fbpx
MobileTech

Una spilla sostituirà lo smartphone?

BARCELLONA – È evidente: lo smartphone ci ha un po’ stancati.
Lo usiamo ancora tantissimo e per certi versi è un insostituibile propensione di noi stessi (pensate, ad esempio, alle app della banca) ma pian piano iniziamo a volere altro.
Vogliamo meno tempo di fronte ad uno schermo. Per la salvaguardia della nostra vita, per mantenere il contatto con il mondo, per goderci ciò che ci circonda, per poter ignorare le email, i messaggi e le chiamate di lavoro, per riuscire a separarci da un mondo digitale che sta rischia di surclassare quello reale.
Vogliamo anche nuovi formati. Anche se non sappiamo ancora quale. Proviamo a piegare schermi, ad arrotolarli, a creare sistemi modulari, a proporre design più spinti ma niente di tutto questo ci fa pensare “oh, così è perfetto!”.
E poi vogliamo qualcosa che sia semplice ma completo. Facile ma ricchissimo di contenuti e potenzialità. Ma le interfacce troppo minimali ci riportano agli albori della telefonia, quelle complesse ci spaventano.

In mezzo a questo caos, a questo desiderio di cambiamento non meglio definito, a questo bisogno di superare il telefono così come lo conosciamo, è arrivata Humane con la sua AI Pin.
Un nome che francamente non ci entusiasma ma che vi dice già tutto ciò che dovete sapere.
AI perché c’è l’intelligenza artificiale. Anzi, perché si basa interamente su quella.
Pin perché è una spilla.

Un concetto nuovo, un design diverso, un prodotto innovativo e chiacchieratissimo ma la verità è che non sostituirà lo smartphone.
E non lo diciamo solo noi, lo dicono anche loro.

Un sogno: superare lo smartphone

ai pin design

Iniziamo però dal principio.
La Humane, Inc. è una società americana di elettronica fondata nel 2018 da Imran Chaudhri e Bethany Bongiorno, ex manager di Apple.
Chaudhri e Bongiorno avevano una visione, quella di un dispositivo con intelligenza artificiale che ci svincolasse dallo smartphone. Una visione che si è tradotta in una marea di investimenti:

  • 11 milioni di dollari nel 2019 da investitori vari, tra cui Salesforce;
  • 30 milioni di dollari nel 2020, con OpenAI (quella di ChatGPT) a guidare il round;
  • 100 milioni di dollari nel 2021 da aziende come Tiger Global e SoftBank Group;
  • altre milionate in un round che includeva Qualcomm, Microsoft, LG, Volvo e Salesforce.

In totale dovremmo essere intorno ai 230 milioni.

230 milioni che hanno portato alla presentazione fatta la scorsa primavera durante i TED Talks, presentazione che ha permesso al mondo di conoscere finalmente il frutto degli sforzi di Humane: AI Pin.
La reazione più diffusa è stata “wow”.
Wow perché eravamo di fronte ad un prodotto che richiedeva poco tocchi e la nostra voce per essere utilizzato.
Finalmente potevamo superare lo smartphone.

Humane AI Pin al MWC 2024: come funziona?

Humane AI Pin come funziona

Al MWC 2024 Humane c’era.
Qualcomm ha ospitato l’azienda per mostrare le potenzialità dei suoi processori. E sì, rimaniamo vaghi perché al momento non si sa quale sia il SoC scelto per AI Pin. Sappiamo che è un octa-core da 2,1 GHz di potenza e che deve essere abbastanza potente da svolgere alcune computazioni a bordo ma questo è quanto.
Alcune, non tutte.
Una dei Product Design Engineer di Humane ci ha fatto spiegato che “alcune operazioni avvengo sul dispositivo, altre nel cloud. La maggior parte dei processi sono un ibrido di entrambi”.

Non possiamo però ridurre Humane AI Pin al mero processore. È una parte importante, ma non è l’unica.
Ci sono il proiettore, lo speaker, i sensori, i LED e i microfoni.
“Il principale sistema di input è l’attivazione vocale Tocchiamo il touchpad per attivare i microfoni, che è una parte importante della nostra gestione della privacy, e poi possiamo fare delle domande. E così attiviamo la maggior parte dei servizi del dispositivo.”

Attenzione però: al momento la lingua principe è l’inglese, anche se la spilla smart di Humane ne conosce altre per consentire la traduzione in tempo reale, permettendovi di conversare con qualsiasi persona anche se non avete famigliarità con il suo idioma. Certo, come tutti i sistemi ha bisogno dei tempi tecnici per ascoltare e tradurre ma il sistema è decisamente fluido.

È in inglese anche l’interfaccia grafica che non si avvale di uno schermo ma di un proiettore laser che sfrutta il palmo della vostra mano come superficie. Per muovervi tra le varie voci del menù dovrete imparare poche e semplici gesture come ad esempio il doppio tap tra due dita che funziona anche sull’Apple Watch.
Per altro è con il medesimo sistema che inserite il vostro codice di sicurezza, ond’evitare che qualcuno vi rubi il dispositivo e possa pure usarlo.

Humane AI Pin proiezione

Ma che cosa possiamo fare con Humane AI Pin oltre a tradurre?
Ci sono molte funzioni. Abbiamo una camera RGB a bordo. Questa camera ci permette di catturare foto e video e ci permette anche di avere capacità di visione, quindi di capire in base al contesto ciò che c’è davanti a me e poi attivare i servizi a base di quello.
Per esempio potrei avere una macchina di caffè molto complessa davanti a me, che non so come usare. Posso chiedere cosa c’è davanti a me e come posso usarlo e AI Pin mi dirà come poter attivare quella macchina di caffè. 
E poi ci sono musica, note, la possibilità di richiamare informazioni. Foto, video, chiamate e messaggi senza aver bisogno di sfruttare un altro smartphone.

E sì, sappiamo già cosa state pensando “ma tutti sentiranno le mie chiamate!”.
L’abbiamo pensato anche noi ma i dipendenti di Humane ci hanno detto che possiamo appaiare un paio di cuffie Bluetooth. In alternativa possiamo contare su uno speaker “molto direzionale” che dovrebbe garantirci un po’ di privacy.

Il prezzo del futuro

Humane AI Pin promette di fare tanto ma come?
Con l’intelligenza artificiale. Anzi, LE intelligenze artificiale.
Non viene utilizzato un solo modello ma tanti modelli, con uno strato intermedio – tra noi e il device – che permette alla spilla di utilizzare l’IA che può rispondere meglio a quel determinato compito, a quella domanda.

Humane AI Pin varianti

Affascinante ma costoso.
AI Pin sta per arrivare sul mercato al prezzo di 699 $ per la versione Eclipse – che è tutta nera – e di 799 $ per le varianti Lunar (bianca e argentata) e Equinox (nera e argentata).
A questo dovete aggiungere un abbonamento obbligatorio di 24 $ al mese che include:

  • la connettività, con eSim inclusa che si appoggia a T-Mobile negli USA e che prevede numero di telefono e chiamate, messaggi e dati illimitati;
  • spazio sul cloud, chiamato Humane.Center, dove trovate tutto ciò che avete deciso di salvare come foto e video;
  • accesso a esperienze, servizi e intelligenze artificiali varie, che verranno via via ampliati.

L’abbonamento ha senso, sia chiaro.
In fondo è come acquistare uno smartphone e poi pagare il vostro piano telefonico, con la differenza che qui è tutto illimitato e include una marea di servizi aggiuntivi.
Ciò non toglie che sia comunque un investimento importante, anche perché lo smartphone non lo abbandonerete.

Una spilla NON sostituirà lo smartphone

E non lo diciamo solo noi.
Continuo ad usare lo smartphone. AI Pin non è il sostituto dello smartphone ma penso che ci aiuterà a reinventare il modo in cui pensiamo agli smartphone. La nostra relazione con i computer e i portatili è cambiata quando sono arrivati gli smartphone, allo stesso questa nuova forma di hardware cambierà la nostra relazione con gli smartphone.”

E questo è il parere di chi Humane AI Pin lo usa tutti i giorni. I dipendenti dell’azienda infatti lo stanno testando da un po’, trovandolo divertente e soprattutto notando che il tempo che passano davanti ad uno schermo è molto meno. Molte delle attività che facciamo con un display possono essere sostituite con la spilla smart.
“Ad esempio, sono qui a Barcellona in viaggio. Non so molto della città e normalmente guarderei il telefono per capire dove andare a mangiare, spendendo tempo a leggere informazioni su Google. Ma chiedo al mio AI Pin qual è un buon ristorante nei paraggi mi darà tre opzioni e potrò scegliere una di queste e semplicemente andare. Mi evita un sacco di passaggi.”

Occhio però alla batteria. L’autonomia è di circa un giorno quindi non più di uno smartphone. Un altro segno che per ora non è destinata a sostituirli ma solo ad affiancarli.

Voi usereste mai una spilla con l’IA al posto del telefono?

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🔍ChatGPT sfida Google con un nuovo motore di ricerca web
 
🎮Prime Gaming: ecco tutti i nuovi giochi gratis di maggio 2024
 
🪨La recensione di Samsung Galaxy XCover7, uno smartphone “da maltrattare”
 
💸Bonus 100 euro: a chi spetta, come richiederlo
 
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui
 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
 
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
 
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
 
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
 
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button