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Nikon Z7 II, qualità d’immagine prima di tutto

È finalmente arrivato il momento di abbracciare il sistema mirrorless di Nikon con questa Z7 II?

Dopo avervi parlato poco tempo fa di Nikon Z6 II è giunto il momento di affrontare anche la sorella maggiore, l’ammiraglia mirrorless della serie Z. Mi sto riferendo a Nikon Z7 II, che con il suo sensore da 45,7 MP si pone al vertice della piramide della casa giallonera per quanto riguarda le fotocamere senza specchio. Però, come con Z6 II, le novità che troviamo a bordo di questo nuovo modello non sono molte, ma ben mirate a migliorarne le performance.

nuova mirrorless nikon full-frame z7 ii

Nikon Z7 II si presenta come diretta concorrente di Canon EOS R5 e Sony A7R IV, ma anche come modello ideale per fare il fatidico passaggio al mondo mirrorless. Da possessore di Nikon D850 aspettavo il momento di fare questo confronto dal giorno dell’annuncio di Z7 II e quindi ora sono pronto per scendere nei dettagli di questa recensione.

Corpo ed ergonomia di Nikon Z7 II

Per la nuova Z7 II faccio esattamente lo stesso discorso che feci riguardo Z6 II: design, ergonomia, disposizione dei comandi e tutto ciò che può interessare un aspetto prettamente estetico, siamo davanti alla stessa fotocamera di 3 anni fa. Non è cambiato nulla, stessa ottima impugnatura e stessa ottima gestione della fotocamera nonostante le dimensioni del corpo non siano molto abbondanti. E questo sicuramente è un bene, perché vuol dire non andare a rischiare stravolgendo un corpo macchina realizzato in modo convincente.

Ma se ho ritrovato gli stessi punti di forza mi è dispiaciuto rivedere anche gli stessi punti deboli. Uno su tutti il display. Cara Nikon, è sicuramente giunto il momento di lavorare ad uno snodo che permetta agli schermi della serie Z di ruotare completamente. Proprio come fanno i più diretti concorrenti.

schermo lcd z7 ii

Nikon Z7 II è quindi fondamentalmente identica alle sorelle, tutti i controlli sono di facile accesso rendendo l’utilizzo di questa fotocamera molto piacevole. Dal mio punto di vista una delle migliori in termini di praticità, migliorata ancora grazie anche al più diretto controllo sulle modalità di messa a fuoco (comprese quelle per la rilevazione di viso e occhi). Per poter essere considerata perfetta sotto questo punto di vista credo le manchi solo una ghiera per la selezione rapida della cadenza di scatto. Sarebbe stato comodo avere una seconda ghiera coassiale a quella dei modi, proprio come accade con le reflex.

mirrorless nikon adattatore ftz

Il corpo è ancora realizzato in prevalenza in alluminio ed è resistente agli agenti atmosferici. Questo vuol dire avere uno strumento leggero ma al tempo stesso anche robusto.

Una differenza però c’è e rientra tra quelle novità che portano un gradino più in alto Z7 II. Si tratta del doppio slot di schede di memoria, uno per le più tradizionali schede SD e uno che accetta sia la XQD (come il precedente modello) sia le ancora più performanti CFexpress.

nikon z7 II schede di memoria

Se del display già ho detto il mio parere, vorrei sottolineare anche come avrei apprezzato un aggiornamento per quanto riguarda il mirino elettronico. La risoluzione di 3,69 megapixel è decisamente inferiore rispetto a quella di molte mirrorless concorrenti. Ciò però non vuol dire che non sia un buon mirino, anzi, però a volte questi numeri posso fare la differenza. È stato comunque ridotto il tempo di blackout, aspetto molto importante quando eseguiamo delle raffiche a cadenze elevate per non perdere il movimento del nostro soggetto. 

Caratteristiche tecniche

Anche guardando all’interno di Nikon Z7 II non troveremo grandi differenze rispetto al passato. Il cuore è rappresentato dallo stesso sensore retroilluminato da 45,7 milioni di pixel che avevo molto apprezzato su Z7. Quello che cambia, però, è l’esperienza d’uso grazie al doppio processore EXPEED 6. Diverse le migliorie che comporta questa soluzione, iniziando da un maggior numero di fotogrammi al secondo, sono 10 ora, per arrivare ad una gestione complessiva decisamente più scattante. Il doppio processore ha innalzato di 3,3 volte le prestazioni del buffer, che soprattutto quando si utilizzano schede CFexpress permette raffiche sostanzialmente infinite.

nikon Z7 II sensore

Tutta questa velocità deve però necessariamente essere supportata da un sistema AF all’altezza. Nikon Z7 II ripropone lo stesso modulo da 493 punti della prima versione, ma anche su questo aspetto ci sono novità. Il merito va ancora al doppio processore che lo ha reso più reattivo, ma anche all’introduzione della modalità AF area estesa che include il rilevamento di visi ed occhi. Migliorata anche la capacità di agganciare un soggetto in scarsa luce (fino a -3EV).

Qualche novità anche sul fronte alimentazione. La sigla identificativa della batteria di Nikon Z7 II è EN-EL15c, quindi una nuova versione. Può essere alimentata via USB-C anche durante l’utilizzo, ma comunque sul campo è in grado di offrire l’autonomia necessaria per oltre 400 scatti se utilizziamo il display e qualcosa in meno se è attivo l’EVF.

Il comparto video di Nikon Z7 II

Qualche aggiornamento è stato portato anche sul comparto video. Questa mirrorless full-frame è ora in grado di registrare direttamente in camera con risoluzione 4K a 60p, rispetto ai soli 30p raggiunti da Z7. Per raggiungere questa risoluzione, però, è necessario un piccolo crop (1.08x) che si traduce nel poter sfruttare il 93% della larghezza del sensore. Aumentano le possibilità se colleghiamo un registratore esterno, potendo contare anche sull’HLG (Hybrid Log Gamma).

Prestazioni e qualità d’immagine

La presenza del doppio processore c’è e si sente. Oltre che per la buona raffica da 10fps i vantaggi sono nella velocità con cui Nikon Z7 II riesce ad agganciare il punto di messa a fuoco. L’utilizzo sia del rilevamento di fase che quello a contrasto aiuta in questo senso. Ho apprezzato molto anche le novità in termini di riconoscimento dei volti e degli occhi. Anche in condizioni in cui lo sfondo della scena è confusionario questa mirrorless full-frame è in grado di rilevare in una minima frazione di secondo prima il volto e poi anche gli occhi di un soggetto. In automatico la rilevazione passerà dal volto ai singoli occhi a seconda della situazione.

Grazie al tracciamento predittivo, inoltre, il fuoco segue con precisione il soggetto agganciato all’interno dell’inquadratura. Qualche problema si riscontra quando qualcosa si frappone tra la mirrorless e il nostro soggetto, facendoci perdere istanti forse preziosi. Per questo motivo, anche se nel complesso siamo davanti ad un sistema molto affidabile, non è ancora al livello di EOS R5 per citare una delle più dirette concorrenti. Per questo motivo seppur idealmente adatta ad una fotografia d’azione, credo che gli utenti Nikon per questo genere continueranno a preferire una reflex come la D850 o come la D6.

Parlando invece di qualità dei file non c’è che dire, siamo davanti ad una fotocamera di alto profilo. Il sensore è lo stesso che correda sia Z7 che D850 e il livello di dettaglio offerto è impressionante. Merito anche della qualità delle ottiche Nikkor Z. Allo stesso modo è ottima anche la gamma dinamica, che ci permette quindi di avere una grande libertà in fase di post-produzione con i file RAW. È infatti possibile recuperare molti dettagli sia nelle ombre che nelle alte luci. La misurazione Matrix è in grado di preservare molto bene le zone più chiare delle immagini scattate con Nikon Z7 II.

Per quanto riguarda invece la gestione del rumore non abbiamo avuto la stessa resa della sorella minore Z6 II, ma comunque siamo davanti ad un’ottima mirrorless anche in questo ambito. La densità maggiore di pixel su un sensore delle stesse dimensioni si fa sentire. Comunque, fino a ISO 12.800 i risultati sono apprezzabili, anche se la comparsa dei primi segni di deterioramento dell’immagine li abbiamo a ISO 6400. A questa sensibilità si inizia infatti a perdere definizione sui contorni degli oggetti e la presenza di rumore è consistente. Questo non vuol dire che alle sensibilità inferiori non ci siano segni rumore, ma che la tenuta è buona e che con un software di editing possiamo eliminarne ogni traccia senza inficiare sulla qualità complessiva dell’immagine.

Nikon Z7 II o Nikon D850?

Ed eccoci alla domanda delle domande. È davvero arrivato il momento anche per gli utenti Nikon di abbracciare il sistema Z o sono ancora superiori le reflex come la D850? Il discorso può essere davvero molto ampio e per questo non è oggi il momento di affrontare per intero la questione. Ma come ho detto nel video rispondendo alla domanda di Fjona ci sono dei validi motivi per rimanere fedeli al sistema reflex e degli altrettanto validi motivi per cui sposare il sistema mirrorless. 

z7 ii vs d850

Semplificando al massimo possiamo dire che in termini di qualità d’immagine i risultati sono molto simili, ma forse la Z7 II ha qualcosa in più. Tre anni abbondanti di sviluppo in più si fanno sentire e hanno permesso a Nikon di raggiungere con questa Z7 II risultati eccezionali in termini di gamma dinamica. Inoltre, il vantaggio di poter contare su ottiche estremamente nitide porta a far pendere la bilancia dal lato delle mirrorless. Anche peso e dimensioni portano sicuramente un altro punto alla causa mirrorless. 

Ci sono però tanti altri aspetti da prendere in considerazione, come velocità, gestione e prestazioni del sistema AF. Possibilità di personalizzare la fotocamera, sincronizzazione flash e altro ancora che invece mi porta a preferire tutt’oggi la mia D850. 

Ma come dicevo, oggi è il giorno di parlare di Nikon Z7 II non di fare questo confronto così dettagliato, che però arriverà tra pochi giorni. Quindi come dicono in tanti: stay tuned

Nikon Z7 II: conclusioni

Le differenze con il precedente modello sono poche, ma molto apprezzate. Nikon Z7 II si presenta infatti come una fotocamera più completa ma non posso nascondermi dietro ad un dito. In assoluto, infatti, mi sarei aspettato qualcosa in più da Nikon, che invece ha preferito giocare d’attesa e piazzare giusto qualche colpo vincente. Per restare al passo di Canon, Sony e anche Panasonic, però, credo che sarebbe stato meglio cercare di attaccare di più, di prendersi dei rischi. Ma chissà, magari il vero colpo arriverà nel corso di quest’anno, visto che si parla dell’arrivo di un’altra nuova mirrorless da mettere questa volta al confronto di Nikon D6. 

Leggi anche: Nikon Z6 II, la fotocamera mirrorless ibrida completa

Nonostante ciò, Nikon Z7 II è una solida mirrorless sotto tanti aspetti e ultimo ma non per importanza quello del prezzo. Questa mirrorless è sul mercato a cifre considerevolmente inferiori alle dirette concorrenti e la qualità d’immagine offerta è molto alta. Per il kit che ho avuto in dotazione per questa recensione (Nikon Z7 II, 24-70mm f/4 e adattatore FTZ) bisogna spendere €4149. Per il solo corpo più adattatore invece bastano €3549.  Torno a fare un paragone con quanto dissi di Z6 II: siamo davanti ad una fotocamera che ha molto da offrire, nulla da invidiare alla concorrenza ma che al tempo stesso non si distingue in modo evidente dalla massa. 

Nikon Z7 II

Pro Pros Icon
  • Qualità d'immagine
  • Ergonomia
  • Stabilizzazione
  • Qualità materiali
  • Dimensioni
  • Prezzo
Contro Cons Icon
  • Risoluzione EVF
  • Display non completamente orientabile
  • AF da affinare

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Luca Forti

Fotografo dal 2002 e scrivo di fotografia dal 2004: insomma, amo la fotografia e tutto ciò che le ruota intorno. Da due anni sono stato adottato da Milano e da sempre sono appassionato di tecnologia, di praticamente tutti gli sport, amo viaggiare, mangiare bene e non toglietemi il mio gin tonic!

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