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La recensione del MacBook Pro 2021: inarrestabile.

Abbiamo messo alla prova il MacBook Pro 2021 di Apple per scoprire cos'ha da offrire e a chi è destinato

“Il nuovo MacBook Pro 2021 è come quei biscotti, i Brutti ma buoni: fuori forse non ti sembrano granché ma quando li assaggi sono spettacolari.”
Il paragone è sicuramente insolito ma riassume perfettamente il rapporto che si è creato con il nuovo notebook di Apple. A prima vista infatti sembra quasi un passo indietro rispetto al modello precedente: meno stiloso, meno snello e meno rivoluzionario. In realtà quella di Cupertino è una scelta ben precisa: il nuovo MacBook Pro, che sfoggia i processore M1 Pro e M1 Max, abbandona l’apparenza per offrire ai professionisti tutto ciò di cui hanno bisogno, porte incluse.
Tutto questo – è bene ricordarlo subito – ad un prezzo non esattamente popolare: si parte da 2.349 € per la versione da 14″ e da 2.849 € per quella da 16″.

La domanda che sorge spontanea a questo punto è solo una: vale la pena spendere questi importi per portarsi a casa l’ultima creatura di Apple? Per scoprirlo non vi resta che tuffarvi nella recensione di MacBook Pro 2021.

La recensione di MacBook Pro 2021: sì, ma quale modello?

Come anticipato, esistono più varianti del super-notebook della Mela e no, non parliamo solo delle dimensioni del display. Cambiano la RAM, il taglio di memoria, la capienza della batteria e il processore: M1 Pro o M1 Max.

La configurazione che abbiamo messo alla prova è la seguente:

  • chip M1 Pro (con CPU a 10-core e GPU a 16-core)
  • 32 GB di RAM
  • 1 TB di spazio di archiviazione su SSD
  • Display Liquid Retina XDR da 16″
  • Batteria da 100 Wh
  • Alimentatore USB‑C da 140W

Il costo di questa specifica versione è di 3.539 €.

Il design è quasi “retrò”

MacBook Pro 2021 recensione: il design

Accanto ad un MacBook Pro da 13″ i nuovi arrivati sfigurano un po’. Sono più robusti, più spessi e privi di fronzoli. In loro c’è qualcosa che ci riporta un po’ indietro nel tempo, ad un’estetica che rimane comunque riconoscibile ma che punta al minimalismo per lasciare spazio alla sostanza. Di quella però parleremo dopo perché in fondo il primo impatto con un MacBook Pro 2021 è quello visivo: lo guardi e c’è qualcosa in lui che lo lega più al passato che al futuro.

Questa però è una sensazione. Anche perché, ormai lo abbiamo imparato, Apple non lascia mai nulla al caso. Scopriamo così che lo spessore non è dettato tanto dal corpo quanto dal coperchio, complice probabilmente il display Liquid Retina XDR.
I millimetri aggiuntivi poi tornano utili per garantire una miglior dissipazione del calore e, infine, per lasciare spazio a tutte le porte di cui abbiamo bisogno. La versione da 13″ infatti aveva obbligato gli utenti ad entrare nel fantastico mondo dei dongle USB-C, senza contare che uno dei due ingressi di nuova generazione serviva ad alimentare il portatile. Ora le porte USB-C presenti sono 3, affiancate però dal connettore MagSafe per la ricarica, da una porta HDMI 2.0 e da uno slot per le SD.

MacBook Pro 2021 recensione: porte

Questo significa niente accessori esterni? Non proprio. Potrebbero tornarvi utile per collegare, ad esempio, un cavo Ethernet o per l’uso di monitor che richiedano una DisplayPort. Si tratta però di casi abbastanza limitati che non vanno a incidere sulla generale usabilità del prodotto. Quello che invece avremmo gradito trovare è una porta USB-A, soprattutto considerando la quantità di periferiche (come le stampanti) e di supporti (leggesi “chiavette USB”) che sono ancora legate a questo standard.

Ritroviamo invece con piacere il MagSafe 3 per la ricarica, progettato per rimanere in loco anche se trascinate il cavo e per staccarsi in caso di strappo accidentale. Avete scordato il caricabatterie di Apple a casa? Potete usare un classico alimentatore USB-C collegato ad una delle tre porte disponibili. Non avrete però la ricarica rapida, disponibile unicamente con il caricabatterie proprietario.

Tutto quello che vi abbiamo raccontato fino ad ora lo notate senza aprire il laptop della Mela. Una volta sollevato il coperchio farete caso a qualche altra scelta in termini di design. La prima è sicuramente il notch. Ebbene sì, la famigerata tacca di iPhone è stata ereditata anche dal MacBook Pro. Il suo compito è ospitare la webcam a 1080p, il LED che ne indica lo stato, il sensore per la tecnologia TrueTone e quello per la luce ambientale.
Probabilmente vi starete chiedendo quanto dia fastidio nell’uso quotidiano: la risposta è “per niente”. Bastano poche ore per abituarsi alla sua presenza, proprio come succede sugli smartphone. Se poi lo trovate davvero insopportabile esistono software gratuiti che vanno a nasconderlo senza farvi perdere troppo spazio. Insomma, considerate il notch un “non-problema”.

La seconda scelta estetica riguarda l’eliminazione della Touch Bar. Qui gli utenti hanno reagito in maniera piuttosto uniforme: è vero che la barra rendeva il laptop della Mela un po’ più futuristico, regalando al contempo qualche funzionalità utile, ma è stata poco sfruttata dagli sviluppatori. Ecco perché ora abbiamo una linea di tasti fisici che va a sostituire completamente la Touch Bar.

Rimane invece invariato il resto della tastiera, con i tasti a forbici che risultano comodissimi da utilizzare anche sul lungo periodo. Identico anche il touchpad, ampissimo, preciso e progettato per supportare una marea di gesture che vi facilitano la vita.

MacBook Pro 2021 recensione: il miglior display di sempre?

MacBook Pro 2021 display

Apple definisce lo schermo dei nuovi MacBook Pro 2021 “il miglior display mai visto su un notebook“.
Un’affermazione esagerata?
Beh, no.
Il nuovo arrivato si presenta con la tecnologia Liquid Retina XDR che corrisponde ad un pannello Mini LED dotato di oltre 2.500 zone per il local dimming. Tutto questo si traduce in neri davvero molto profondi, simili a quelli offerti dai pannelli OLED.

I neri però non sono l’unico aspetto su cui ha lavorato Apple. L’azienda infatti dichiara una luminosità media di 1000 nits e un picco di 1600 nits, che sono davvero tantissimi. Questi valori però fanno riferimento ai contenuti HDR. Il sistema infatti riconosce i video con High Dynamic Range e adatta la luminosità di conseguenza per offrirvi la miglior esperienza di visione possibile. Per tutto il resto del tempo però sappiate che la luminosità sarà di 500 nits, comunque più che sufficiente a lavorare in qualsiasi ambiente.

C’è un’ultima caratteristica dello schermo su cui vale la pena porre l’accento ed è ProMotion. Proprio come succede su iPhone 13 Pro e Pro Max, la frequenza di aggiornamento dello schermo è adattiva quindi può passare da 24 a 120 Hz in completa autonomia. Sulla carta è un’ottima aggiunta all’arsenale di questi MacBook Pro ma nella quotidianità vi accorgerete appena della differenza. “Appena” perché in realtà è il gaming l’attività che sfrutta maggiormente questa capacità dello schermo pur non essendo il tipo di operazione per cui i nuovi laptop di Apple sono stati pensati.

Nel complesso comunque l’esperienza visiva offerta dai nuovi MacBook Pro è davvero pazzesca, perfetta sia per godersi un film o la vostra serie TV preferita sia per lavorare con software che richiedono un’elevata precisione in termini di coloro. Se quindi vi occupate di fotoritocco, grafica, montaggio video e color correction con questo schermo andrete davvero sul sicuro.

Mai sottovalutare l’audio

Ad essere notevole però è anche il comparto audio. Il MacBook Pro 2021 si affida a ben sei altoparlanti con quattro woofer force-cancellino e tweeter ad altre prestazioni. Questa combinazione vi regala la miglior esperienza acustica mai avuta su un laptop, con voci cristalline, sonorità distinta e un volume davvero elevato.
Durante i nostri test abbiamo usato questo portatile per guardare l’ultimo episodio di Fondazione, la serie Apple TV+ ispirata ai romanzi di Amazon. Il risultato? Avevamo i brividi già al primo minuto.

Se invece siete soliti effettuare molte videochiamate sappiate che potrete contare sui tre microfoni presenti, pensati per catturare anche i suoi più impercettibili e dotati della tecnologia beamforming direzionale per trasmettere al meglio la vostra voce.

MacBook Pro 2021 recensione: inarrestabile

Le prestazioni di MacBook Pro 2021 con M1 Pro

Come anticipato, il modello che abbiamo provato è quello dotato del chip M1 Pro, il che significa che non è il più potente in assoluto. C’è però un importante aspetto da sottolineare: la differenza tra M1 Pro e M1 Max non risiede nella quantità di core della CPU, che sono 10 in entrambi i casi, ma nel numero di core della GPU, che passa da 16 a 32.
Cosa significa tutto questo? In sostanza i due chip hanno più o meno le stesse capacità ma il Max è più performante in attività che richiedono elaborazione grafica pesante. Questo però va a discapito della batteria perché M1 Max consuma di più.
Se state pensando “va beh, sacrifico qualche ora ma posso giocare a quello che voglio“, sappiate che vi state sbagliando. Sicuramente M1 Max si comporta meglio con i videogiochi rispetto a M1 Pro ma, lo ribadiamo, i nuovi MacBook Pro non sono progettati per il gaming e sicuramente non per quello spinto.

Quindi per cosa dovreste usare questo notebook? Praticamente per tutto il resto. Durante la nostra prova abbiamo sottoposto MacBook Pro 2021 con M1 Pro ad ogni sorta di compito: navigazione in rete, montaggio video con Adobe Premiere Pro, ritocco fotografico con Photoshop, modellazione 3D con Shapr3D e normale attività di redazione con Notion, Slack e Wordpress. Nulla di tutto questo l’ha turbato. Al contrario, i risultati ottenuti sono particolarmente interessanti. Il rendering di un video di 10 minuti in FullHD, con clip in ProRes 422 e color correction, è durato meno di 4 minuti con la sola alimentazione a batteria; il medesimo rendering ha richiesto mezzo minuto in più su un PC Desktop con processore AMD Ryzen Threadripper 2950X, 32 GB di RAM e scheda NVIDIA GeForce RTX 2060.
Su Photoshop invece ci siamo divertiti con i Neural Filters, i filtri neurali che normalmente richiedono qualche secondo di elaborazione per essere applicati; il nuovo MacBook non ha avuto alcuna esitazione, restituendoci il risultato in tempo reale.

Tutto questo risulta ancora più impressionante se pensate che molti software non sono pensati per girare nativamente sul processore M1. Ci troviamo infatti in un periodo di transizione quindi, mentre gli sviluppatori cercano di adeguarsi al nuovo standard, Apple utilizza Rosetta 2. Il nome fa riferimento proprio alla famosa stele di Rosetta, quella che ci ha permesso di interpretare la lingua egizia, e ovviamente non è un caso: Rosetta 2 fa proprio questo, ossia traduce le istruzioni destinate ai chip Intel in istruzioni che possano essere lette dai nuovi MacBook Pro.
Nonostante questo passaggio aggiuntivo l’ultimo laptop di Cupertino riesce ad essere inarrestabile.

Chi ha bisogno del caricabatterie?

Il MacBook Pro 2021 che abbiamo provato in questi giorni è probabilmente quello con la miglior autonomia. Questo modello da 16″ infatti ospita una batteria da 100 Wh, il massimo consentito per il trasporto aereo, e usa il processore M1 Pro che, come anticipato sopra, consuma meno. Tutto questo gli permette di raggiungere le 21 ore di riproduzione video senza battere ciglio.

Volete una stima basata sulla quotidianità? Possiamo dirvi che abbiamo avviato MacBook Pro un tranquillo giovedì sera, verso le 19, l’abbiamo configurato, utilizzato come unico strumento di lavoro per tutto il venerdì – incluso montaggio video – e ripreso il sabato mattina. A mezzogiorno del sabato aveva ancora il 19% di autonomia residua.
In sostanza per quasi due giorni ci siamo scordati del caricabatterie.

La recensione di MacBook Pro 2021: a chi è adatto?

Il MacBook Pro 2021 su cui abbiamo messo le mani è indubbiamente uno dei migliori laptop mai transitati in redazione. E lo è per una marea di motivi. Il notebook di Apple è estremamente performante, dotato di un’autonomia incredibile, munito di un display eccellente e finalmente accompagnato da tutte le porte di cui abbiamo bisogno.
Qualcuno rimarrà un po’ deluso dal design – forse poco “stevejobsiano” – e dall’assenza della porta USB-A ma non possiamo considerarli difetti effettivi.

Qui la più grande barriera all’acquisto è indubbiamente il prezzo. Come dicevamo, si parte da 2.349 € per la versione da 14″ con processore M1 Pro che non sono pochi. Considerando poi la questione autonomia verrebbe quasi spontaneo rivolgersi al modello da 16″ con un conseguente aumento dei costi.
Dovete però valutare i nuovi MacBook Pro con processore M1 Pro o Max in prospettiva.
Da un lato si chiamano “Pro” perché sono pensati per i pro-fessionisti. Si tratta quindi di una macchina che si sposa con le esigenze dei creativi e di tutto coloro che hanno bisogno di lavorare in mobilità. Costa molto, vero, ma offre tantissimo e tendenzialmente non si lesina mai sugli strumenti di lavoro perché spendere di più oggi vi aiuta a lavorare meglio domani, a risparmiare tempo in attività come il rendering, a velocizzare processi per far spazio ad altre attività.
Dall’altro lato dovete considerare la longevità dei prodotti Apple. Investite una cifra importante ma siete certi di portarlo con voi per anni, ricevendo tutti gli aggiornamenti di cui avete bisogno.

Sicuramente è un acquisto da valutare con calma ma sappiate che i nuovi MacBook Pro 2021 valgono quanto richiesto.

PRO

  • Ottimo display
  • Il miglior audio su un notebook
  • Prestazioni elevatissime
  • Autonomia da record

CONTRO

  • Niente USB-A
  • Prezzo impegnativo
Apple 2021 MacBook Pro (16", Chip M1 Pro con CPU 10-core e...
  • Chip Apple M1 Pro o M1 Max: un incredibile balzo in avanti per le prestazioni della CPU, della GPU e del machine...
  • CPU fino a 10-core con prestazioni fino a 2 volte più veloci, per sfrecciare come mai prima d’ora anche con i flussi...
  • GPU fino a 32-core per una grafica fino a 4 volte più scattante nelle app e nei giochi più complessi

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Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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