Il mining delle criptovalute diventa più facile che mai: Norton rende disponibile il software per produrre Ethereum direttamente nel suo antivirus. Secondo quanto spiega il comunicato stampa dell’azienda, questo dovrebbe evitare che gli appassionati di cripto navighino il dark web in cerca di soluzioni alternative. In fin dei conti, per Norton è una questione di sicurezza.
Norton rende il mining di criptovalute parte dell’antivirus
Fino a oggi, secondo Norton, le persone interessate a minare criptovalute dovevano disabilitare il proprio antivirus per evitare problemi di compatibilità, riducendo la propria sicurezza informatica. Un punto discutibile, visto che dipende molto dall’utilizzo del computer da parte dell’utente e del tipo di protezione attivata. Ma di certo rendere disponibile sulla piattaforma Norton 360 il mining rende il processo più semplice.
La compagnia inoltre ha spiegato che gli utenti possono conservare le proprie criptovalute nel Norton Wallet. E sembra che sarà disponibile anche un’opzione per portare le monete in Coinbase per venderle e investire.
Sebbene il post della compagnia indichi espressamente Ethereum, l’azienda ha spiegato a CNN che in futuro introdurrà altre “criptovalute rispettabili“. L’opzione arriva oggi 3 giugno per gli early adopter e sviluppatori, mentre dovrebbe essere disponibile per tutti gli altre nelle prossime settimane.
Le possibili conseguenze
L’argomentazione sulla sicurezza di Norton ha le sue basi. Rendere l’accesso semplice e sicuro è una scelta intelligente: molti utenti vogliono avere la possibilità di fare mining, tanto vale evitare che infettino il PC di malware. Tuttavia l’impatto ambientale delle criptovalute è sulla bocca di tutti gli esperti e gli appassionati: rendere accessibile questa pratica non può certo migliorare la situazione. Specie perché non tutti i clienti Norton potrebbero essere consapevoli dell’impatto non solo sull’ambiente ma anche sulla bolletta elettrica. Inoltre, le implicazioni fiscali del mining non sono chiare a molti utenti, che rischierebbero sanzioni perché non dichiarano questa pratica.
Infine, The Verge ipotizza un’implicazione futura dall’impatto enorme. Immaginano un futuro in cui le aziende offrano computer scontati in cambio di mining “domestico”. Gli utenti concedono parte della GPU e molta elettricità in cambio di uno sconto iniziale. Questa resta un’ipotesi, ma è una strada che Norton potrebbe aprire con questa decisione.
Detto questo, chi è interessato potrà a breve minare criptovalute con Norton. Vi consigliamo di farlo facendo però attenzione al consumo elettrico e informandovi sull’impatto per le vostre tasse. Qui trovate il comunicato stampa ufficiale.
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