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Francesca Giubelli, l’influencer che tifa Roma. Ma che non esiste

Si tratta di un prodotto dell’intelligenza artificiale

Gli appassionati di cinema d’autore non avranno dimenticato HAL 9000, il computerone di bordo dell’astronave Discovery, lanciata nello spazio nel capolavoro di Stanley Kubrick 2001: Odissea nello spazio.

Un tempo, la tecnologia era ben riconoscibile e distinguibile da ciò che proveniva dalla natura. I computer avevano led, pulsanti, erano ingombrantissimi e avevano, appunto, nomi da computer.

Poi è successo qualcosa, e quel qualcosa è stato enormemente accelerato dall’intelligenza artificiale generativa, specie quella che produce immagini. Nei mesi scorsi, tra le altre cose, abbiamo visto papa Francesco indossare un piumino e Donald Trump dietro le sbarre.

Si sono anche affacciate alla ribalta dei social i primi (e le prime) influencer virtuali, ma sempre con qualcosa di eccessivo che rivelasse la loro natura artificiale.

Finché non è arrivata Francesca Giubelli, l’influencer virtuale che tifa Roma.

intelligenza artificiale

Francesca Giubelli, l’influencer virtuale che tifa Roma

Mercoledì 10 gennaio, per i quarti di finale di Coppa Italia, si è giocato il derby calcistico Roma-Lazio.

E un’avvenente “food travel blogger” (come si legge sul suo profilo Instagram) ha svelato le proprie simpatie per la squadra giallorossa. In un post pubblicato proprio il 10 gennaio, Francesca Giubelli si è mostrata abbigliata con un giubbotto della Roma, e il testo (anche tradotto in inglese) è inequivocabile: “Questa sera ci aspetta un #Derby incredibile. Amo indossare i colori della mia #squadradelcuore #ASRoma  Forza Grande Roma #calcioitaliano.”

Negli altri post (finora solo 9 in tutto) Francesca Giubelli si è fatta fotografare nelle più belle città italiane (Roma, Venezia) o a tavola, e ha commentato – a dir la verità in modo piuttosto generico – la bellezza dell’Italia e l’importanza di un’alimentazione sana. D’altronde, è pur sempre una food travel blogger: di cos’altro dovrebbe parlare?

Ma Francesca ci fa anche sapere: “Sono una ragazza semplice. Amo la vita. Sogno di diventare mamma un giorno e non potrei mai pensare di condividere questo dono incredibile con qualcun altro.”

Francesca Giubelli e l’intelligenza artificiale

Francesca Giubelli è nata il 5 gennaio, giorno del suo primo post su Instagram, dove ha già superato i 7.700 follower.

È una ragazza giovane, indubbiamente bella, gira l’Italia e… non esiste. Non nel senso umano del termine, insomma. Francesca Giubelli è un prodotto dell’intelligenza artificiale. L’hanno creata due professionisti della comunicazione, Valeria Fossatelli ed Emiliano Belmonte, e Francesco Giuliani, imprenditore ed esperto in programmazione di nuove tecnologie.

I tre hanno detto: “È un progetto che vuole mettere in risalto le bellezze dell’Italia che da sempre fanno invidia al mondo come il patrimonio artistico e culturale e il cibo”.

E poi hanno offerto qualche dettaglio in più sulla biografia (fantastica) di Francesca Giubelli: “Ha studiato a Milano, laureandosi in Comunicazione e Moda, per poi ritornare nella Capitale e intraprendere la sua carriera di modella, con particolare attenzione ai settori del food e travel blogging. Il cammino di Francesca è stato ispirato dalla sua nonna dalle radici campane, che le ha trasmesso il gusto per la bellezza del cibo e delle terre italiane”.

Lo strano caso di Emily Pellegrini

Prima (e più) di Francesca Giubelli ha spopolato Emily Pellegrini, star dell’intelligenza artificiale con più di 230.000 follower su Instagram.

Emily, si badi, ha irretito diversi personaggi famosi, tra cui alcuni sportivi professionisti, i quali l’hanno invitata fuori a cena o in vacanza con loro (a Dubai: la fantasia dei vip è quella che è).

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Francesca Giubelli e il confine tra vero e falso

Ne è passato di tempo, da HAL 9000 a Francesca Giubelli, influencer virtuale.

Le creature dell’intelligenza artificiale, oggi, sono sempre più circostanziate dal punto di vista visivo ma anche da quello biografico, proprio come ogni buon personaggio di un romanzo che si rispetti.

Ma leggendo un romanzo siamo consapevoli di avere davanti al naso un prodotto di finzione. Vedendo le immagini sui social, invece? E non è difficile immaginare che i futuri software di IA generativa saranno sempre più raffinati, e metteranno sempre più a dura prova la nostra capacità di individuare il confine tra vero e falso.

C’è da aver paura? Forse no, e forse – come nel caso di Francesca Giubelli – saranno sempre riconoscibili i contenuti prodotti dall’intelligenza artificiale: impersonali, fin troppo ovvi e telefonati.

Ma se in futuro non fosse così, non avremmo altra possibilità se non quella di affidarci al nostro istinto: ci piace quel personaggio e le cose che dice? Se sì, ci troveremo a seguirlo. E magari a svuotarsi di senso sarà proprio il vecchio, caro confine tra falso e vero.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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