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Anonymous colpisce i dipartimenti russi di Cultura ed Educazione

Oltre 600 GB di informazioni trapelate riguardo le istituzioni culturali

Il collettivo di hacker Anonymous ha preso di mira il Ministero della Cultura e una sezione provinciale del Dipartimento dell’Educazione in Russia, pubblicando in totale oltre 600GB di dati. Un colpo che potrebbe esporre il Cremlino e i suoi funzionari oltre che gli oligarchi che lavorano con Mosca. Ma anche un forte colpo ideologico all’egemonia culturale nel Paese.

Anonymous attacca il Ministero della Cultura e il Dipartimento dell’Educazione in Russia

Dall’inizio del conflitto Anonymous ha ingaggiato una cyber war contro la Russia, attaccando diversi rami del governo di Mosca. Alcuni con risvolti potenzialmente pericolosi, come gli attacchi alle agenzie dell’energia atomica (ROSATOM) o spaziale (ROSCOMOS).

Ma al tempo stesso ha minato in ogni modo possibile la censura e la propaganda del Governo Putin. Facendo arrivare sui social russi come Vkontakte informazioni sul conflitto e addirittura tagliando, sembra, il discorso di Putin (anche se non ci sono state rivendicazioni ufficiali).

L’ultima serie di attacchi mette però insieme entrambe le cose, almeno idealmente. Andando a colpire due simboli del controllo culturale del governo sulla popolazione russa.

anonymous cina cultura educazione

Attacchi a due importanti istituzioni russe

Il primo bersaglio è il Ministero della Cultura russo, a cui Anonymous avrebbe sottratto oltre 446 GB di dati per poi pubblicarli online. I dati sono arrivati sul sito DDoSecrets (Distributed Denial of Secrets), dove da tempo Anonymous pubblicati i dati sottratti ad aziende e governi perché siano accessibili a chiunque. In questo caso, in particolare, alle agenzie di sicurezza occidentali e agli altri hacker che stanno attaccando il Cremlino.

Fra i dati ci sarebbero almeno 30 mila email del Ministero, che si occupa di gestire le arti, il copyright, il patrimonio artistico. Ma anche la censura dei contenuti inappropriati, anche se non controlla direttamente Roskomnadzor, l’agenzia che sta bloccando le informazioni sull’invasione sui social e nelle testate online.

Il gruppo di hacker avrebbe inoltre attaccato il Dipartimento dell’Educazione nella sede amministrativa di Strezhevoy. Anche in questo caso avrebbe sottratto 221GB, per oltre 250 mila email anche dirette alla sede centrale.

Un forte impatto simbolico

Le email pubblicate hanno la potenzialità di rivelare informazioni compromettenti sul Cremlino e i suoi funzionari. Anche se dopo le immagini di Ducha, ci sono pochi atti di governo che potrebbero peggiorare ulteriormente il giudizio su Mosca da parte della comunità globale. Potrebbero inoltre fornire agli hacker accesso alle credenziali di nuovi funzionari russi per svelare ancora nuovi segreti.

anonymous aviazione civile russa

Ma forse più di ogni risvolto pratico, l’impatto enorme di questo attacco di Anonymous riguarda la percezione della Cultura russa, che in Occidente appare schiacciata sotto il pugno del Cremlino. Freedom House attesta alla Russia un punteggio di 20 su 100, dichiarandolo un Paese “Non libero”. E questi colpi sembrano scalfire l’oppressione governativa.

Ma il conflitto sta continuando e la censura in Russia sta solamente inasprendosi. La situazione resta incerta. Il collettivo di hacker tuttavia non demorde e continua la cyber war. Vi terremo aggiornati a riguardo.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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