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iPhone ricondizionati, da un Report di Swappie emergono dati positivi per l’ambiente

Swappie, principale destinazione online per chi acquista iPhone ricondizionati, ha pubblicato il suo primo Report di Impatto Ambientale, sostenendo i vantaggi relativi all’acquisto di uno smartphone di seconda mano.

Dopo Sony, anche l’azienda finlandese ha deciso di aderire a obiettivi tanto importanti quanto ambiziosi, per ridurre al minimo le proprie emissioni di gas serra e il risparmio di carbonio da qui ai prossimi due anni.

L’impatto ambientale degli smartphone

Si sa, produrre smartphone ha i suo costi, ma in termini di emissioni questi sono più che raddoppiati.

Il Report di Swappie rivela che il solo settore di produzione degli smartphone rilascia milioni di tonnelate di anidride carbonica per un valore pari al 3% delle emissioni globali.

Come mai questo danno a carico del Pianeta?

Sostanzialmente gli smartphone sono prodotti con elementi rari e di valore. Molti di questi elementi, come ad esempio l’oro, sono di estrazione mineraria, che di per sé hanno un impatto notevolmente negativo sull’ambiente.

OPS 34 iPhone ricondizionati

C’è, però, una buona notizia: dal Report è emerso che gli iPhone ricondizionati producono tonnellate in meno di carbonio rispetto a un device nuovo.

Infatti Swappie è stata capace di creare un business circolare caratterizzato da un impatto positivo. Nel 2021 l’impronta carbonica di uno smartphone ricondizionato ha raggiunto i 61,5 kg di emissioni di CO2.

“In Swappie crediamo fortemente che la circolarità sia la soluzione giusta per far sì che il mondo continui ad andare avanti in modo sostenibile e vogliamo che sempre più persone si uniscano alla nostra missione. – ha dichiarato Sami Marttinen, CEO e co-fondatore di Swappie Ci deve essere molta attenzione su come le imprese lavorano per garantire un impatto positivo di lungo termine nei confronti del pianeta. È sbagliato pensare che lo sviluppo sostenibile e il business for-profit non possano coesistere”.

Perché scegliere gli iPhone ricondizionati sono cosa buona e giusta?

Perché non solo si riduce l’impatto climatico, ma si prolunga la vita di un device già esistente.

“Gli ultimi mesi – ha continuato Marttinen – ci hanno posto davanti all’evidenza della crisi climatica che il nostro pianeta si trova ad affrontare con il caldo estremo e la siccità che scatenano il caos a livello globale. Le cause sono numerose, ma non c’è dubbio che il comportamento dell’uomo tenda ad aggravare la situazione”.

Swappie vuole risparmiare 100.000 tonnelate di emissioni di CO2 grazie agli iPhone ricondizionati

L’azienda finlandese si è posta un obiettivo nobile da realizzare entro il 2024: risparmiare 100.000 tonnellate di emissioni di CO2.

È motivata a farcela, soprattutto perché quando è stata fondata nel 2016 solo il 5% degli smartphone veniva ricondizionato. Nel corso del tempo e con un aumento della percentuale degli smartphone ricondizionati, è stata evitata l’emissione di 23.500 tonnellate di CO2 nel solo 2021.

Da qui l’ambizioso traguardo del risparmio delle 100.000 tonnellate di emissioni nei prossimi due anni.

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Il piano per ridurre le emissioni tramite gli iPhone ricondizionati

Con una rapida crescita, due centri di ricondizionamento (uno in Finlandia e uno in Estonia), un team di oltre mille risorse e la presenza in 15 mercati, Swappie ha calcolato di aver prodotto in 5 anni 10.455 kg di missioni di CO2, a causa del riscaldamento, dell’elettricità, dell’aria condizionatae del pendolarismo dei propri dipendenti, oltre ai viaggi di lavoro.

Questi ritmi di emissione non sono più tollerabili per l’azienda finlandese, che quest’anno ha ottenuto le certificazioni ISO 9001 e ISO 14001.

Ecco, dunque, un piano per ridurre il proprio impatto ambientale.

Anzitutto entro il 2024 Swappie ha intenzione di completare la transizione verso le energie rinnovabili per ogni sua sede.

In più vuole integrare entro due anni sistemi innovativi di gestione e recupero dei rifiuti elettrici per un riciclo pari al 100%.

Ultimo, ma non meno importante, proseguire con la campagna “Right to Repair” a sostegno del diritto universale alla riparazione e continuare a lavorare con Eurefas (European Refurbishment Association).

Se siete interessati ad approfondire il Report di Swappie, potete trovarlo qui.

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Maria Stella Rossi

Mangiatrice seriale di biscotti e ghiotta di pizza, adoro scrivere da sempre, ancor prima di imparare a tenere per bene una penna fra le dita. Sono una grande appassionata di libri, telefilm, film, videogiochi e cucina, mentre il mio sogno nel cassetto è quello di riuscire a catturare ed addomesticare una Furia Buia. Ma anche continuare a scrivere non è poi così male come desiderio.

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