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Nothing phone (1) è ufficiale, arriverà quest’estate

L'azienda mostra in anteprima il sistema operativo Nothing OS

Da oggi è ufficiale: Nothing conferma che quest’estate lancerà il suo primo smartphone, Nothing phone (1). Dopo il successo delle cuffie Nothing ear (1), arriva il secondo prodotto, dotato di un processore Qualcomm Snapdragon. Il CEO e co-fondatore Carl Pei inoltre ha svelato anche il sistema operativo proprietario Nothing OS.

Nothing phone (1) è ufficiale: quest’estate arriverà il primo smartphone del brand

Perché abbiamo lasciato che la consumer tech diventasse tanto noiosa?” Nothing vuole rimediare e dopo tanto mistero e pronta a farlo. Carl Pei ha raccontato di come abbia assistito da fan al lancio di prodotti come il primo iPhone e il primo smartphone Android. L’obiettivo di Nothing diventa quindi quello di essere “nuova” quanto quei primi prodotti rivoluzionari. Il team è pronto a innovare, la supply chain a produrre.

Il CEO Carl Pei, che dopo il lancio di OnePlus ha deciso di creare questo nuovo brand, ha confermato l’arrivo del primo smartphone di Nothing. “Dopo aver raccolto 144 milioni di dollari, costruito un team di oltre 300 persone e assicurato il supporto di partner fidati come Qualcomm Technologies, con phone (1)
siamo pronti a segnare l’inizio del cambiamento in un mercato degli smartphone ormai assopito”.

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Il launcher di Nothing OS, non ancora definitivo (Credit: Nothing)

Nothing OS

Carl Pei non ha annunciato tutti i dettagli sul dispositivo, non ancora. Ma ha parlato del sistema operativo: Nothing OS. Un sistema proprietario, basato su Android. Ma che manterrà aperto l’ecosistema, permettendo di integrare facilmente sia i prodotti Nothing come ear (1) che quelli dei principali produttori mondiali. Carl Pei non ha usato mezzi termini: vogliono essere un’alternativa ai prodotti di Apple.

L’obiettivo che l’azienda si pone con Nothing OS è quello di prendere solo le migliori caratteristiche dal mondo Android. Un sistema operativo il più essenziale possibile, dove ogni byte ha uno scopo preciso. In modo che il sistema sia sempre fluido, veloce. Ma anche che l’esperienza sia davvero personale.

Carl Pei inoltre ha spiegato che il software vuole integrarsi alla perfezione con l’hardware, fornendo caratteri su misura, colori appropriati, elementi grafici in tono, suoni che completano l’esperienza utente. E gli utenti riceveranno aggiornamenti software per tre anni e patch di sicurezza per quattro.

Alcuni utenti Android potranno provare il “look and feel” del sistema operativo utilizzando il launcher, che potremo scaricare su alcuni smartphone a partire da aprile.

Nuovi investimenti

Ulteriori dettagli sullo smartphone arriveranno nei prossimi mesi. Scopriremo quali saranno le soluzioni fotografiche, le specifiche tecniche. Nei prossimi mesi vi terremo aggiornati con ogni novità, ma potete essere sempre sul pezzo seguendo Nothing su Instagram, Discord e Twitter, visita nothing.tech.

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Schermata di blocco Nothing OS, non ancora definitivo (Credit: Nothing)

Carl Pei ha inoltre spiegato che “Stiamo anche lanciando un nuovo round di investimento comunitario del valore di 10 milioni di dollari, in modo che i nostri sostenitori abbiano la possibilità di far parte del nostro viaggio in cui sfidiamo i giganti dell’industria”.

Stanziando 10 milioni di dollari l’azienda si prepara a un round di finanziamento basato su azioni dello stesso valore di Serie B. Sarà co-guidato da EQT Ventures e C Ventures. Questo segue il primo round comunitario lanciato da Nothing, chiuso qualche settimana fa con 1,5 milioni di dollari raccolti in soli 54 secondi.

Chi investe ha accesso alla community privata di Nothing, con vantaggi esclusivi e insight sull’azienda. Le pre-iscrizioni aprono ora è il round di investimento sarà aperto dal 5 aprile. Trovate altre informazioni sul sito Nothing: questo è un modo non solo per avere informazioni sull’azienda, ma per farne un po’ parte.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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