Il capo del gruppo televisivo della Warner Bros, Channing Dungey, ha dichiarato che c’è “un’enorme quantità di ambizione” per una serie televisiva di Harry Potter, oltre a rivelare che la società sta chiudendo un accordo con Amazon per contenuti animati della DC.
Harry Potter: la Warner Bros è ancora interessata
Rispondendo ad alcune domande di Variety, Channing Dungey ha dichiarato:
“C’è moltissima ambizione per Harry Potter e attualmente siamo impegnati in diverse conversazioni. Vorrei potervi dire che c’è qualcosa di imminente all’orizzonte, ma c’è molto interesse e molta passione per questo, quindi assolutamente. La cosa bella è che si vede come il pubblico sia così impegnato e pronto. L’anno scorso il nostro team di sceneggiatori ha realizzato un fantastico speciale “Ritorno a Hogwarts” per la HBO, che ha avuto un’enorme risonanza, e poi abbiamo realizzato un quiz show, “Il torneo delle case”, di cui Helen Mirren è stata la conduttrice. Il pubblico è pronto, vuole partire, quindi dobbiamo solo capire qual è il prossimo passo giusto”.
Dungey ha poi parlato alla conferenza televisiva britannica Content London, dove ha anche rivelato che la Warner Bros. TV sta chiudendo un accordo con Amazon per i contenuti animati della DC.
“[…] David Zaslav è stato molto più aperto a esplorare tutte le nostre IP animate e a farle girare su diverse piattaforme. Sicuramente HBO Max sarà la nostra prima tappa, ma siamo già in procinto di concludere un grosso accordo con Amazon che prevede l’inserimento di alcuni dei nostri contenuti d’animazione a marchio DC”.
Il mese scorso la Warner Bros. Television ha subito una massiccia ristrutturazione, licenziando il 19% della sua forza lavoro nelle divisioni scripted, unscripted e animazione. Inoltre ha anche unito i team di sviluppo e produzione di Warner Bros. Animation e Cartoon Network Studios.
Dungey ha parlato anche di altri problemi che affliggono il settore, tra cui la diminuzione dei budget e l’aumento vertiginoso degli stipendi dei talenti.
“Penso che l’altra parte difficile sia, in termini di cast, l’aspettativa che si ha oggi di quanto si pagano i talenti nei vari ruoli”, ha detto. “Questo è un dato di fatto che ha continuato a crescere, e questo si ripercuote sui profitti. E questo rende le cose difficili. Credo che per un po’ di tempo ci sia stata la sensazione che un progetto dovesse avere ‘quel nome’ per avere successo”.
Dungey ha però concluso affermando che questa tendenza sta cambiando.
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