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La nostra prova di Cwash: lavare i denti senz’acqua e senza dentifricio

Su Indiegogo è sbarcato Cwash ma come funziona?

Cwash è un dispositivo nato per consentire a chiunque di lavarsi i denti in pochi secondi, senz’acqua, senza dentifricio e senza fatica. È un prodotto rigorosamente italiano, nato dalle giovani menti di Plus Biomedicals, una startup bresciana che ha già all’attivo un altro ingegnoso prodotto. Nel 2019 infatti avevano lanciato un lavatesta dedicato alle persone costrette a letto; oggi, a due anni di distanza, propongono invece Cwash, che punta a conquistare due diverse categorie: da un lato coloro che per qualche motivo sono impossibilitati a lavarsi i denti in autonomia, dall’altro quelli che vogliono prendersi cura dei propri denti anche quando sono fuori casa, senza l’obbligo di avere spazzolino e dentifricio in borsa o nello zaino.

Ma come funziona esattamente Cwash? Per scoprirlo ho deciso di testarlo sul campo.

La nostra prova di Cwash

cwash prova

Cwash è arrivato al momento giusto.
Ho passato 4 settimane a letto dopo uno spiacevole incidente, 4 settimane senza potermi alzare e senza poter raggiungere il bagno. Una situazione che ha richiesto un po’ di ingegno e l’aiuto di qualche altro essere umano per lo svolgimento delle operazioni più banali, incluso il lavaggio dei denti. Per riuscire a pulirli infatti dovevo farmi portare una tazza d’acqua, una tazza vuota e lo spazzolino con il dentifricio già applicato. Vi risparmio i dettagli del procedimento ma potete intuire quanto fosse scomodo, per me e per chi doveva aiutarmi.

Cwash ha risolto il problema: basta montare i due elementi che lo compongono, inserire il bite in bocca e avviarlo. Questo lo rende comodo per chi non può raggiungere il lavandino ma anche per chi si prende cura di un’altra persona impossibilitata, ad esempio, a muovere le braccia.

Andiamo però con ordine e cerchiamo di capire com’è composto Cwash.

Solo 30 secondi per lavarsi i denti

Sono due i componenti di Cwash: il cuore elettronico, che contiene un piccolo motore, la batteria e la parte tecnologica, e il bite, che dovrete inserire in bocca e che si adatta alla vostra dentatura. Non fatevi però ingannare da questa descrizione. La vera innovazione infatti risiede proprio nel bite che è composto da un polimero che rilascia gradualmente mentolo e xilitolo.
Cwash quindi sfrutta queste sostanze e la vibrazione fornita dal motorino per sostituire il vostro spazzolino.

cwash bite
Il bite di Cwash

Preoccupati per la vostra sicurezza? Non ne avete motivo. Plus Biomedicals ha già effettuato diversi test e Cwash rispetta tutte le norme per quanto riguarda tossicità e sicurezza. La startup però non si ferma qui: il prodotto verrà sottoposto ad altre prove con l’intento di dimostrare la sua efficacia come soluzione alternativa a quella tradizionale.

Cwash recensione app
L’app Cwash, disponibile su iOS e Android

Cwash ha anche un’app

Ad accompagnare il piccolo dispositivo troviamo anche un’applicazione. È disponibile sia su App Store che su Google Play Store e si collega via Bluetooth al vostro Cwash. L’app vi consente prima di tutto di dare un nome al prodotto, così potete distinguerlo da quello di altri membri della famiglia, colleghi dell’ufficio o coinquilini. È inoltre possibile aumentare la durata del trattamento, passando da 30 secondi a 45 oppure a 60; in più potete definire l’intensità e resettare le statistiche quando effettuate il cambio del bite.
L’applicazione tiene traccia di tutti gli utilizzi fatti, giorno per giorno. Può sembrare inutile ma in realtà serve all’utente per sapere quanto spesso lo utilizza e al caregiver per capire se viene utilizzato a sufficienza.

La prova di Cwash: a chi è adatto?

La nostra non è la versione definitiva di Cwash, versione che potete invece acquistare su Indiegogo ad un prezzo super scontato. Con 79€ potete portarvi a casa la versione Super early bird, risparmiando praticamente la metà. Il prezzo ufficiale infatti dovrebbe essere di 150€.

Ne vale la pena? Io l’ho trovato particolarmente interessante. Prima di tutto è molto pratico: unite i due elementi, inserite il bite in bocca e premete il tasto di accensione. A questo punto dovrete aspettare 30 secondi dopodiché il bite smetterà di vibrare e potrà essere rimosso. L’eventuale prodotto della salivazione può essere inghiottito mentre il bite ha solo bisogno di una rapida sciacquata.

Non potete usarlo in eterno però, sia chiaro. Dopo circa 100 utilizzi dovrete comprare un nuovo bite ma il costo mi è sembrato piuttosto equo: 10 euro per due ricariche se lo acquistate su Indiegogo, risparmiando il 40% rispetto al prezzo finale.

Il bite poi è di ottima qualità, morbido e delicato. In più non è così ingombrante da dare fastidio e il lavaggio è così rapido che vi accorgerete a malapena di utilizzarlo.
Promossa anche l’app che risulta intuitiva ed essenziale.

cwash come funziona

Peccato invece per la mancanza di un case in confezione. O meglio, Plus Biomedicals prevede infatti una custodia per il trasporto, venduta separatamente. Mi sarebbe piaciuto avere qualcosa già nella scatola, anche una soluzione meno elegante. Il case infatti è indispensabile sia per l’utilizzo in mobilità sia per quello in casa, così da non esporlo a nessun elemento esterno.

Detto questo, Cwash mi è sembrato un prodotto per tutti. È perfetto per chi non può alzarsi dal letto o fatica a lavarsi i denti in autonomia ed è adatto a chi vuole un prodotto da portare in ufficio, in viaggio o da qualsiasi altre parte. Se volete approfittare dell’offerta vi consiglio di andare subito sulla pagina Indiegogo.

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Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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