La migliore città al mondo per il work-life balance? Oslo. Quella in cui la vita lavorativa è più frenetica? Dubai. A rivelarlo è uno studio condiviso da Kisi, società di tecnologia di accesso mobile, che ha attentamente esaminato elementi come l’intensità del lavoro, la vivibilità della città, un’assistenza sanitaria di qualità, un costo della vita accessibile e molto altro ancora. Tenendo in considerazione questi dettagli, Kisi ha esaminato ben 100 città a livello globale, di cui 51 negli Stati Uniti. Curiosi di conoscere il risultato finale dello studio?
Work-life balance: le città europee in testa alla classifica
Con il termine work-life balance si definisce chiaramente l’equilibrio tra vita professionale e privata. Una combinazione spesso difficile da raggiungere, soprattutto in città grandi e disorganizzate. Nonostante questo, esistono dei luoghi in cui è possibile “toccare con mano” questo equilibrio. E il rapporto di Kisi svela di quali si tratta, tenendo in considerazione elementi di vario genere, tra cui il periodo medio di ferie a cui ha accesso un lavoratore. Secondo lo studio, infatti, un abitante di Helsinki ha diritto ad un intero mese di ferie pagate ogni anno, mentre uno di Los Angeles può godersi soltanto una settimana di riposo dal lavoro.
Un altro elemento interessante, in questo senso, è dato dalla possibilità di lavorare da remoto. D’altronde, è innegabile che la pandemia abbia reso lo smartworking una parte fondamentale della nostra vita professionale e privata, tanto da convincere qualcuno a cambiare città pur di non lavorare in presenza. Non a caso, moltissime compagnie internazionali hanno cercato di “spingere” per il full remote work, così da incontrare le esigenze dei candidati. Pertanto, le città di tutto il mondo si trovano ad accogliere lavoratori che decidono di trasferirsi per poter lavorare da remoto e vivere in modo sereno al tempo stesso. E questo spiega perchè le città più alte nella classifica siano quelle dotate delle migliori infrastrutture per il lavoro da casa.
Salgono in classifica Singapore, Washington DC e Austin, dove quasi il 50% dei lavori può essere seguito da casa. Al tempo stesso, scendono nel ranking le città in cui gli abitanti sono oberati di lavoro, come New York e Londra. E recuperano posizioni quelle in cui meno del 10% della popolazione si sente schiacciata dagli impegni professionali: Amsterdam, Buenos Aires e Sidney. Ma non è soltanto il lavoro l’aspetto da considerare per valutare le migliori città per il work-life balance. Elementi come la qualità dell’aria, la presenza di ampi spazi all’aperto, il fermento culturale e il livello di inclusività da parte della popolazione sono stati fondamentali per stilare una classifica. In questo senso, le città europee hanno guadagnato tutte ottime posizioni. Giudicatelo voi stessi, così da poter scegliere dove vivere nel prossimo futuro.
La Top Ten per il work-life balance
- Oslo, Norvegia
- Berna, Svizzera
- Helsinki, Finlandia
- Zurigo, Svizzera
- Copenaghen, Danimarca
- Ginevra, Svizzera
- Ottawa, Canada
- Sydney, Australia
- Stoccarda, Germani
- Monaco, Germania
- Wheeler, Donna (Autore)
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