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Spazio all’Ospite: con Andrea Bandini, CEO di Gympass Italia

Sul nostro canale Twitch, Fjona Cakalli ha intervistato Andrea Bandini, CEO di Gympass Italia

Dopo lo speciale dedicato a Slitherine e ai wargames, torna l’appuntamento con #SpazioAllOspite. Questa settimana Fjona Cakalli, in diretta sul nostro canale Twitch, ha intervistato Andrea Bandini, CEO di Gympass Italia. Andrea Bandini ha intrapreso la sua carriera professionale presso la società di consulenza McKinsey & Company, prima come Associate e poi come Engagement Manager. In seguito ha lavorato presso un fondo di Private Equity per poi tornare in Italia, dove ha ricoperto il ruolo di Managing Partner di Gympass e ora quello di CEO dell’azienda. Gympass Italia è una piattaforma che raccoglie diverse soluzioni per promuovere l’attività fisica tra i dipendenti, donando l’accesso al più grande network di strutture sportive al mondo.

Gympass, ci spiega Andrea Bandini, nasce come un network di palestre e strutture sportive, ma è un prodotto che si è esteso anche ad altri ambiti. La maggior parte del business orbita attorno a un network di palestre che poi viene utilizzato per creare programmi di corporate wellbeing nelle aziende. Le aziende hanno bisogno di creare dei programmi di benessere per i propri dipendenti, prodotti interessanti per intercettare le esigenze di tutta la popolazione aziendale e mettere insieme, in un’unica offerta, tutte le strutture sportive, come tennis, yoga, meditazione o allenamenti funzionali.

Andrea Bandini, CEO di Gympass Italia

L’obiettivo di Gympass è incentivare le persone all’attività fisica per avere una popolazione aziendale più motivata, oltre che più sana. Anche il benessere mentale è centrale nell’idea del wellbeing: tutto quello che circonda il benessere fa parte del business ed è un potenziale partner, a partire dalle partnership digitali, come ad esempio le app per dormire, oppure app che aiutano a smettere di fumare, app che aiutano a creare piani personalizzati di nutrizione.

Gympass, quindi, non è solo palestra. Gympass è un benefit: quello che viene venduto alle aziende è la possibilità, per i dipendenti, di accedere alla piattaforma. La piattaforma è accessibile ai dipendenti di aziende che sono partner di Gympass; il compito di Gympass è quello di lavorare assieme alle risorse umane per aiutare a lanciare, spingere e comunicare internamente questo programma di benessere aziendale. L’obiettivo è creare un clima aziendale con dipendenti più contenti, ingaggiati, attivi fisicamente, che si sentono meglio e che lavorano meglio. Quindi l’azienda è automaticamente più interessata a spingere e a diffondere questo programma. Il nostro modello di business, continua Bandini, è focalizzato ad aziende grandi, sopra i 500-1000 dipendenti, soprattutto per quanto riguarda i termini di realizzabilità del progetto; ma stiamo realizzando anche un approccio digitale per aziende più piccole che permetta loro di accedere a Gympass.

Gympass Italia raccoglie diverse soluzioni per promuovere l’attività fisica tra i dipendenti

gympass palestre online aziende

Gympass è un progetto che nasce otto anni fa in Brasile, ma allora era diretto per i consumatori finali. I founder di Gympass hanno capito in seguito che lavorare con le aziende era meglio perché con un partner di lavoro si hanno gli stessi obiettivi aziendali, si è allineati nel voler far stare bene le persone e farle stare attive. Gympass nasce per questo. Cesar Carvalho, CEO globale di Gympass, che ha lavorato anche lui in McKinsey per qualche anno, voleva rispondere a questa esigenza. Uno dei bisogni principali, che è parte dell’user classico, e che può trovare interesse, è quello di avvicinare le persone allo sport e all’attività fisica, soprattutto persone che prima non erano vicine allo sport.

L’obiettivo è portare nuovi clienti, nuovo business, creare un sistema flessibile, avere le condizioni migliori possibili sul mercato, creare utenti incrementali e anche rispondere alle esigenze di chi viaggia. Abbiamo un network, specifica Andrea Bandini, che conta, solo di strutture sportive, circa 2500 partner in Italia e 50000 nel mondo. La flessibilità consiste nel fatto che ogni dipendente di un’azienda nostra partner attivi un abbonamento, una membership, a uno dei piani disponibili di Gympass da cui può accedere a tutte le strutture sportive presenti in quel piano. Il desiderio è democratizzare l’accesso all’attività fisica e allo sport, anche creando piani diversi e dando la possibilità a tutti di accedere a un’offerta molto ampia, sia fisica che digitale.

In palestra con un abbonamento

Durante la pandemia, afferma Bandini, abbiamo dovuto reinventarci: le due alternative erano o sospendere le attività e i programmi oppure portare avanti una missione che è eliminare la sedentarietà. Quindi nel momento in cui le persone non potevano uscire di casa, la nostra missione in fin dei conti era ancora più importante: abbiamo deciso di lavorare con i nostri partner per dare una soluzione ai nostri utenti finali per riuscire a fare attività fisica. Abbiamo creato delle piattaforme digitali per fare dei corsi virtuali in diretta per i dipendenti, con un istruttore che diceva come muoversi. Abbiamo sviluppato anche una piattaforma di personal trainer, one to one, in cui si può fare una lezione che crea un percorso.

Tante diverse tipologie di offerte come anche l’inserimento di una nuova figura, il wellness coach, che è una rivoluzione del personal trainer, che si occupa di wellbeing e con cui si parla anche di sonno, di nutrizione, di meditazione, di come stare bene a 360 gradi. Questo è tutto inserito all’interno dell’offerta di Gympass: app, class digitali, in diretta e one to one. Soluzioni che rimarranno anche dopo, soluzioni digitali che serviranno anche più avanti e che corrispondono a un’opportunità di migliorare per innovare, per allargare il prodotto.

Creare un sistema flessibile

Molti business possono nascere da un’esigenza: si inizia partendo da un bisogno ma la chiave è iterare, cambiare, rivoluzionare il proprio business e adattarlo con le esigenze che cambiano nel tempo. Ci siamo trovati in un business, afferma Bandini, che nessuno stava esplorando e la volontà è quella di spingere in questa direzione, specializzarsi il più possibile, migliorarci giorno dopo giorno. Parte della nostra filosofia è che se si raggiungono gli obbiettivi prefissati vuol dire che li abbiamo settati troppo bassi. Noi siamo i nostri diretti competitor: questo ci motiva e ci porta a spingere sempre più oltre noi stessi.

 

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Lucia Tedesco

Giornalista, femminista, critica cinematografica e soprattutto direttrice di TechPrincess, con passione ed entusiasmo. È la storia, non chi la racconta.

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