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I migliori videogiochi indie del 2022: la nostra selezione

Quel momento dell’anno è arrivato: dicembre, l’ultimo di dodici mesi, con le consuete festività che ci conducono verso una nuova annata. Un momento di pausa e di riflessione per tirare un po’ le somme su quanto è stato fatto finora, e quanto abbiamo potuto giocare, guardando ai titoli sfornati nel mondo videoludico. In particolar modo, dedichiamo la nostra attenzione alla produzione indipendente, alla quale abbiamo dedicato anche quest’anno uno speciale mensile per riepilogare le migliori uscite. Perché non guardarci alle spalle dunque, e proporvi una lista dei migliori titoli indie del 2022? Vi avvertiamo, però: sarà un elenco che non mostra i titoli secondo una nostra classifica, ma sarà una semplice carrellata in ordine sparso dei migliori titoli indie nel comparto videoludico di quest’anno. Pronti a scoprire con noi la nostra selezione dei migliori videogiochi indie del 2022?

I migliori videogiochi indie del 2022

  1. Finji – Tunic
  2. BlueTwelve Studio – Stray
  3. Stormind Games – Batora lost haven
  4. OverBorder Studio – Thymesia
  5. Bad Seed – Crime O’Clock
  6. 34BigThings – Redout 2
  7. Axel Fox – Freud’s bones
  8. Sunflow Entertainment – Imp of the sun
  9. Massive Monster – Cult of the Lamb
  10. Sloclap – Sifu

1. Finji – Tunic

Cominciamo con un titolo di cui abbiamo fatto esperienza sia su PC, sia su PlayStation 4. Parliamo di Tunic, il lavoro del team Finji che nel corso del 2022 è riuscito ad attirare l’attenzione dei fan dei platform con la sua storia complessa, ma convincente.

Tunic è un omaggio alla produzione appartenente a un’epoca ormai passata in ambito videoludico, in grado di coinvolgerci nel mondo di un action-adventure isometrico che ci narra la storia di una piccola volpe. Questa dovrà combattere contro nemici di diversa misura, ciascuno con le sue caratteristiche di attacco. Oltretutto, ci troviamo dinanzi ad un mondo pieno di mistero, enigmatico ed affascinante.

Questo titolo ci ha convinto per la sua ispirazione a vari titoli, creando però una sua identità ben specifica. Tra questi, il chiaro riferimento a The Legend of Zelda, da cui riprende la stratificazione dei suoi enigmi fino a offrire segreti e quesiti in ogni angolo. Al contempo, tornano vecchi elementi, come impartire parecchie indicazioni e spiegazioni in un linguaggio segnico decisamente e totalmente incomprensibile. Infine, il ritorno di una sorta di manuale di istruzioni, sempre in runico, e l’impostazione secondo regole metroidvania non del tutto facili da seguire nel gameplay danno quel tocco amarcord che ci ha fatto davvero legare a questo titolo. Un ottimo lavoro che consigliamo, se non lo avete ancora recuperato, a maggior ragione per la sua presenza multipiattaforma.

2. BlueTwelve Studio – Stray

Un altro multipiattaforma, che si è anche aggiudicato il premio GOTY 2022 come Best Indie e Best Debut Indie, è proprio Stray, l’avventura in terza persona che abbiamo per le mani dallo scorso luglio. Giunta dalle fucine di BlueTwelve Studio, mettersi nei panni di un felino non è mai stato così particolare.

Qui il giocatore infatti controlla un gatto randagio, che si ritrova in un mondo popolato da robot e cerca di tornare dalla sua famiglia. Ci attendono classici enigmi da risolvere, evitare ostacoli e sfruttare piattaforme. Non saremo soli: avremo la compagnia del drone di nome B12, che ci aiuta traducendo la lingua dei robot e conservando gli oggetti trovati nel mondo.

Abbiamo selezionato Stray perché, dopotutto, se ha vinto ben due premi agli scorsi GOTY, un motivo ci sarà. Innanzitutto, giocare a basket nei panni (o nei peli) di un gatto non accade tutti i giorni. Tanto meno in tutti i videogiochi. E lo hanno fatto milioni di giocatori finora. Inoltre, Stray rimane un’avventura in grado di regalare sequenze davvero suggestive esteticamente e una storia affascinante, quasi commovente. Non manca nemmeno la naturale visione del mondo secondo una prospettiva felina, dunque vediamo dettagli che magari non avremmo notato in altre condizioni. L’ebbrezza di saltare su cornicioni, scale e terrazzi in due balzi non l’avete mai provata prima come in Stray. Decisamente uno dei migliori videogiochi indie del 2022, per originalità e bellezza grafica.

3. Stormind Games – Batora Lost Haven

Procediamo la nostra selezione di videogiochi indie del 2022 con un progetto che parla italiano. Il team Stormind Games ha infatti lanciato lo scorso l’action RPG Batora Lost Haven, che avevamo provato per voi poco tempo prima dell’uscita ufficiale. Ripercorriamo insieme le fila di questo titolo, anch’esso giunto tra i 50 finalisti della scorsa edizione del festival Indie X di Steam.

Titolo che si rifà a una saga di romanzi omonimi, si distanzia però da questi per regalarci un action con visuale isometrica di tutto rispetto. Vestiamo qui i panni di Avril, una ragazza della Terra che ha ottenuto i poteri di Sole e Luna, due entità quasi sovrannaturali che sono guardiani del nostro pianeta, fallendo. Ora che la Terra è distrutta, Avril diventa a sua volta Guardiana dell’Equilibrio. Al fianco di una sua amica, attraversano diversi pianeti per purificarne il nucleo e riportare l’ordine nell’intero Universo.

Ampiamente premiato nel tempo, con riconoscimenti tra cui Second Best Indie Game 2022 al Digital Dragons e la nomina in rappresentanza dell’Italia all’Europlay Video Game Contest, Batora rientra nella selezione di migliori videogiochi indie del 2022 non per la sua perfezione (mancata), ma per la sua solidità. Un titolo che rappresenta una delle punte di diamante della produzione italiana di quest’anno, presenta un comparto tecnico solido, con una buona rigiocabilità e la possibilità di godere di un ecosistema creativo di tutto punto.

4. OverBorder Studio – Thymesia

Proseguiamo la nostra selezione di videgiochi indie del 2022 con un altro titolo che ha colpito l’attenzione della critica internazionale. Nato dalle fucine di OverBorder Studio, ci siamo imbattuti in un souls-like decisamente interessante e non provo di citazioni di qualità. Rivediamo insieme i tratti salienti di Thymesia, uscito negli ultimi mesi del 2022.

Il protagonista è il misterioso Corvus, chiamato ad addentrarsi tra i propri ricordi nel tentativo di ricostruire la verità sulla tremenda epidemia che ha devastato il regno di Ermes. Dovremo raccogliere questi frammenti di memoria attraversando il reame, nel tentativo di risolvere il dramma attuale in corso. In questa avventura ci guida la principessa di Ermes, tanto saggia, quanto ombrosa, attraverso le pieghe di una trama la cui lore si focalizza su una serie di note testuali, che descrivono per ogni luogo esplorato cos’è accaduto in passato.

Perché far ricadere la scelta di Thymesia tra i migliori videogiochi indie del 2022? Partiamo dalla lore stessa, piacevolmente strutturata e con tanti dettagli sparsi qua e là. Forse non si tratta di qualcosa di particolarmente appassionante, ma si rivela utile per contestualizzare il mondo di gioco. Non sempre sarà delineato chiaramente il confine tra bene e male, ma di sicuro il contenuto più accattivante non è la trama, quanto il genere di riferimento. Si tratta infatti di un souls-like, ma rigido nelle sue impostazioni già predefinite. Ci ha anche convinto però per la varietà delle missioni, tra principali e secondarie, e per la relativa facilità di progressione, nonostante il genere di appartenenza possa far pensare a ben altro.

5. Bad Seed – Crime O’Clock

Un titolo che non ha ancora fatto il suo lancio nel 2022, ma di cui abbiamo potuto vedere qualche assaggio nel corso di video in anteprima, è un altro progetto italiano. Bad Seed ha infatti ricevuto il premio per il gioco più innovativo a Indie X con Crime O’Clock, titolo in uscita nel 2023 che ha già riscosso interesse sulla scena indie internazionale. Vediamo insieme cosa ci attende in questa avventura crime.

In Crime O’Clock sapremo prevedere e cercare di prevenire i crimini del futuro, indagando sui casi attraverso il tempo, esplorando mappe in continua evoluzione per rivelare una storia attraverso diverse epoche. Il crimine non si ferma mai, e arrestarlo in tempo non sarà molto facile. Vestiremo i panni di un detective, con l’obiettivo di risolvere crimini che non sarebbero dovuti accadere e viaggiando attraverso il tempo. Sembra esservi però un filo conduttore tra gli eventi che si stanno dipanando attraverso i secoli, e sta a noi scoprire il legame.

Crime O’Clock, lo abbiamo detto, non è ancora uscito, ma ci ha già colpito a tal punto da inserirlo tra i migliori videogiochi indie del 2022. Questo per via dell’originalità della sua trama, a livello di intreccio, e anche per via della realizzazione grafica di questo titolo. Totalmente sviluppato in bianco e nero, si dipana un modo originale e difficilmente già visto nei giochi indie, oltre a dover fare uso del metodo deduttivo per assemblare i vari indizi e sbloccare nuove avventure. Inoltre, nelle varie epoche che dovremo attraversare, ci attendono l’era Steampunk tra automi e misteri gotici, la visita alla città di Atlantide e altro ancora. Un viaggio che stiamo pregustando davvero parecchio e che merita di essere premiato con una menzione speciale nella nostra selezione.

6. 34BigThings – Redout 2

Proseguiamo con tutt’altro genere di titolo, ma che arriva sempre da un team di sviluppo italiano. Questa volta ci affacciamo sul mondo del racing con Redout 2, a sei anni dall’uscita del primo titolo, caratterizzato da corse iperveloci dove le protagoniste sono futuristiche navi spaziali che si sfidano su tracciati gravitazionali collocati nei luoghi più disparati della galassia. Ripercorriamo insieme i tratti salienti di uno dei migliori videogiochi indie del 2022!

Il titolo di 34BigThings è stato in grado di avvicinarsi a una nicchia di appassionati con questa nuova versione. Qui abbiamo messo le mani su un’offerta decisamente arricchita e con modelli di guida perfezionati, oltre a parecchi tracciati presenti, fino a 36. Questi si trovano in dieci pianeti, ognuno con il proprio valore di gravità, densità dell’atmosfera e clima, fattori che incidono sulla guida dei veicoli.

Redout 2 rientra nella nostra lista di migliori titoli videoludici indipendenti per quest’anno proprio in virtù delle caratteristiche di gioco che lo rendono più complesso e avvincente rispetto ad altri racing game. Guardando al lavoro artistico, ci si è concentrati sulla realizzazione delle piste, in ottica di spettacolarità a discapito della funzionalità. Al contempo, è migliorata la risposta fisica sui percorsi e si può sfruttare un sistema di controllo complesso, ma vincente. Forse con una IA abbastanza punitiva, ma non mancheranno le soddisfazioni alla guida di questi veicoli futuristici.

7. Axel Fox – Freud’s Bones

Rimaniamo sempre in Italia, ma con un genere del tutto diverso. Parliamo questa volta di Freud’s Bones, il titolo sviluppato da Axel Fox, al secolo Fortuna Imperatore, che ha avuto ampia risonanza mediatica nel settore. Il videogioco che porta la psicanalisi in questo settore, e che avevamo recensito per voi al tempo del primo lancio ufficiale, torna ora nella nostra selezione dei migliori videogiochi indie del 2022. Scopriamo insieme perché.

Con un salto nel passato, arriviamo a Vienna nel XIX secolo, quando Sigmund Freud sta iniziando a farsi conoscere, tra ammirazione e diffidenza. Trascorre i giorni nel suo studio, curando e analizzando i pazienti, ma anche la sua vita privata abbastanza instabile. Fattori come lo stress della vita quotidiana, il vizio del fumo e l’uso di sostanze stupefacenti lo conducono a soffrire degli stessi disturbi psichici di coloro che sono sotto le sue cure.

Abbiamo selezionato questo punta-e-clicca narrativo proprio per la sua capacità di analizzare i pazienti che ci vengono proposti. Proprio questa fase di psicanalisi è la più apprezzabile, durante la quale dobbiamo guadagnare la fiducia dei pazienti e attingere alla nostra intuizione. Non saremo guidati verso la soluzione dei casi, anche perché non esiste un metodo di avvicinamento corretto o errato, ma facendo anche uso di un manuale di psicanalisi potremo interpretare sogni, simbologi e preparare diagnosi. Calarsi nei panni di uno psicoterapeuta, e soprattutto in quelli di Freud, non è mai stato possibile prima di Freud’s Bones, titolo originale e consigliato.

8. Sunwolf Entertainment – Imp Of The Sun

Torniamo ora a citare un altro progetto indie che abbiamo incontrato un paio di volte finora, sin dalla sua uscita ufficiale. Si tratta del lavoro di Sunflow Entertainment che ha saputo conquistare il nostro cuore fin dalla sua uscita ufficiale. Imp of the sun è una storia che ripesca le radici di una cultura ormai sepolta nella polvere del passato, oltre a mostrare altri elementi validi di analisi e in grado di catturare la vostra attenzione.

Come abbiamo raccontato anche nel nostro pezzo dedicato, Imp of the sun attinge al mondo del folklore peruviano attraverso un platform d’avventura a scorrimento orizzontale. Facciamo la conoscenza di Nin, un folletto creato dall’ultima scintilla del Sole, che ha il compito di sconfiggere i Quattro guardiani e recuperare il potere del Sole stesso. La sua missione è quella di porre fine all’Eclissi eterna, prima che il mondo piombi nell’oscurità, un pericolo imminente che l’umanità sta correndo.

Il primo elemento di interesse è proprio la presenza di caratteristiche classiche della cultura peruviana, di cui è intriso questo titolo. Elementi che entrano a far parte anche del gameplay, attraverso un’avventura emozionante, piena di azione grazie a diversi escamotage. Tra questi, la capacità di usare il potere della fiamma solare e la possibilità di perfezionare le nostre abilità. Altro elemento di attenzione è la capacità di compiere parecchie azioni, tra esplorazione, combattimenti e upgrade. Anche per la felicità degli amanti del completismo, per via della presenza dei manufatti, i Quipus, in grado di raccontare la storia dietro l’Eclissi eterna. Il mondo andino torna in vita grazie a questo progetto singolare e interessante.

9. Massive Monster – Cult of the Lamb

Stiamo per giungere al termine di questa selezione, ma mancano ancora dei titoli davvero gustosi. Tra questi, Cult of the Lamb di Massive Monster, che ha colpito la nostra attenzione per via del suo modo di affrontare il tema della religiosità. Ripercorriamo insieme questo gioco… “di culto”.

In Cult of the Lamb abbiamo a che fare con una setta religiosa fedele a una divinità sanguinaria, iniziando proprio con l’agnello protagonista che sta per essere giustiziato, in quanto eretico. Al momento di essere decapitato, viene convocato da una divinità in catene, chiamata The One Who Waits, che gli affida l’incarico di gestire il suo culto, recentemente finito in disgrazia. Unica possibilità di salvarsi, l’agnello accetta e inizia a mettersi al lavoro per aiutare il suo salvatore. Il primo compito sarà quello di riuscire a trovare fedeli e far crescere la setta, eliminando alcune divinità nemiche, i Bishop.

Cult of the Lamb riprende la narrazione di platform quali Never Give Up o The Adventure Pals. Facciamo anche la conoscenza di personaggi folli e la narrazione rimane molto marginale, spesso fungendo solo da motivazione per arrivare a determinati obiettivi. Un titolo che sa anche avvicinarsi forse più a Animal Crossing che a The Binding of Isaac, unendo comunque i due generi piacevolmente. Un lavoro che ci porta in primo luogo a gestire una setta, ma senza alcuna connotazione negativa o pruriginosa. Un titolo che attira la nostra attenzione, fino alla fine della partita, anche per via

10. Sloclap – Sifu

Concludiamo la nostra selezione di titoli indie per questo 2022 con un viaggio nel Sol Levante, grazie a Sifu, picchiaduro che abbiamo anche recensito per voi e che ha saputo vendere milioni di copie a pochi giorni dal suo lancio. Scopriamo anche questa volta i motivi che si celano dietro il suo successo.

In Sifu abbiamo a che fare con un progetto parecchio legato al suo predecessore, in termini di lavoro del team developer, ossia Absolver. Ripreso il combat system e rielaborato in modalità hardcore, si ottinee un lavoro dal sapore cinematografico e focalizzato sul gameplay, considerando che la trama è davvero basilare. Si tratta di una storia di vendetta, dove il protagonista inizia la sua avventura dopo aver visto la morte del padre per mano del suo allievo migliore. Muore anche il nostro eroe, ma resuscita grazie a un misterioso artefatto. Comincia così la vicenda dal sapore action, oltre che essere in primis un picchiaduro in terza persona.

Un titolo che si distingue dunque dagli altri titoli del suo genere per via delle mappe elaborate e interattive, oltre al fatto che il game over, soprattutto nella prima run di un livello è dietro l’angolo. Abbiamo degli anni di vita come indicatori, limitati e che ci inducono a tornare nei livelli precedenti per concluderli con meno morti sulle spalle, per riuscire a completare quello successivo con più successo. Una meccanica originale, così come la ripresa del sistema dei “demoni” da God Hand, o ancora l’estetica del gioco è ampiamente apprezzabile, nella rappresentazione della disciplina del kung fu in chiave cinematografia. Un picchiaduro che consigliamo e che è assolutamente da non perdere.

Siamo giunti al termine della nostra selezione dei migliori videogiochi indie del 2022. Siete d’accordo con questi titoli? Li avete giocati, o ne avreste scelti altri? Fateci sapere nei commenti e rimanete con noi per scoprire i prossimi videogiochi indie in arrivo nel 2023!

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