Il Pentagono, ovvero il Dipartimento della Difesa USA, affiderà a SpaceX e a ULA (United Launch Alliance) le sue missioni di sicurezza nazionale che coinvolgono lanci spaziali. Escluse invece Blue Origin di Jeff Bezos e Northrop Grumman.
Il Pentagono si affida a SpaceX e ULA
L’annuncio, fatto venerdì 7 agosto, ha stabilito come le missioni di difesa della Air Force e della neonata U.S. Space Force saranno affidate alle due compagnie. Il contratto, da valore di miliardi di dollari e della durata di cinque anni, affiderà il 60% delle missioni a ULA e il 40% a SpaceX.
Il risultato è stato determinato da una competizione, chiamata National Security Launch Phase 2 Launch Service Procurement. Oltre a SpaceX e il consorzio ULA, come sopracitato, hanno partecipato senza successo anche Northrop Grumman e Blue Origin. La competizione preveda dei finanziamenti per sviluppare e migliorare i sistemi di lancio, in modo da venire incontro agli standard militari.
“Si è tratta di una decisione molto difficile, e apprezzo il duro lavoro completato dall’industria nell’adattare i loro sistemi di lancio commerciali in modo da rispettare, in maniera economica e affidabile, i nostri esigenti requisiti per la sicurezza nazionale” ha dichiarato il colonello Robert Bongiovi, direttore di Space and Missile Systems Center Launch Enterprise.
Il “colpo di coda” di Blue Origin
I razzi scelti delle due compagnie sono il Falcon 9 e il Falcon Heavy per SpaceX e il nuovo Vulcan Centaur di ULA. Quest’ultimo è ancora in fase di sviluppo e volerà per la prima volta nel 2021. Si tratta inoltre di un modo indiretto per Blue Origin di ottenere comunque qualcosa: se l’attuale Atlas V di ULA utilizza motori RD-180 di origine russa, il nuovo vettore sarà dotato invece del propulsore BE-4 dell’azienda di Jeff Bezos.