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Dipendenza da smartphone: scoprila con un test

Con lo smartphone ormai facciamo qualunque cosa ma è importante trovare un equilibrio, capire quando è il caso di affidarsi al telefono e quando invece è meglio trascorrere il tempo con la famiglia, il partner, i figli e gli amici.

Nasce da questa riflessione lo studio condotto da Motorola in collaborazione con la Dott.ssa Nancy Etcoff, esperta nella comportamentistica "mente e cervello" presso l'Università di Harvard e psicologa presso il dipartimento di psichiatia del Massachusetts General Hospital. La ricerca ha voluto analizzare i comportamenti e le abitudini di utilizzo dello smartphone da parte delle diverse generazioni e punta a comprendere l'impatto dei device sulle relazioni con noi stessi, con altre persone e con l'ambiente fisico e sociale.

"Per la maggior parte degli utilizzatori di smartphone, i comportamenti problematici rappresentano risposte passive e cattive abitudini che richiedono aiuto per essere abbandonate – fa notare Nancy Etcoff. – Stimoli comportamentali, controllo ambientale e consapevolezza sono tutti di aiuto, così come le iniziative intraprese dagli operatori del mondo della telefonia. Lo schema di comportamento ricorrente emerso da questa indagine condotta in svariati Paesi evidenzia la necessità di comprendere e agire a livello collettivo".

I risultati della ricerca

https://youtu.be/lZLg8FbPQFM

Lo studio dimostra purtroppo che le persone danno priorità al telefono rispetto ai propri cari, con il dato più allarmante che riguarda i più giovani. In particolare, un terzo degli intervistati considera più importante il proprio smartphone rispetto al relazionarsi con i propri cari. Una percentuale che sale al 53% quando si considera coloro che appartengono alla Gen Z (dai 6 ai 23 anni). Fortunatamente le persone desiderano un miglior equilibrio smartphone-vita persone. Il 60% dei partecipanti afferma infatti di voler separare le due cose.

Sono stati poi individuati tre schemi di comportamenti problematici:

  • controllo compulsivo: metà del campione afferma di controllare il proprio device più frequentemente di quanto vorrebbe e di sentirsi quasi costretto a farlo;
  • eccessivo tempo sul telefono: il 35% degli intervistati afferma di trascorrere troppo tempo sul proprio smartphone e ritiene che potrebbe essere più felice se riuscisse a ridurlo;
  • iperdipendenza emotiva: due terzi ammettono di andare nel panico al pensiero di smarrire il proprio smartphone mentre 3 intervistati su 10 hanno dichiarato di pensare spesso allo smartphone quando non lo utilizzano.

Ma qual è il vostro rapporto con il telefono?

Per capire se anche voi avete questa mancanza di equilibrio, Motorola ha creato un test composto da 10 semplici domande che potete fare recandovi sul sito phone-lifebalance.com.

Questa però non è l'unica iniziativa dell'azienda americana. Motorola sta infatti collaborando con la SPACE Phone-Life Balance App, che propone un programma di 60 giorni per aiutare i possessori di smartphone ad aumentare la consapevolezza del proprio utilizzo del device. Attraverso la Transform the Smartphone Challenge invece gli sviluppatori possono proporre le loro idee per i nuovi Moto Mods che possono aiutare a utilizzare il telefono con maggior consapevolezza o che comunque possano contribuire a collegare meglio offline le persone. Infine abbiamo le Moto Experiences, che supportano interazioni mobile più intuitive.

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Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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