Nintendo perde la causa in Germania: come cambierà l’eShop?

La scorsa settimana la causa legale che ha coinvolto Nintendo e il Centro di Consulenza per i Consumatori tedesco (VZBV) è finalmente giunta al termine dopo tre anni, con la vittoria di quest’ultimo ente. La diatriba aveva al centro il Nintendo eShop, di cui le funzioni di annullamento dei preordini e di rimborso non erano considerate abbastanza flessibili, tesi che ha effettivamente trovato approvazione in tribunale.

Nintendo: come cambierà l’eShop?

Le politiche di cancellazione dei preordini dell’eShop di Nintendo sono state esaminate attentamente dalle istituzioni europee da tempo, basti pensare che la causa in Germania stava andando avanti da ben tre anni. Quest’ultima scaramuccia ha visto un giudice ribaltare una precedente vittoria di Nintendo dello scorso settembre.

Il gruppo VZBV ha sostenuto che l’attuale politica della grande N, la quale consente ai clienti di annullare il preordine dei giochi prenotati solo fino a sette giorni prima del lancio, non è abbastanza flessibile, dato che le persone non possono giocare il prodotto per testarlo prima della pubblicazione ufficiale. Il tribunale a cui è stata sottoposta questa diatriba ha dato ragione all’ente.

In un riassunto del caso pubblicato il 3 dicembre e tradotto da Nintendo Life, il VZBV ha spiegato che, anche se Nintendo consente ai giocatori di scaricare giochi completi dopo averli preordinati, questi giochi preordinati non sono tecnicamente accessibili fino alla data di pubblicazione, pratica che non soddisfa i requisiti legali necessari per essere esentati dalla politica di restituzione di 14 giorni dell’UE.

Tale legge stabilisce che i consumatori hanno 14 giorni per restituire o richiedere un rimborso su tutti i prodotti acquistati online o per telefono, con poche eccezioni. Una di queste eccezioni riguarda articoli digitali come film e giochi, in questi casi, una volta scaricato il contenuto, non è possibile richiedere un rimborso o un reso.

Tuttavia, il VZBV si opposto a questa visione, specificando che i giochi prerodinati di Nintendo non si possono qualificare in questa eccezione alla regola, dato che “Fino alla data di uscita, il gioco è inutile per gli acquirenti e il contratto di Nintendo non è rispettato in alcun modo.“ Tesi che ha retto in corte e che Nintendo è stata costretta ad accettare. Non è chiaro come cambierà l’eShop da qui in avanti.

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