La Vita Bugiarda degli Adulti è la nuova serie TV targata Netflix ispirata al romanzo di Elena Ferrante. La serie TV debutta ufficialmente oggi sulla piattaforma streaming; noi abbiamo avuto l’opportunità di vederla in anteprima. Ecco cosa ne pensiamo.
La Vita Bugiarda degli Adulti: un racconto di formazione tra bugie e libertà
Elena Ferrante è un nome che noi tutti conosciamo, un nome che si è fatto strada anche – e soprattutto – all’estero, attirando numerosi occhi sulle sue opere. Si tratta di una donna che si fa riconoscere, che sa come attirare l’attenzione e come stuzzicare la curiosità dei suoi lettori. Nelle sue opere niente viene dato per scontato e in ogni pagina riesce sempre a sorprenderci.
C’è qualcosa nella sua scrittura che non si può fare a meno di ammirare e possiamo ritenerci fortunati a vivere in questo periodo storico perché alcune delle sue opere sono diventate realtà sul piccolo schermo. La Vita Bugiarda degli Adulti è una di queste, disponibile a partire da oggi sulla piattaforma streaming di Netflix.
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L’adattamento seriale, suddiviso in sei episodi, è un coming-of-age con protagonista Giovanna, interpretata dalla giovanissima e sorprendente Giordana Marengo. Giovanna è un’adolescente borghese come tante, che attraversa le strade di Napoli durante i primi anni Novanta.
La sua è una vita piuttosto monotona e spenta: come ogni adolescente la scuola non è una delle sue priorità, ha un paio di amiche con le quali si confida ma, soprattutto, ha una famiglia particolare. In seguito ad un commento poco delicato da parte di suo padre Andrea, interpretato da Alessandro Preziosi, Giovanna inizia a provare sempre più curiosità nei confronti di Vittoria, sua zia, interpretata da Valeria Golino.
Chi è zia Vittoria? Cos’ha di così particolare?
Vittoria sembra quasi un animale mistico, leggendario: nessuno ne vuole parlare, specialmente suo padre, il quale rabbrividisce al solo pensiero. Vittoria è ribelle, senza peli sulla lingua, uno spirito libero; insomma, il contrario di suo fratello Andrea.
Giovanna è incuriosita da questa zia e chiede quindi ai suoi genitori di incontrarla. Suo padre non è molto convinto ma decide di giocare la carta del bravo genitore permettendo a sua figlia di incontrare la zia, con la speranza che la giovane Giovanna creda più a lui che a Vittoria.
Profonda connessione e bugie
Il loro primo incontro è qualcosa che solo Giovanna e Vittoria conoscono a fondo. È stato un momento topico, che appartiene solo a loro due. Ma è proprio da quel momento che Giovanna inizia a dubitare del mondo che la circonda, ed inizia ad osservare con più attenzione le persone che le stanno accanto, iniziando a notare particolari che fino a quel momento non esistevano. O meglio, esistevano ma Giovanna non ci aveva mai fatto caso.
Sono tutti piccoli dettagli che le fanno crollare il mondo addosso ma che, allo stesso tempo, la rendono più determinata, curiosa e coraggiosa.
Mentre il mondo attorno a Giovanna inizia a sfaldarsi, il suo rapporto con Vittoria diventa più profondo, intenso, unico. Quello che però la giovane protagonista non sa – almeno all’inizio – è che tutti intorno a lei mentono; c’è chi mente per un motivo ben preciso, c’è chi invece mente perché non può farne a meno. Le bugie finiranno per diventare il vero protagonista di questo racconto di formazione e costringeranno Giovanna a crescere – spesso nel peggiore dei modi.
In effetti, se osservate con attenzione, le bugie in questo contesto sembrano essere l’unico elemento che permette ai personaggi di sopravvivere, di rimanere a galla in questo oceano di insicurezze e problemi.
Crescita e formazione
La serie TV di Netflix ci mostra il passaggio dall’adolescenza all’età adulta di Giovanna, e tutto ciò accade in fretta, tra un luogo e l’altro, senza che lei se ne accorga. All’interno di casa sua, del luogo in cui è cresciuta, Giovanna pensa e agisce in un modo; tra le strade di Napoli, insieme alla zia, tra un tiro di sigaretta e un insulto per strada, Giovanna pensa e agisce in tutt’altro modo. La giovane viene plasmata in continuazione e non può fare altro che accettare il cambiamento, abbracciarlo e farlo suo.
Ed è ciò che accadrà.
Ad un certo punto, infatti, ci sarà uno scambio di ruoli. Si inizia con zia Vittoria, che si impadronisce della prima metà della serie TV con prepotenza e determinazione, facendosi valere, mostrandosi in tutta la sua originalità e bellezza. Poi, dopo, ecco l’atteso passaggio di testimone: è arrivato il momento di Giovanna di brillare e farsi valere sullo schermo, nella vita di tutti i giorni, con i suoi genitori e con le persone che la circondano.
La Vita Bugiarda degli Adulti, in conclusione
Possiamo affermare che La Vita Bugiarda degli Adulti procede per la sua strada, rimanendo fedele al romanzo e offrendo comunque delle piccole novità, che mantengono alta l’attenzione dello spettatore. Tra stralci di vita quotidiana, piccoli loop che servono a riempire gli spazi vuoti, crescita e bugie che mandano avanti i personaggi, La Vita Bugiarda degli Adulti riesce a sbocciare.
Un racconto maturo e drammatico, che grazie all’ottima regia di Edoardo De Angelis è riuscito a prendere vita e a farsi valere. La serie TV debutta oggi sulla piattaforma streaming di Netflix.
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