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Il CEO di Epic Games pensa che i politici USA dovrebbero temere Apple

Tim Sweeney ritiene necessario il passaggio dell'Open App Markets Act negli Stati Uniti

Il CEO di Epic Games, Tim Sweeney, torna a parlare di Apple dicendo che l’App Store “strangola l’economia digitale” e che “tutti i politici dovrebbero temere il potere di Apple“. Le dichiarazioni rilasciate a The Verge dal CEO arrivano mentre il Parlamento americano dovrebbe iniziare a discutere l’Open App Markets Act, una normativa che potrebbe cambiare le regole dell’App Store e del Play Store di Google. Ma anche nel mezzo della battaglia legale di Epic Games contro Cupertino e Mountain View, che Sweeney è “disposto a portare davanti alla Corte Suprema”.

Tim Sweeney: per il CEO di Epic Games la politica dovrebbe aver paura di Apple

La normativa Open App Markets Act prevede una serie di regole per le società che operano dei negozi digitali per applicazioni che servono oltre 50 milioni di utenti negli Stati Uniti. In altre parole, Apple e Google. Chiedendo loro di rispettare diverse regole. Che per uno sviluppatore come Epic Games sono necessarie, mentre per Apple e Google limitano il controllo e la sicurezza dei propri sistemi operativi.

Negli Stati Uniti la normativa ha il sostegno di diversi senatori democratici e repubblicani. Ma al momento non è chiaro se e quando il leader della Maggioranza in Senato Chuck Schumer proporrà il voto di questa normativa. Soprattutto per via delle critiche di Apple e Google sul testo. Ma Sweeney sembra deciso più che mai a insistere perché una decisione al riguardo arrivi presto, come dimostra la sua intervista su The Verge.

La doppia accusa di Sweeney, per convincere democratici e repubblicani

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Il CEO di Epic Games, Tim Sweeney, sembra adottare una doppia narrazione per spiegare perché “ogni politico dovrebbe temere” Apple. Nell’agosto 2020 il CEO di Epic aveva dato il via a un doppio processo contro Apple e Google, parlando di una possibile violazione delle leggi antitrust.

Nella sua intervista con The Verge, Sweeney spiega: “Apple ha costruito l’hardware dell’iPhone e progettato iOS, e meritano di guadagnare introiti fantastici vendendo dispositivi con il loro sistema operativi”. Ma secondo Sweeney, l’azienda “non può usare il proprio controllo su hardware e sistema operativo per imporre restrizioni sui mercati colleghi. Apple non può prevenire altre compagnie da stabilire altri store su iOS”.

Se le argomentazioni sulla libertà del mercato e l’antitrust servono a convincere i senatori democratici, Sweeney vuole invece sfruttare la questione libertà di parola per convincere i repubblicani. Anche sfruttando le recenti lamentele di Elon Musk per Twitter sull’App Store.

Sweeney spiega: “Credo sia incredibilmente pericoloso permettere alla corporazione più potente del mondo di decidere chi può dire cosa”. E continua dicendo che al momento “questa è una questione vista come repubblicana perché le compagnie tech tendono verso i democratici, e quindi i Repubblicani temono il controllo sul discorso che Apple esercita possa nuocere alla propria prospettiva politica. Ma se le compagnie tech fossero di destra (e ora abbiamo l’esempio di Twitter) tutti sarebbero spaventati per le ragioni opposte”.

Cosa prevede l’Open App Markets Act

apple appstore

La normativa Open App Markets Act si applicherà alle società che hanno store che servono oltre 50 milioni di utenti americani: l’App Store per iOS e il Play Store per Android (la situazione per PC e Mac è molto diversa e le nuove regole avrebbero un impatto marginale). Le norme nella bozza attuale prevedono di semplicare:

  • l’installazione di app di terze parti fuori dall’App Store
  • impostare le app di terze parti come quelle di default
  • Disinstallare o nascondere le app preinstallate

Inoltre, impedirà ad Apple e Google di “obbligare” gli sviluppatori ad utilizzare i suoi sistemi di pagamento, penalizzarli offrendo sconti e promozioni a chi invece li usa, promuovere le proprie app in maniera “irragionevole” nelle ricerche.

Apple e Google pensano che queste pratiche potrebbero compromettere la sicurezza dei rispettivi sistemi operativi, concedendo l’installazione di applicazioni non controllate. Ma Sweeney pensa che “tutti i programmatori sanno che quello che rende sicuro il sistema operativo è il kernel, che previene che le app usino dati e servizi che non hanno il permesso di utilizzare. E questo è il motivo per cui macOS e iOS sono incredibilmenti sicuri. Il livello dell’App Store non fornisce ulteriore sicurezza“.

Al di là del punto di vista di Sweeney, tuttavia, quello che farà la differenza sarà l’opinione del Senato americano. Che potrebbe non arrivare nemmeno a far uscire questa normativa dalla Commissione. Il CEO di Epic Games ha però detto che non si fermerà. Epic Games è disposta a portare questa battaglia fino alla Corte Suprema”.

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Source
The Verge

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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