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Elezioni 2022 e social: ecco quali sono i partiti più attivi

C’erano una volta i manifesti elettorali

Non so voi, cari lettori di Tech Princess, ma noi da giovani eravamo tanto attratti dai manifesti elettorali. Di cui naturalmente, essendo bambini, non comprendevamo i contenuti, ma che ci sembravano una grande installazione artistica lungo tutta la città.

Era un rituale che iniziava con la preparazione dei supporti in metallo e l’impareggiabile azione ipnotica degli operai che passavano il rullo con la colla sui suddetti supporti.

Operazioni oggi pressoché inutili, perché in vista delle elezioni è ormai sui social – ancor più che in televisione – che si consuma la battaglia elettorale.

Sarà così anche per le elezioni politiche del prossimo 25 settembre. La campagna elettorale dei partiti (che apre ufficialmente il 26 agosto) è già iniziata, e pare che stavolta più che mai l’esito delle elezioni si giocherà sui social.

Scopriamo quindi quali sono i partiti (e i politici) più disinvolti sulle varie piattaforme, e quelli che un po’ snobisticamente continuano a preferire i canali comunicativi tradizionali.

social media

Le elezioni, i social e la campagna elettorale lampo

Diversi analisti individuano nel poco tempo a disposizione per la campagna elettorale il motivo per cui i social saranno fondamentali.

È quanto spiega al Corriere della Sera, Tiberio Brunetti, amministratore delegato di Spin Factor, società di consulenza politica e di comunicazione strategica. Dice Brunetti: “La campagna elettorale sarà breve e di fatto non c’è tempo per riposizionarsi, ma solo per consolidare un posizionamento già definito. Sono quindi avvantaggiati leader come Giorgia Meloni nel centrodestra e Carlo Calenda nell’area democratica. Con una campagna elettorale lampo condotta in piena estate i social saranno un canale fondamentale da presidiare in maniera scientifica.”

Le strategie elettorali dei partiti

La campagna mediatica più eclatante è forse quella messa in campo dalla Lega, che fa perno sulla parola “Credo”.

Un po’ come era accaduto decenni fa per la nascita di Forza Italia, la parola è dapprima apparsa da sola, decontestualizzata, in diversi manifesti. Per poi essere addirittura proiettata in alcuni luoghi simbolo dell’agenda elettorale di Salvini. Come ad esempio il porto di Lampedusa (gli sbarchi), la sede romana dell’Agenzia delle Entrate (pace fiscale e flat tax) e la stazione centrale di Milano (sicurezza).

Giorgia Meloni punta disinvolta su parole feticcio dell’ultradestra: patria, sicurezza e libertà.

Il Partito Democratico, che pure presidia tutti i maggiori social, per le elezioni del 25 settembre si affida a un profilo più basso. Ma la scelta di distinguersi dai toni urlati del centrodestra sarà premiante?

Intanto, esattamente com’è nel loro stile, Renzi e Calenda hanno costruito la campagna elettorale social del terzo polo su toni pop. Peraltro, a un’azione di discredito degli avversari politici fa da contraltare l’hashtag di riferimento, #ItaliaSulSerio.

Forza Italia, infine, per quanto riguarda la campagna elettorale è nuovamente nelle mani di Berlusconi. Che, al suo solito, lancia minispot adoperando un linguaggio semplicissimo e terminando ogni volta con una promessa elettorale sotto forma di slogan.

Le campagne elettorali su TikTok

Buona parte della campagna per le elezioni del 25 settembre si giocherà su TikTok. Il controverso social è anche il più amato dai giovani e quello sempre più utilizzato, per la brevità e l’incisività dei contenuti: un medium perfetto, dunque, per gli spot elettorali.

E questo nonostante la policy del social cinese non preveda la possibilità di annunci politici a pagamento, proprio per non trasformarsi in una tribuna politica continua.

TikTok è adoperato da una vasta percentuale di under 25, che sposteranno l’asse delle prossime elezioni politiche.

Eppure, il centrosinistra – e anche il terzo polo – sembrano snobbare un social così importante. Enrico Letta, per esempio, non ha alcun account su TikTok, così come Matteo Renzi e Carlo Calenda (i cui partiti hanno sì ciascuno un account, ma non ufficiale).

Al contrario, il centrodestra presidia la piattaforma: Giorgia Meloni ha 64.000 follower e Matteo Salvini addirittura più di 450.000.

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TikTok e le elezioni

Che le prossime elezioni siano popolari sui social, e soprattutto su TikTok, lo dimostrano i dati.

L’hashtag #elezioni25settembre ha già avuto più di 430.000 visualizzazioni, così come #elezionipolitiche2022, #elezionipolitiche ha superato i 3 milioni ed #elezioni addirittura i 70 milioni.

Per quanto riguarda i personaggi politici, la presenza più o meno massiccia sul social dà differenti risultati: #giorgiameloni ha collezionato circa 144 milioni di visualizzazioni, #matteosalvini 78 milioni, #silvioberlusconi 65 milioni ed #enricoletta a nemmeno 3 milioni.

TikTok Italia, peraltro, ha dichiarato a Repubblica: “Siamo impegnati a proteggere l’integrità della nostra piattaforma e abbiamo un team dedicato che lavora per tutelare TikTok e la sua community in vista delle prossime elezioni italiane. Proibiamo e rimuoviamo la disinformazione elettorale collaborando con fact checker accreditati, come Facta News per l’Italia.

Stiamo lavorando per sviluppare nuove funzionalità per offrire alla nostra community informazioni ufficiali in-app sulle elezioni italiane.”

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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