LOL 3: Chi ride è fuori, le prime quattro puntate della terza stagione

Che l’introduzione ai personaggi di LOL: Chi ride è fuori fosse sempre più cinematografica, lo avevamo visto dalle due precedenti stagioni. Ma ora il successo e il conseguente aumento di budget investito in questa comedy è ben evidente, e ce ne accorgiamo dai primissimi minuti di introduzione alla terza, spumeggiante stagione. Sbarcato su Prime Video il 9 marzo con i primi 4 episodi, LOL 3: Chi ride è fuori torna con diversi attori della comicità italiana, tra giovani volti e i più navigati nomi della TV e del cabaret in Italia. Abbiamo visto le prime quattro puntate, e vi raccontiamo subito com’è andata questa volta!

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LOL 3: Chi ride è fuori, vecchie logiche, nuove risate

Dopo lo straordinario successo delle prime due stagioni, LOL 3: Chi ride è fuori torna per una nuova sorprendente stagione con l’esilarante sfida a colpi di battute fra dieci professionisti della risata. Il concept rimane lo stesso, e con la stessa efficacia: cercare di strappare un sorriso, anche minimo, agli altri partecipanti, senza mai cedere alle battute degli avversari. Una battaglia a colpi di sketch e incredibili scenette e costumi, che da sempre caratterizzano l’arena di Prime Video. Ricordiamo il famoso Posaman di Lillo nella prima stagione, personaggio che ha anche tentato il successo con un incredibile spin-off di LOL, So’ Lillo.

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Dalla stand-up, all’improvvisazione, fino alla commedia e tanto altro, la commistione di generi di spettacolo portati anche questa volta sui nostri schermi sono davvero diversi tra loro. Ma chi sono i protagonisti di questa stagione? Alcuni sono già stati protagonisti di altre produzioni Prime Video, come Celebrity Hunter nel caso di Cristiano Caccamo, affiancato qui invece da Herbert Ballerina, Fabio Balsamo, Luca Bizzarri e Paolo Cevoli, Marta Filippi, Nino Frassica, Paolo Kessisoglu, Brenda Lodigiani, fino alla stupefacente e sempre imbattibile Marina Massironi.

Loro sono i campioni della risata che si sono sfidati a rimanere seri, come sempre per sei ore consecutive, per aggiudicarsi un premio finale di 100.000 euro a favore di un ente benefico scelto da chi vincerà.

Altra logica rimasta dalle altre stagioni è l’osservazione attenta dalla control room nelle mani di Fedez, ancora una volta arbitro e conduttore, ma ora affiancato dal co-host Frank Matano, un’altra reminiscenza dei comici sfidanti della prima stagione. Nel caso di Fedez, il suo compito rimane sempre lo stesso: alla prima risata di uno dei partecipanti, farà scattare un cartellino giallo di ammonizione, seguito alla successiva dal temuto cartellino rosso di espulsione dal gioco.

Da Posaman a Riposaman, i quattro episodi tra gag e pochi spoiler

Lo abbiamo detto, i primi 4 episodi si aprono con un’introduzione parecchio cinematografica e dal tone of voice davvero pomposo, quasi epico. L’ingresso nell’arena degli sketch poi è classicamente contraddistinto dall’arrivo di ciascun concorrente in maniera singola, e i primi episodi sono pieni di colpi di scena.

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Queste puntate hanno infatti già mietuto numerosi ammoniti, per non parlare degli eliminati. In attesa delle prossime due puntate finali, previste tra una settimana, il 16 marzo. Partiamo infatti dal personaggio dell’anno come “disturbatore” della gara, un ottimo Maccio Capatonda, sempre in forma, che sostituisce Lillo, presente l’anno scorso nei panni, chiaramente, di Posaman. Vi anticipiamo solo che la quarta puntata si conclude con quello che potrebbe essere un nuovo cartellino rosso, o un’ammonizione per Herbert Ballerina, l’ultimo, finora, ad avere una “fedina” completamente pulita.

Una nota di colore è dettata infine dal “successore” di Posaman di Lillo. Si tratta del temibile Riposaman di Maccio Capatonda, che interviene in veste di vincitore della scorsa stagione di LOL come disturbatore della gara. Ci è piaciuta l’iniziativa? Non del tutto, a partire dal nome: davvero non si poteva sradicare il personaggio da quello inizialmente creato da Lillo?

Siamo sicuri che le fucine creative comiche, soprattutto considerando i nomi coinvolti anche per questa volta, e trattandosi nello specifico di Maccio Capatonda, potevano fare davvero di meglio. E di originale allo stesso tempo. E la decisione di (tra)vestire Frank Matano allo stesso modo di Fedez ci ha lasciato abbastanza confusi, una scelta che non abbiamo del tutto compreso. La standardizzazione dovrebbe essere l’ultimo dei paletti da rispettare, quando si tratta di creatività comica in un comedy show come questo. E la comicità brillante e originale era proprio il fattore vincente sin dalla prima stagione.

La recensione in pillole dei primi quattro episodi di LOL 3: Chi ride è fuori

Le prime puntate di LOL 3: Chi ride è fuori si propongono in continuità con quanto visto finora. Sia nel formato, sia nel contenuto, sia nel rilascio degli episodi. Il rischio di noia può sussistere? A nostro avviso sì, più delle altre stagioni precedenti. Questo perché ci sono citazioni e autocitazioni troppo frequenti rispetto ai personaggi, alle gag e ai personaggi visti nel corso della storia di LOL in Italia. Il fattore comico poi dovrebbe essere ancora più naturale e originale rispetto a quanto abbiamo visto, quasi come se il calco delle gag precedenti sia stato fin troppo assimilato e seguito pedissequamente. Stiamo a vedere quale sarà la reazione del pubblico, eventuali spin-off in arrivo come avvenuto per Sono Lillo, e soprattutto la conclusione che ci attende tra una settimana.

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