Amazon nega di aver usato i dati del venditore per copiare i prodotti

I legislatori della Camera stanno dando ad Amazon un’ultima possibilità per mostrare la sua innocenza: secondo una recente segnalazione, l’azienda starebbe utilizzando i dati del venditore per effettuare una copia dei prodotti popolari di terze parti e manipolare i risultati di ricerca del mercato.

Amazon e la copia dei prodotti di terze parti: le accuse sono vere?

Nella lettera di lunedì indirizzata all’amministratore delegato di Amazon, Andy Jassy, i legislatori hanno invitato l’azienda a fornire “prove a discarico” per corroborare la testimonianza del congresso che è direttamente in conflitto con la recente segnalazione riguardante l’uso dei dati dei venditori terzi.

Secondo una serie di rapporti di Reuters e The Markup, sembra che Amazon abbia usato i dati di venditori indipendenti per copiare prodotti popolari e manipolare i risultati di ricerca favorendo i loro articoli di marca privata.

“Nel migliore dei casi, questo rapporto conferma che i rappresentanti di Amazon hanno ingannato il Comitato”, ha scritto un gruppo bipartisan di legislatori della Commissione giudiziaria della Camera. “Nel peggiore dei casi, dimostra che potrebbero aver mentito al Congresso”.

I venditori di terze parti hanno accusato Amazon di questo comportamento per anni. Il presunto comportamento discriminatorio della società è stato parte di un’indagine antitrust della Camera, durata anni, sulla società e su altri legislatori l’anno scorso.

In una dichiarazione a The Verge, un portavoce di Amazon ha detto che l’azienda “non ha ingannato la commissione”. Il portavoce ha ribadito la politica interna dell’azienda che vieta ai dipendenti di utilizzare i dati del venditore per fare prodotti a marchio privato.

“Indaghiamo su qualsiasi accusa che questa politica possa essere stata violata e prendiamo le misure appropriate”, ha detto il portavoce. “Inoltre, progettiamo la nostra esperienza di ricerca per presentare gli articoli che i clienti vorranno acquistare, indipendentemente dal fatto che siano offerti da Amazon o da uno dei nostri partner di vendita”.

I legislatori hanno dato ad Amazon fino al 1 novembre per fornire ulteriori prove a sostegno di queste affermazioni.

Altre dichiarazioni dell’azienda

Amazon ha inviato ulteriori dichiarazioni che affrontano specificamente ogni rapporto della scorsa settimana. Per quanto riguarda la storia di The Markup, Amazon ha sottolineato che i suoi annunci di marca sono “chiaramente etichettati per distinguerli dai risultati di ricerca”.

Il portavoce di Amazon ha anche continuato a dire che “i prodotti a marchio privato sono una pratica comune di vendita al dettaglio e sono buoni per i clienti”.

La scorsa settimana, un gruppo guidato dalla senatrice Amy Klobuchar, ha presentato una nuova legge.

Secondo quanto rivelato, la legge impedirebbe ad aziende come Amazon, Apple e Google di usare la loro posizione dominante per svantaggiare i concorrenti. La misura, The American Choice and Innovation Online Act, è stata approvata dal Comitato Giudiziario della Camera la scorsa settimana.

In risposta al disegno di legge, un portavoce di Amazon ha detto che la misura “comprometterebbe” la capacità dell’azienda di gestire un mercato per i venditori terzi che i legislatori sostengono che l’azienda danneggi nei risultati di ricerca.

Al momento la legge ha raccolto il sostegno bipartisan di repubblicani come i senatori Cynthia Lummis, Josh Hawley e Lindsey Graham.

L’azienda non ha ancora commentato né riferito se ha intenzione di rilasciare nuove prove alla commissione prima della fine del mese. Nella lettera, i legislatori della Camera hanno incoraggiato l’azienda “a correggere il record”. Nel frattempo stanno considerando se riferire la presunta falsa testimonianza al Dipartimento di Giustizia “per un’indagine penale”.

LEGGI ANCHE: Avete visto lo smartwatch firmato Disney?

Rimani aggiornato seguendoci su Google News!

Seguici!