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Come l’Intelligenza Artificiale ha reso possibile il nuovo singolo dei Beatles

Ebbene si, la band più importante della storia della musica sta per regalare al mondo una canzone inedita. Nonostante John Lennon e George Harrison non siano più tra noi, i Beatles pubblicheranno un nuovo singolo grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale (AI). E il brano, incredibile ma vero, avrà la voce di John Lennon.

La voce vera, non una simulazione dell’AI.

Com’è possibile? Ora ve lo spieghiamo, ma prima partiamo dalla notizia.

Now and Then: il nuovo singolo dei Beatles grazie all’intelligenza artificiale

In questi giorni Paul McCartney e Ringo Starr, i due Beatles ancora in vita, hanno annunciato che il 2 novembre uscirà Now and Then, che sarà ufficialmente l’ultimo singolo dei Beatles. Il brano farà parte delle versioni remastered (ed expanded) di Red e Blue, due album di raccolte dei Fab 4.

Now and Then, in realtà, non è una vera e propria canzone nuova. Il brano fu infatti scritto da John Lennon nel 1978 e inciso su un demo casalingo del cantautore inglese. Lennon copiò la registrazione su una musicassetta dal titolo “for Paul”, inviando il nastro all’amico di sempre. Nella registrazione comparivano anche delle versioni demo di Free as a Bird e Real Love.

Già nel 1995 i tre baronetti ancora in vita – Lennon morì nel 1980 –  pensarono di riprendere Now and Then, estrapolando la traccia vocale dalla demo di John e aggiungendo la loro musica. Il progetto sarebbe servito per presentare al mondo la raccolta Anthology.

Tuttavia la traccia vocale di Lennon era troppo disturbata (a causa anche di un persistente ronzio causato da un impianto elettrico difettoso nell’appartamento del cantante). Alla fine si decise di includere nella raccolta solo Free as a Bird e Real Love, che avevano una qualità superiore.

Almeno fino ad oggi. Now and Then arriverà il 2 novembre, e la sua realizzazione è stata possibile grazie all’intelligenza artificiale. Ora vi spieghiamo come.

In che modo l’AI ha reso possibile l’ultimo singolo dei Beatles

Per capire il lavoro che è stato fatto per la realizzazione di Now and Then, è necessario comprendere alcuni concetti base della produzione musicale. Non preoccupatevi, niente di complesso.

In primis è importante sapere che la produzione di una canzone (o di un album) avviene generalmente in multitraccia

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Multitraccia vuol dire che ogni strumento viene registrato in modo indipendente su una specifica traccia audio. In tal modo è possibile intervenire su ogni singolo strumento (alzarne/abbassare il volume, enfatizzarne le frequenze ecc.) senza andare ad intaccare le altre tracce (o gli altri strumenti). Questa fase di “messa in ordine” della tracce è chiamata missaggio (o mixaggio), e avviene in postproduzione (cioè dopo aver terminato le registrazioni di tutte le tracce).

Generalmente, nelle produzioni contemporanee, il multitraccia viene eseguito separatamente: prima si registrano tutte le batterie e le percussioni, poi il basso, poi gli strumenti armonici (chitarre/tastiere) e i lead. Solo in ultimo il cantante aggiunge la voce e gli eventuali cori.

L’operazione dei Beatles, dovendo partire dalla voce di Lennon registrata su nastro, doveva però essere invertita. Lennon, essendo deceduto, non avrebbe potuto cantare sulla nuova strumentale, quindi i tre Beatles in vita avrebbero dovuto creare la musica partendo dalla voce registrata. Questo processo, come detto, è stato possibile su Free as a Bird e Real Love, in quanto la traccia vocale di Lennon era pulita: è bastato estrapolarla e incollarla sulla nuova base musicale.

Su Now and Then c’era il problema: era impossibile estrapolare la voce di Lennon in quanto la registrazione vocale presentava disturbi di altri suoni (il famoso impianto elettrico difettoso di cui sopra, oltre a vari rumori ambientali). 

I Beatles hanno quindi addestrato l’intelligenza artificiale per imparare a riconoscere la voce di John Lennon, isolandola da tutte le altre sorgenti sonore presenti nella traccia audio originale. Farlo a mano sarebbe stato letteralmente impossibile.

Una soluzione già adoperata per restaurare l’audio di Get Back

Un’operazione analoga (anzi identica) è già stata fatta pochi anni fa per Get Back, lo spettacolare documentario in tre parti messo in piedi da Peter Jackson. Get Back è in effetti una raccolta di materiale video dei Beatles registrato tra sala prove e studio, senza tracce separate. Anche in quel caso l’AI ha letteralmente imparato a distinguere la grancassa di Ringo dal basso di Paul, isolando le singole tracce e permettendo una resa sonora incredibile: ogni singolo strumento è stato così isolato e ripulito nel nuovo mix.

Dopo il successo di Get Back lo stesso Paul McCartney si è avvalso della tecnologia per isolare la voce di John Lennon e realizzare un duetto virtuale di I’ve Got a Feeling.

Oltre a Now and Then le raccolte Red e Blue comprenderanno anche una nuova versione di Love me Do, il celebre primo singolo dei Beatles uscito nel 1964. Intanto vi ricordiamo che la docuserie Get Back è disponibile in streaming su Disney+.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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