momondo: viaggiare è la chiave per superare la diversità

Giorno dopo giorno, la gente di tutto il mondo sta diventando sempre più intollerante. La soluzione? Un bel viaggio. A confermare la validità di questa soluzione è stato lo studio The Value Of Travelling di momondo, la piattaforma per la ricerca di voli e hotel in tutto il mondo. Secondo questo studio, il 49% della popolazione mondiale ritiene, nel 2019, ritiene che negli ultimi cinque anni il livello di tolleranza verso la diversità sia molto diminuito. La soluzione sarebbe appunto quella di viaggiare, poiché il 70% delle persone afferma di aver aumentato la propria tolleranza viaggiando, divenendo così più positivi nei confronti delle altre culture, mostrando accoglienza verso le diverse culture.

“Lo studio ci presenta uno scenario chiaro di ciò che sta accadendo intorno a noi. In un mondo in
costante e rapido cambiamento, poter contare sul sostegno reciproco diventa necessario. Per questo la
tolleranza è importante, in ogni sua forma,” spiega Cristina Oliosi, spokesperson per momondo.it.
“L’obiettivo di momondo è quello di incoraggiare le persone ad essere curiose e aprirsi al mondo che le
circonda, usando il viaggio come strumento per conoscere. Da anni siamo impegnati in iniziative e
progetti a sostegno delle diversità, perché crediamo fermamente che le nostre differenze possano essere
un punto di forza, per creare solidarietà e ispirare il mondo”.

Questa seconda edizione del The Value of Travelling di momondo, creata nel 2016, ha riguardato un campione di 7.300 individui in 18 Paesi del mondo, allo scopo di dimostrare l’esistenza di una stretta relazione tra il viaggiare e lo sviluppo di una fiducia maggiore verso persone culture e tradizioni diverse. Il tutto ha lo scopo di evidenziare quanto il viaggio abbia un ruolo fondamentale nell’abbattimento di barriere tra i diversi popoli del mondo.

I viaggi abbattono i pregiudizi?

Viaggiare è da sempre considerato un qualcosa che permette di scoprire le interazioni tra popoli, ed i viaggiatori stessi sono stati coloro che hanno contribuito ad esplorare il mondo, estendendone confini e limiti. Questo avviene ancora oggi. Nonostante infatti, non tutti abbiano la possibilità di viaggiare o di farlo in maniera frequente, la voglia di viaggiare è comunque sempre al primo posto: quasi la metà della popolazione infatti effettua uno o due viaggi all’estero in un anno, mentre circa il 20% della popolazione si sposta oltre il confine più di tre volte in un anno. Il 59% dei rispondenti sostiene che se le persone viaggiassero di più ci sarebbero meno pregiudizi nel mondo.

Dallo studio si può vedere quanto le persone attribuiscano ai singoli individui le responsabilità verso la società ed il mondo, ed il potere che ognuno può mettere in atto per innescare il cambiamento. In un mondo in costante evoluzione, l’unione fa davvero la forza: oltre un terzo della popolazione mondiale, infatti, ritiene che sia fondamentale restare uniti per far fronte ai cambiamenti, e oltre il 61% che sostiene ci siano molte più cose che ci uniscono di quante ci dividano.

“Il turismo è un argomento complesso e che abbraccia molti ambiti e discussioni a livello sociale. Può
essere un potente strumento per aumentare la consapevolezza rispetto alle differenze tra le culture e al
patrimonio culturale dei popoli.” spiega Elisabetta Ruspini, Professoressa associata di Sociologia
presso l’Università di Milano-Bicocca, già Presidente del corso di laurea triennale STCL-Scienze
del Turismo e Comunità Locale. “Viaggiando, gli individui attraversano i confini entici e regionali,
ampliando la propria conoscenza di altri paesi e persone. Lo scambio culturale di cui il viaggio è
espressione, può aiutare a combattere pregiudizi e stereotipi.” conclude.

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