Il visore di Apple è oramai uno dei prodotti più attesi da tutti gli appassionati di tecnologia. E ora, a quanto pare, il nuovo dispositivo sembrerebbe avere finalmente un nome. Stando a quanto riportato da Bloomberg, infatti, la compagnia avrebbe presentato domande per la registrazione dei nomi “Reality One“, “Reality Pro” e “Reality Processor“. Richieste arrivate negli Stati Uniti, nell’Unione Europea, nel Regno Unito, in Canada, in Australia, in Nuova Zelanda, in Arabia Saudita, in Costa Rica e in Uruguay. Cosa significherà davvero? Che la compagnia è finalmente pronta a presentare il suo visore per la realtà mista?
Il visore di Apple potrebbe essere lanciato con il nome “Reality”
È oramai risaputo che Apple sia pronta a lanciare un visore che combini la tecnologia della realtà virtuale e aumentata, così da poter competere al meglio con la proposta di Meta. Ora, a quanto pare, il dispositivo sembra avere un nome. Secondo Bloomberg, infatti, la compagnia di Cupertino ha presentato richieste per registrare tre diversi nomi legati al marchio “Reality”, che però non hanno ancora ricevuto un’approvazione effettiva. D’altronde, l’interesse di Apple per “Reality” era noto fin dal 2017, quando per la prima volta la compagnia ha lavorato al sistema “rOS” o realityOS. Nel 2019, poi, Apple ha pubblicato un framework per sviluppatori chiamato “RealityKit”, per aiutare a creare esperienze di realtà aumentata. Pertanto, l’idea che il nuovo visore abbia un nome simile non stupisce poi così tanto.
Le proposte di registrazione dei nomi “Reality One”, “Reality Pro” e “Reality Processor” sono incredibilmente coerenti. Considerando che il visore di Apple sarà il primo della compagnia, ha molto senso il nome “Reality One”. Quanto all’opzione “Reality Pro”, invece, c’è da considerare che il dispositivo sarà assolutamente di fascia alta, con un prezzo che potrebbe aggirarsi attorno ai $ 2000. Il nome “Reality Processor”, infine, potrebbe riferirsi a un chip progettato appositamente per il visore. Da quanto sappiamo, Apple prevede di utilizzare un system-on-a-chip M2 con 16 gigabyte di memoria per il dispositivo, ma potrebbe aver bisogno di una tecnologia di elaborazione aggiuntiva per gestire la grafica VR e AR ad alta risoluzione.
Qualunque sia il nome del visore, una cosa sembra essere certa: il dispositivo offrirà una versione basata sulla realtà aumentata delle più note App Apple, come Maps e FaceTime, oltre ad una serie di funzionalità di collaborazione per gli utenti che indossano il visore. A questo si aggiungerà anche la proposta di contenuti multimediali come sport, film in VR e giochi. E forse anche qualche opzioni utile per il monitoraggio della salute. Se così fosse, è evidente che il visore di Apple sarebbe un degno competitor per il Meta Quest Pro, che dovrebbe debuttare ad Ottobre. Anche se davvero non avrà a che fare con il brand “Reality”.
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