Mercato auto: cresce a giugno ma è ancora lento rispetto al 2019

Si tirano le somme del primo semestre, per il mercato auto vediamo che cresce a giugno ma, è ancora lento rispetto al 2019.

Mercato auto, le vendite dell’elettrico sono ancora lente

Dal rapporto UNRAE emerge che sono state 138.927 le immatricolazioni di nuove auto. La percentuale è di un +9,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A questo aggiungiamo che un passo in avanti lo fa anche l’elettrico.

A questo aggiungiamo che i dati di giugno sono la fotografia e la chiusura del primo semestre dell’anno. Tirando le somme abbiamo un totale di 841.343 unità è un netto miglioramento (+23%) rispetto allo stesso periodo del 2022.

Però, si riscontra un forte arretramento -22,3%, se confrontato con il primo semestre dell’ultimo anno pre-pandemia, il 2019.

Mentre per le motorizzazioni, gli italiani preferiscono le ibride, con una percentuale del 34,8% sul totale.

Il dato percentuale è rappresentato da un 25% di Mild Hybrid e un 9,8% di Full Hybrid. Il motore a benzina si piazza al secondo posto del podio. Questo totalizza una percentuale del 28,5% e un leggero calo (-0,6%) rispetto allo scorso maggio. Medaglia di bronzo per il diesel 18,5%, seguono GPL 8,5% e metano 0,1%.

Le elettriche toccano quasi il 10% dell’immatricolato

Chiariamo, come abbiamo già parlato, il mercato delle auto elettriche stenta a decollare, ma qualche segnale positivo c’è.

Il combinato di elettriche pure ed ibride plug-in tocca il 9,8% del venduto. Quindi cresce di un punto rispetto al mese di maggio.

La quota del 9,8% composta dal 5,4% detenuto dalle ibride plug-in e dal 4,4% detenuto dalle full electric.

Permane la netta spaccatura, in tema di immatricolazioni, fra l’Italia settentrionale e quella meridionale: al Nord è stato immatricolato il 61% del totale, diviso fra il 32,1% del Nord Est e il 28,9% del Nord Ovest. Nel Centro Italia il 24,1% del totale, Sud e Isole a percentuali bassissime con, rispettivamente, il 10,1% e il 4,7%.

A commentare i dati il presidente di UNRAE, Michele Crisci, che nonostante i buoni numeri si dice preoccupato soprattutto per ciò che riguarda il comparto dell’elettrico. “Siamo sempre lontani dagli obiettivi della transizione energetica, ma si può ancora recuperare il ritardo accumulato e accelerare il processo di decarbonizzazione intervenendo finalmente sul fronte aperto della fiscalità delle auto aziendali per uso promiscuo, sulle storture dello schema 2022-24 degli incentivi per le auto a basse emissioni, sull’intensificazione e massima diffusione delle infrastrutture di ricarica”.

 

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