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La recensione di JBL Soundgear Sense, gli auricolari per chi è sempre in movimento

Il numero di cuffie e auricolari con la cancellazione del rumore continua a crescere. Ma non tutti (e non sempre) cerchiamo di isolarci dal resto del mondo. A volte, invece, vogliamo restare attenti al mondo che ci circonda, senza rinunciare a sentire nelle orecchie la colonna sonora della nostra vita. Le nuove JBL Soundgear Sense, che abbiamo scoperto a IFA 2023 e che abbiamo provato in queste settimane per scrivere questa recensione, rispondo alla grande a questa esigenza. Gli auricolari arriveranno in Italia a metà ottobre: ma è il tipo di prodotto che, specie se fate sport con le orecchie piene di musica, vale la pena aspettare.

L’audio targato JBL resta di qualità impressionante, ma la tecnologia OpenSound del brand americano permette di continuare a prestare l’orecchio alla strada mentre corriamo o agli annunci delle fermate della metropolitana. E il design con archetti flessibili per ancorarsi alle orecchie le rende perfette per l’allenamento. Non sono auricolari per tutti: ma chi è sempre in movimento non può trovare di meglio – specie al prezzo davvero interessante di 149 euro. Vi aiutiamo a capire se le JBL Soundgear Sense sono fatte per voi in questa recensione.

La nostra recensione di JBL Soundgear Sense

Molti auricolari negli ultimi anni hanno cercato di offrire due modalità audio: la cancellazione attiva del suono (ANC) e la modalità trasparenza. Due tecnologie che rispondono a diverse esigenze: da un lato la volontà di immergersi nella musica senza distrazioni, dall’altro quella di restare attenti al mondo che ci circonda.

Ma non tutte le cuffie (e non tutte le persone che li indossano) hanno bisogno di entrambi. Per esempio, un paio di cuffie over-the-air con cavo di alto livello non hanno bisogno di una buona modalità trasparenza: servono a musicisti e audiofili per non sentire altro che la traccia che stanno ascoltando. Allo stesso modo, un paio di auricolari per chi corre o pedala all’aperto devono permettere di sentire i rumori stradali, per restare all’erta – pur senza rinunciare alla qualità audio.

LEGGI ANCHE: Le novità JBL a IFA 2023 

I JBL Soundgear Sense rientrano in questa seconda categoria, grazie alla tecnologia di trasmissione del suono attraverso l’aria, che non chiude il condotto uditivo e vi lascia sentire il mondo attorno a voi. Noi le abbiamo trovate davvero ottime per andare a correre, ma pensiamo che alcuni utenti potrebbero gradirle anche fuori dall’ambito sportivo – sebbene sia un’evidente vocazione di questi auricolari. A partire dal design.

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Design della custodia e degli auricolari

JBL ha deciso di dotare i Soundgear Sense di una custodia per la ricarica come qualsiasi altro paio di auricolari true wireless. Ma per dare spazio agli archetti auricolari, le dimensioni necessariamente aumentano. Il risultato è una custodia di ricarica con un altezza appena sopra la media, ma decisamente più larga rispetto a prodotti meno “sportivi” di questo.

custodia

Alta circa 2,5 cm e profonda poco più di 5 cm, ha però una larghezza importante di circa 9,5 cm secondo le nostre misurazioni. In una tasca, anche piccola, ci sta. Ma probabilmente non ci starà altro. Questo non è un problema enorme per l’uso sportivo: nella borsa per la palestra o nello zaino per leggero per camminare e correre potete farla entrare comodamente. Lo stesso vale per chi la vuole usare nel tragitto casa-lavoro. Ma non la infilerete in tasca ogni volta che uscite di casa, senza pensarci troppo, come accade con auricolari più minuti.

Un look sportivo ma discreto

Gli auricolari di JBL hanno un look minimalista che ci ha colpito fin da subito. L’archetto auricolare nero è flessibile al punto giusto, permettendo di adattarsi al vostro orecchio e mi infilarsi dietro al padiglione auricolare senza troppa fatica, pur restando stabile una volta posizionato. L’aggangio sull’auricolare si muove per poterle posizionare alla giusta inclinazione, adattandosi a ogni tipo di orecchio.

Potete anche collegare l’archetto per la nuca agli archetti auricolari, per una maggiore stabilità durante la corsa. Ma noi non ne abbiamo avuto davvero bisogno, trovando tutta la stabilità che cercavamo anche senza. Tuttavia, apprezziamo l’avere un’opzione in più già inclusa nella confezione.

design con archetto min

L’auricolare in sé si presenta come un parallelepipedo con due lati arrotondati, mentre gli altri quattro sono pressoché piatti. Sul lato che resterà attaccato al vostro orecchio, trovate uno speaker circolare con la scritta L per la sinistra e R per la destra, mentre nella direzione opposta il logo JBL (in nero su nero) e una luce LED. Pesano solo 5,3 grammi l’uno e hanno la certificazione IP54 per resistere a sudore e schizzi d’acqua.

Pur essendo più visibile sulle vostre orecchie rispetto agli auricolari senza archetto, ci sembra che i JBL Soundgear Sense bilancino bene funzionalità e design. Rispetto a molti altri prodotti per sportivi, sono molto discreti – specie nella colorazione nera che abbiamo in prova (ci sono anche in bianco).

Recensione JBL Soundgear Sense: una presa forte e sicura

Sottovalutare la comodità degli auricolari sarebbe un grave errore. Non solo una presa salda ma non fastidiosa permette di ascoltare musica più a lungo senza affaticare le orecchie, ma migliora anche la resa audio.

Abbiamo trovato i Soundgear Sense di JBL molto semplici da indossare durante i test per questa recensione, anche indossando gli occhiali. Il movimento di allargare gli archetti per facilitare l’operazione, per poi regolare gli auricolari in modo che combacino con i nostri padiglioni auricolari, diventa naturale quasi subito.

recensione JBL Soundgear Sense fit

Una volta indossati, restano vicino all’orecchio in qualsiasi situazione. Abbiamo corso e ci siamo allenati ascoltando musica dai Soundgear Sense, sudando per il gran caldo e la nostra scarsa forma fisica al rientro dalle pause estive nei nostri allenamenti. Ma l’aderenza resta perfetta.

Il non avere un eartip dentro il canale auditivo rende più confortevole l’uso degli auricolari durante gli allenamenti. Gli archetti restano ben ancorati alle orecchie. E anche con l’uso prolungato non ci hanno mai dato fastidio, sia nella corsa che durante i tragitti da pendolari.

Qualità audio: tutti i dettagli per chi ama la musica

La nuova tecnologia OpenSound ci aveva lasciato piuttosto scettici all’inizio. L’audio ha bisogno dei giusti spazi per brillare. Le cuffie over-ear circondano le vostre orecchie in una cassa di risonanza, gli auricolari in-ear sfruttano il vostro canale auditivo per far vibrare i bassi e suonare gli alti. Dubitavamo che i JBL Soundgear Sense riuscissero a stupirci in questa recensione. Ci sbagliavamo.

Dentro ognuno di questi auricolari troviamo un driver da 16,2 millimetri, che grazie agli algoritmi proprietari di JBL fa suonare i bassi davvero bene, specie nelle modalità Bassi e Jazz (che in realtà si adatta a moltissimi generi). Infatti, riusciamo a sentire distintamente la vibrazione del sub-bass all’inizio di Loyalty di Kendrick Lamar con Rihanna, così come sentiamo il colpo sordo delle esplosioni utilizzando per guardare serie in streaming.

Ma non si tratta solo dei bassi: il profilo sonoro ci sembra ricco e ben studiato.

qualità audio

Dalle chitarre elettriche roboanti dei Metallica e dei System of a Down, fino alle tracce complesse di Prince e Florence + The Machine, troviamo una grande ricchezza di dettagli che rendono possibile concentrarsi sui singoli elementi ma anche apprezzare l’orchestrazione. Tracce con una componente ritmica dominante, come Valerie di Amy Winehouse, riescono a coinvolgere pur senza coprire la grande vocalità della cantante. Insomma: la tecnologia OpenSound ci ha convinto appieno.

Con questo non vogliamo dire che sia preferibile a un paio di auricolari in-ear di alto livello: gli audiofili che ascoltano musica solamente dal divano preferiranno altri prodotti. Ma chi fa sport, specie all’aperto, di solito deve rinunciare a molto di più in termini di qualità audio per avere la comodità e la resistenza delle Soundgear Sound. Che, invece, suonano davvero bene.

L’uso quotidiano e durante lo sport

Gli auricolari Soundgear Sense nascono per lo sport. Il design con gli archetti e la tecnologia OpenSound di JBL sembrano pensati per stare comodamente sulle nostre orecchie e motivarci con buona musica durante gli allenamenti, senza isolarci troppo.

Gli abbiamo trovati decisamente più comodi degli auricolari in-ear durante lo sport. Innanzitutto, perché correndo per strada sentivamo le auto avvicinarsi, i cani abbaiare, persino i “ciao” detti con il fiatone degli altri corridori che incrociavamo. Ma senza distrarre troppo dalla musica, che resta in primo piano – ma lascia spazio per capire cosa sta succedendo attorno noi. Qualcosa che risulta utilissimo anche in palestra, dove potete sentire se qualcuno vi sta parlando: a quel punto basta toccare una volta l’auricolare destro per fermare la riproduzione e parlare senza togliersi le Soundgear Sense dalle orecchie.

recensione JBL Soundgear Sense dimensioni

Gli abbiamo utilizzati anche in metropolitana e camminando in città. Sebbene siano più grandi degli auricolari che normalmente sceglieremmo per queste situazioni, ci è piaciuta la possibilità di restare vigili pur ascoltando musica e podcast. Ma se i mezzi pubblici fossero particolarmente pieni, sentirete la mancanza dell’ANC.

Li abbiamo provati anche in fiera a Berlino (JBL ci ha dato i Soundgear Sense per questa recensione a IFA 2023) e con tutti gli avventori che parlavano, risultava impossibile sentire l’audiolibro che stavamo ascoltando. Allo stesso modo, non sono gli auricolari giusti per i viaggi in aereo.

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Troppo rumore o troppo silenzio

In situazioni molto silenziose, invece, avrete il problema opposto. Un po’ della musica arriva anche all’esterno, nonostante la tecnologia OpenSound lo riduca. Se siete in ufficio e tutti stanno lavorando, basterà il battere sulla tastiera perché il vostro vicino di scrivania non capisca cosa state ascoltando. Ma mentre usa il mouse o si prende una pausa, riuscirà a capire le tracce che ascoltate a volume alto: se volete tenere nascosta la vostra passione per il K-Pop, la lirica o chissà che altro, fate attenzione.

Chi vuole un paio di cuffie per l’attività fisica, con la possibilità di utilizzarsi anche nel tragitto casa-lavoro (ma non dove la cancellazione del rumore diventa importante), resterà positivamente sorpreso. Se per l’uso quotidiano ci sono auricolari più piccoli e discreti, possiamo dire di non aver mai indossato auricolari più comodi per lo sport.

Qualità audio in chiamata

JBL ha dotato i suoi auricolari di quattro microfoni, che catturano benissimo la nostra voce durante le chiamate. Dall’altro lato i vostri interlocutori vi sentiranno benissimo, con la vostra voce riprodotta in maniera naturale e chiara. Anche in ambienti piuttosto rumorosi, oppure andando in bicicletta con il vento contrario, ci hanno capito alla perfezione.

Questo rende le JBL comode per chi deve fare molte chiamate di lavoro, grazie anche a una batteria capiente (come vedremo) e la possibilità di sentire se vi stanno chiamando in ufficio.

Comandi, funzionalità smart e applicazione

recensione JBL Soundgear Sense come funzionano

Oltre alla comodità, abbiamo apprezzato molto la semplicità dei comandi touch dei JBL Soundgear Sense durante i test per questa recensione. Anche se, anche in questo caso, la salda presa degli archetti viene in aiuto: non dovendo mai aggiustare sulle orecchie gli auricolari, non ci sono tocchi accidentali come nei modelli in-ear.

Con un tocco sull’auricolare destro potete fare play/pausa, due per passare al brano successivo, tre per quello precedente e potete contattare l’assistente vocale del vostro smartphone un tocco prolungato. A sinistra invece con un tocco alzate il volume, con due lo abbassate, tenendo premuto attivate l’assistente vocale. Se arriva una chiamata, basta un doppio tocco per rispondere, oppure tenete premuto per rifiutare, su entrambe le orecchie.

Discorso diverso invece per la personalizzazione. Potete scegliere se assegnare i controlli per la riproduzione o per il volume a un orecchio (invertendo quindi l’ordine descritto sopra) oppure non assegnare nessun comando. Questo limita un po’ l’utilizzo, specie quando usate un solo auricolare.

Connessione multi-dispositivo e app

I Soundgear Sense hanno connettività Bluetooth 5.3, che rende quindi facilissimo connettere al vostro smartphone gli auricolari (basta aprire la custodia per avere un pop-up) e anche monitorare la batteria senza bisogno dell’app.

Molto utile la connettività multi-dispositivo, per collegarsi sia allo smartphone che al computer, per esempio. Anche se l’implementazione non è perfetta. Se stiamo guardando un video su YouTube sul PC e facciamo partire un podcast sullo smartphone, gli auricolari continuano a farci sentire l’audio del computer invece di metterlo in pausa. Quindi bisogna prima fermare una fonte su un dispositivo, poi attivarla sull’altro: tutto fattibile, ma ci sono cuffie che lo fanno meglio. Bene invece la gestione delle chiamate: basta rispondere per sentire l’audio dalla sorgente su cui vi hanno contattato.

L’app JBL Headphone è ben realizzata dal punto di vista grafico. E sebbene non abbia tantissime funzionalità extra, ha tutte le più importanti.

jbl app min

Non solo potete gestire firmware e aggiornamenti, ma anche cambiare i comandi e gestire l’equalizzatore. Inoltre, potete limitare il volume e scegliere dopo quanto spegnere gli auricolari se inutilizzati ma fuori dalla custodia di ricarica. E c’è la sempre comoda “Trova i miei auricolari”, che fa sentire un forte suono per localizzarli facilmente. Se poi avete altri prodotti JBL, diventa ancora più utile.

Durata della batteria

JBL, sul suo sito ufficiale, promette fino a sei ore di durata della batteria per le Soundgear Sense – che però durante i test della nostra recensione hanno fatto anche di meglio. Potete quindi fare gli allenamenti più intensivi del mondo senza arrivare a scaricare gli auricolari. E anche se le chiamate riducono la durata totale, potete parlare al telefono tutta la mattina in ufficio e non avere bisogno di rimetterle nella custodia fino a pranzo.

La custodia offre due ricaricare complete, quindi 18 ore extra (per un totale di 24). E con la ricarica USB-C potete dare quattro ore di autonomia con solo 15 minuti di ricarica. Davvero ottimo – manca solo la ricarica wireless.

Recensione JBL Soundgear Sense: auricolari per chi è sempre in movimento

Con un prezzo di 149 euro, i Soundgear Sense di JBL diventano il paio di auricolari che consiglieremo a tutti quelli che ci chiedono un modello perfetto per la corsa. La presa degli archetti dipende anche dalle orecchie stesse, quindi non tutti potrebbero trovarle comode come noi. Ma la possibilità di regolarli ci fa pensare che molti avranno la nostra stessa opinione. La tecnologia OpenSound è ottima per chi fa sport e anche per chi vuole camminare in città restando attento al traffico, anche solo per una passeggiata o per andare in ufficio.

La qualità dell’audio non ha nulla da invidiare a modelli in-ear nella stessa fascia di prezzo (e anche di alcuni che costano di più). E la durata della batteria ci sembra più che sufficiente per tutti, o quasi. Ma se non le usate “in movimento”, potreste trovare delle alternative che costano qualche decina di euro di meno – e soprattutto hanno una confenzione più piccola da tenere in tasca. Anche se pensiamo che la discriminante maggiore sia per chi cerca la cancellazione attiva del rumore: questi auricolari hanno una filosofia completamente diversa, non isolano ma anzi servono proprio per restare sempre connessi con il mondo che ci circonda.

Se cercate cuffie per lo sport le avete trovate: l’audio iconico JBL e la comodità di sentire il mondo attorno a voi. I JBL Soundgear Sense arrivano a fine mese, potrete trovarle sullo store del brand a partire da metà ottobre in Italia.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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