Vladimir Putin contro Batman. Sembra un episodio di Celebrity Deathmatch, ma non lo è. Il capo del Cremlino si è espresso pubblicamente contro la massiccia presenza dei supereroi occidentali nella cultura russa, in particolare negli show televisivi e sulle t-shirt per bambini. E se pensate si tratti solo di una dichiarazione fatta tanto per, niente di più sbagliato: Putin ha incaricato il premier Mikhail Mishustin di provvedere al reinserimento culturale dei supereroi russi fin dalle scuole d’infanzia.
Tutto è cominciato il mese scorso, quando una donna russa chiamata Natalia Narochnitskaja, una storica che la prossima settimana compirà 74 anni, ha lamentato pubblicamente la difficoltà a reperire t-shirt raffiguranti supereroi appartenenti alla tradizione russa. La donna affermava che in commercio c’erano solo magliette di popolari personaggi americani, come Batman e Super-Man. Personaggi che, la stessa Natalia Narochnitskaja, era arrivata a definire “mostri”.
Ovviamente la risposta di Putin non si era fatta attendere. Vedendosi servito il destro per una nuova stoccata all’occidente, il capo del Cremlino ha promesso che avrebbe preso provvedimenti, incaricando il premier Mishustin di provvedere ad una proposta di legge entro l’inizio del 2023. La legge, presumbilmente, sarà di carattere educativo, portando nelle scuole d’infanzia russe i personaggi della tradizione supereroistica autoctona, come Ilja Muromets, un cavaliere che proviene dalla cultura slava.
La cancel culture di Putin comincia da Batman
La Duma – riferisce La Repubblica – avrebbe già messo mano a un disegno di legge che mira ad eliminare gli occidentalismi nei media. Oltre ai supereroi, il processo di revisione culturale comprende anche i termini stranieri nelle pubblicità e nelle opere audiovisive. In tal senso il dibattito in Russia è molto acceso (per quanto possa essere acceso un dibattito in uno stato autocratico). Il Cremlino sottolinea che queste manovre sono necessarie alla preservazione della propria cultura nel territorio russo, sempre più invaso dal mondo occidentale, tanto nei media quanto nel linguaggio.
Il nemico comune però, almeno di facciata e per quanto buffo possa sembrarci, sembrano essere sempre i supereroi. Durante un talk show russo il professore di sociologia Vladimir Kozyrkov ha affermato che personaggi come Batman vanno assolutamente sostituiti con altri della tradizione locale, come ad esempio Ivan Tsarevich, un principe azzurro delle fiabe russe.
L’impressione generale è che, ancora una volta, la macchina propagandistica russa, almeno quella rivolta all’interno, si sia messa in moto. Non stupisce quindi che sui vari media locali diversi esperti comincino ad appoggiare la revisione culturale paventata da Putin. E non stupiscono neanche le parole di Elena Jampolskaja, presidente della Commissione Cultura della Duma, la quale propone di rappresentare come supereroi i partigiani ucraini anti-nazisti della giovane Guardia. Quelli, insomma, che stanno lottando contro l’esercito di Volodymyr Zelens’kyj nell’Ucraina occupata.
Batman contro il Pinguino e Joker ha saputo cavarsela, ma una guerra contro Putin non l’ha mai fatta.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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