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Apple e Google lavorano per evitare lo stalking con AirTag e simili

Apple e Google hanno presentato una proposta di standard del settore per contrastare le minacce alla sicurezza legate agli AirTag e ad altri dispositivi di localizzazione Bluetooth: una soluzione per evitare che si usino per lo stalking e non solo. Le due aziende hanno comunicato martedì che il nuovo standard prevede l’adozione di “funzionalità di rilevamento e avviso del tracciamento non autorizzato” sui dispositivi Android e iOS.

Apple e Google, insieme per evitare lo stalking con AirTag e simili

La proposta di specifica indica una serie di best practices per i produttori di dispositivi di localizzazione Bluetooth, come AirTag. Che secondo Apple e Google dovrebbero contribuire a evitare l'”uso improprio” dei tracker di posizione che espongono gli utenti al rischio di stalking, molestie e furto.

Come descritto nel documento, il rilevamento del tracciamento non voluto dovrebbe “individuare e avvertire le persone“. Qualcosa che si attiva quando un tracker separato dal suo proprietario si muove con voi. E poi può fornire anche indicazioni su come localizzare e disattivare il dispositivo.

Apple AirTag

Altre società che realizzano dispositivi di localizzazione simili, tra cui Tile, Chipolo, Eufy Security, Samsung e Pebblebee, hanno già espresso il loro consenso allo standard proposto.

Dopo il lancio dell’AirTag di Apple nel 2021, i difensori della privacy hanno manifestato preoccupazione per la sicurezza del dispositivo. Diversi centri contro la violenza domestica hanno dichiarato che i dispositivi di localizzazione erano stati un problema per anni prima del lancio dell’AirTag.

Apple ha migliorato i suoi avvisi AirTag sconosciuti su iPhone e ha creato un’app che scansiona tracker indesiderati su Android. Soluzioni di questo tipo permettono di scongiurare l’utilizzo dei tracker per seguire le persone con fini malevoli. Ma non riducono l’utilità per localizzare e ritrovare i propri oggetti.

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Source
The Verge

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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