La recensione di Hi-Fi Rush: combattiamo i nemici a ritmo di rock

Presentato a sorpresa nel corso dell’evento Xbox & Bethesda Developer Direct, e rilasciato poche ore dopo su Xbox Game Pass, Hi-Fi Rush è l’ultimo gioiellino sviluppato da Tango Gameworks (si, proprio quelli dei due Evil Within e Ghostwire: Tokyo). Questa volta però niente atmosfere tetre, anzi: ci troviamo al cospetto di un gioco vivace e ironico, caratterizzato da una colonna sonora rock e adrenalinica. In questa nostra recensione proveremo a capire quali sono i punti di forza di Hi-Fi Rush, di cui, grazie a Microsoft, abbiamo avuto la possibilità di provare la Deluxe Edition su Xbox Series S.

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Fin dall’avvio del gioco ci siamo ritrovati in un mondo cartoonesco dalla grafica pressochè ineccepibile, mentre l’eccentrico protagonista, Chai, corre lungo un futuristico corridoio sulle note di Lonely Boy dei The Black Keys. Già, perchè è proprio la musica, quella rock in particolare, a essere la chiave di tutto. Chai è un’aspirante rockstar, che riflette poco prima di agire e che per questo ci porterà in situazioni al limite dell’ilarità. Ritrovatosi come volontario per un progetto della multinazionale Vandelay, con la speranza di farsi rimpiazzare un braccio malfunzionante con uno robot, Chai – per motivi che neanche stiamo a spiegarvi – si ritrova col vedersi implementato nel petto il suo lettore mp3 (o iPod, per i più tech).

Il nostro protagonista viene così bollato come “difetto di produzione”, il che vuol dire che la Vandelay farà di tutto per eliminarlo. Tuttavia, grazie al suo nuovo braccio robot (che diventa una chitarra/bastone per i combattimenti), al cuore musicale pulsante del suo mp3 e ad alcuni alleati (tra cui un irresistibile gatto robot chiamato 808), Chai riuscirà a trovare la forza per combattere la Vandelay, affrontando uno ad uno i suoi più alti dirigenti.

Tra rhythm game e avventura – La recensione di Hi-Fi Rush

Bilanciando perfettamente combattimenti a ritmo di musica e storia al limite dell’assurdo, Hi-Fi Rush si presenta come un brawler ritmico di avventura, disponibile per PC e Xbox Series X|S. Districandoci tra i vari livelli potremo affrontare i numerosi robot nemici, tutti decisamente ben caratterizzati, che proveranno a metterci i bastoni tra le ruote. Tutto nel mondo di Hi-Fi Rush si muove al ritmo della musica di sottofondo: dai tombini ai nemici stessi. Dovremo quindi schivare, parare, contrattaccare e completare Quick Time Event (QTE) a tempo di musica per riuscire a sopravvivere alle forze ostili della Vandelay.

Per quanto il mondo di gioco sia assolutamente lineare (varie frecce ci indicheranno sempre la direzione giusta), le ambientazioni nascondono piccole e mai dispersive sezioni esplorabili che contengono oggetti ed elementi bonus. Questi potranno essere utilizzati per acquistare i vari potenziamenti (come nuove combo e mosse speciali) che risulteranno molto utili nelle battaglie più complicate. I livelli sono assolutamente ben curati, con ambientazioni uniche caratterizzate da ostacoli da superare tra salti, doppi salti e zipline. In caso di morte Chai ripartirà dall’ultimo checkpoint relativo al livello in corso.

Ogni livello ha un suo boss finale, che solitamente consiste in uno dei sei membri del consiglio direttivo della Vandelay. Niente paura però: Chai, nel corso della sua avventura, sarà aiutato da diversi personaggi che, grazie alle loro specifiche abilità, gli permetteranno di sconfiggere i nemici più ostici e superare ostacoli apparentemente insormontabili.

Combattere i boss mentre suonano i Prodigy

Come anticipato all’inizio di questa recensione, Hi-Fi Rush è un gioco che omaggia l’ampio universo rock. Se nel corso dei vari livelli avremo costantemente in sottofondo la bellissima colonna sonora originale, creata appositamente per il gioco, quando si tratterà di affrontare i boss lo faremo a ritmo di brani editi. Ogni boss ha infatti una propria canzone su licenza. La tracklist include ben due brani dei Nine Inch Nails, la potentissima Invaders Must Die dei Prodigy, la già citata Lonely Boy dei The Black Key, Whirring dei Joy Formidable e molte altre.

Il gioco prevede anche una modalità streamer, che disabilita le canzoni su licenza per evitare eventuali infrazioni di copyright in caso si decidesse di giocarlo in live sulle varie piattaforme.

Anche per i boss, così come per gli altri nemici, sarà necessario attaccare a tempo per realizzare combo potentissime in grado di infliggere danni. In generale gli attacchi sono di due tipi: leggeri e pesanti. Le loro combinazioni, da eseguire sempre sul battere del ritmo, sono pressoché illimitate.

Dopo aver superato i singoli livelli, generalmente alla fine della lotta con il boss di turno, il gioco ci fornirà una scheda riassuntiva di valutazione. Questa ci mostrerà quanto siamo stati bravi nel combattere a ritmo di musica. Dopodichè torneremo al rifugio, dove potremo acquistare potenziamenti, intrattenere conversazioni con i nostri amici, cambiarci di abito (la Deluxe Edition ci ha regalato dei simpatici elementi cosmetici) e persino allenarci prima di catapultarci nel livello successivo.

Vale la pena di sottolineare alcuni sottilissimi riferimenti che il gioco propone, e che agli amanti della musica sicuramente non sfuggiranno. Il gatto robot, ad esempio, si chiama 808, come la storica Roland TR-808, la drum machine rivoluzionato la musica, favorendo la nascita di generi come hip-hop, techno e house. Oppure nei dialoghi, come ad esempio quando Peppermint (uno dei personaggi) ci dice: “Magari puoi chiedere un piccolo aiuto ai miei amici”. Il riferimento è ovviamente a With a Little Help From My Friends dei Beatles. Un omaggio che purtroppo si perde nel doppiaggio in italiano.

Tirando le somme della recensione: com’è Hi-Fi Rush?

In poco più di 16 ore di gioco a difficoltà Normale (sono tre i livelli di difficoltà selezionabili) Hi-Fi Rush riesce a non stancare mai, grazie a cutscene irresistibili, ambientazioni curatissime, combattimenti entusiasmanti e dialoghi esilaranti. La varietà dei nemici e le innumerevoli possibilità di combinare gli attacchi rendono le lotte mai ripetitive e sempre divertenti da giocare. Lo stesso vale per i QTE e i numerosi ostacoli da superare. Inoltre, anche quando decideremo di sferrare attacchi contro oggetti, il gioco emetterà dei suoni (un “hey” o una schitarrata) sempre a tempo di musica, il che genera un enorme soddisfazione, anche se ci ritroveremo ad attaccare dei barili di metallo.

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Per la natura stessa del gioco, Hi-Fi Rush non dispone di una modalità multiplayer, limitando quindi l’azione alla sola storia offline per giocatore singolo. A impreziosire il tutto c’è però l’incredibile comparto grafico e sonoro, oltre agli obiettivi da completare (che sveleranno un maestoso murales nel rifugio) e la possibilità di combinare varie abilità sbloccabili attraverso il negozio di gioco.

Insomma Hi-Fi Rush è una piccola perla, un gioco ritmico con un’avventura entusiasmante, nel quale non viene mai da porsi troppe domande. Un titolo da provare, soprattutto se amate un certo tipo di musica. Ora scusateci, ma è partita Honestly degli Zwan, il che vuol dire che Chai ha bisogno di noi.

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