Tra schermaglie, sfottò, accuse reciproche, sondaggi, alleanze traballanti e altre inedite, si può davvero dire che siamo già in pieno clima elettorale.
Come abbiamo avuto modo di dire altrove in diversi articoli, se è vero che i social stanno cambiando il modo di comunicare, lo stiamo verificando con chiarezza proprio in questi giorni. Quando i politici si stanno dimostrando più o meno capaci di utilizzare i linguaggi delle varie piattaforme. E chi, per impreparazione o snobismo, sottovaluta l’importanza di questi nuovi canali comunicativi, non sta facendo una mossa lungimirante.
Altrove abbiamo visto come non solo i politici stanno adattando il proprio linguaggio ai social, ma come anche i social in qualche modo si stiano adattando alle elezioni politiche imminenti.
TikTok, ad esempio, ha attivato un Centro Elezioni “con l’obiettivo di aiutare chi interagisce con contenuti in materia ad attingere a fonti e informazioni affidabili: ad esempio, informazioni sulle modalità di voto fornite da fonti istituzionali.”
E qualcosa di simile, anzi di più importante, per le imminenti elezioni ha fatto anche Twitter. Che ha addirittura stretto un accordo col Ministero dell’Interno. Vediamo di cosa si tratta.
Il Viminale e Twitter: per le elezioni serve un’informazione verificata
Il grosso della campagna elettorale si svolgerà proprio sui social, e dipenderà dall’abilità dei politici e dall’inventiva dei partiti molto dell’esito delle elezioni politiche del 25 settembre.
Ma un limite dei social, lo abbiamo imparato, è la compresenza di informazioni di differenti gradi di attendibilità.
Per superare questo ostacolo, ovvero per garantire informazioni verificate agli utenti della Rete, il Viminale ha stretto un accordo con Twitter in vista delle elezioni ormai imminenti. E ha scelto proprio la piattaforma più squisitamente informativa e meno, permetteteci di semplificare, giocosa. Scopriamo i dettagli di questa collaborazione.
La collaborazione tra il Ministero dell’Interno e Twitter
La partnership è stata resa pubblica con una nota apparsa giovedì 1 settembre sul sito del Ministero dell’Interno. Il cui titolo è decisamente esplicativo: “Elezioni politiche 2022, il Viminale con Twitter per una comunicazione verificata.”
La collaborazione del Viminale con Twitter per le elezioni del 25 settembre è pensata “per assicurare ai cittadini informazioni accurate, affidabili e tempestive.”
In concreto, leggiamo nella nota del Ministero, “quando gli utenti del social network cercheranno termini o hashtag relativi alle elezioni, apparirà un messaggio che li indirizzerà allo Speciale Elezioni curato dall’Ufficio stampa e comunicazione del Ministero dell’Interno che contiene tutte le informazioni sulla procedura elettorale e sull’esercizio del diritto al voto.”
La pagina di Twitter
Inoltre, Twitter ha creato una pagina sulle elezioni politiche di settembre, dove gli utenti potranno trovare continue notizie e aggiornamenti in tempo reale “da giornalisti, testate giornalistiche e autorità governative”. Oltre alle istruzioni su come si vota.
L’emoji
Infine, è stata creata un’emoji dedicata alle elezioni, che rappresenta un’urna elettorale coperta dal tricolore, che sarà attivata con l’hashtag #ElezioniPolitiche2022. Servirà ad aiutare gli utenti a individuare i tweet attendibili relativi alle elezioni politiche del 25 settembre. E a “stimolare la partecipazione alla conversazione”.
Le dichiarazioni
Il Ministero dell’Interno ha commentato così la partnership: “Siamo lieti di collaborare con Twitter. Ci auguriamo di portare avanti ulteriori analoghe iniziative per fornire ai cittadini un’adeguata informazione in tempo reale sui canali digitali.”
Sulla collaborazione è intervenuta anche Silvia Caneva, Public Policy Manager di Twitter. Caneva ha detto: “Twitter è il luogo dove le persone si ritrovano per informarsi, partecipare alla conversazione e seguire la campagna elettorale in vista delle elezioni. In preparazione al voto, gli italiani utilizzano Twitter per seguire e discutere i principali temi della campagna elettorale e cercare informazioni sulle elezioni.
Iniziative come l’avviso di ricerca e l’emoji sono parte del nostro continuo lavoro per rendere Twitter una piattaforma accogliente e sicura anche per parlare di politica e siamo grati al Ministero dell’Interno per la collaborazione.”
I politici e i social
Intanto, prosegue la partita sui social network tra i principali personaggi politici italiani. Settembre è stato inaugurato, proprio nella giornata di giovedì 1, con il sorprendente approdo di Silvio Berlusconi su TikTok, la piattaforma giovane per antonomasia.
Nel frattempo, continuano a essere pubblicati nuovi report sui comportamenti dei leader di partito sui vari social. Tra i più recenti, uno è stato condotto da Pierluigi Vitale, social media analyst e docente di Information Design all’Università di Salerno, e da Serena Pelosi, linguista computazionale e assegnista di ricerca Icar Cnr, in collaborazione con CreationDose.
La ricerca, di cui parla Il Sole 24 Ore, mostra come l’argomento più gettonato dai maggiori leader di partito – prima ancora che il lavoro, i diritti, l’economia e l’ambiente – è l’avversario politico di turno. Traete voi, cari lettori, le debite conclusioni.
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