprio peluche.
- Outlast 1 & 2: titolo survival horror psicologico
- Resident Evil 3: titolo action horror (se volete aggiungere un po’ d’azione alle vostre avventure tra gli zombie)
- Resident Evil 7: titolo survival horror in grado di riportarci indietro nel tempo
- Alien Isolation: titolo survival horror
- Dead Space: titolo horror di fantascienza.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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