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Qualcomm è pronta al lancio del 5G su spettri senza licenze

Amplierebbe enormemente l'utilizzo del 5G su ogni campo e secondo Qualcomm sarebbe pronto a partire dai primi di luglio.

Qualcomm, azienda famosa per processori per smartphone e apparati di rete, ha illustrato l’impatto di uno spettro senza licenza con NR-U sul 5G. Ma cosa significa questo? Scopriamolo insieme.

Qualcomm, 5G, senza licenza: analizziamo la situazione

Attualmente la rete 5G, così come tutte la altre reti, devono il loro meccanismo di funzionamento ad una serie di regole, tecniche e non, che vincolano la trasmissione. Tra I vari parametri c’è anche il vincolo sull’utilizzo di determinate frequenze “licenziate”. In altre parole, così come per la radio, ci sono una serie di range consentiti per l’utilizzo di frequenze e la relativa trasmissione di dati all’interno delle stesse.

Questo significa che, ad oggi, non tutte le frequenze disponibili per le reti dati sono utilizzabili per la trasmissione. Parte di questi vincoli sono dovuti ad esigenze tecniche oltre che di sicurezza, la tecnologia infatti non ci permetteva di utilizzare tutti I range disponibili, inoltre determinate frequenze erano destinate a canali trasmissivi non civili. Poter utilizzare un ampio spettro di frequenze non si traduce necessariamente in rischi per la salute in quanto, oltre a non esserci studi scientifici ufficialmente riconosciuti a dimostrazione di ciò, viene solo ampliato il range a disposizione negli intervalli che, attualmente, non vengono sfruttati. Qualcomm, quale leader del settore in merito, si è chiesta tuttavia, come lo spettro senza licenza con NR-U agisse sulle potenzialità del 5G.

Utilizzo dello spettro senza licenza con NR-U per il 5G

Partiamo dalle basi. Qualcomm sviluppa una connettività definita 5G NR. Questa tecnologia è progettata per supportare nativamente tutti I range di tutto lo spettro di banda. L’upgrade su sui sta spingendo l’azienda è il 5G NR-U, ovvero non solo una compatibilità con tutti I tipi di spettri attualmente consentiti, ma anche quelli che vengono definiti “unlicensed spectrum”, intervalli di frequenze tra range già utilizzati che non vengono prese in considerazione.

 

La diretta conseguenze è la possibilità di sfruttare la connettività ad ampio raggio e non solo più per scaglioni. L’impatto che ha rilevato Qualcomm risulta essere piuttosto elevato. L’aumento delle frequenze disponibili infatti, permetterebbe la creazione di reti dedicate all’industria in parallelo a reti per uso civile. In questo modo le due realtà non impatterebbero l’una sull’altra, diminuendo il carico di lavoro anche per I provider. Lo stesso dicasi per realtà quali la didattica, gli ospedali, I trasporti, la miliazia e così via.

Quando sarà possibile utilizzare questa tecnologia

Durante la conferenza Qualcomm si è parlato di inizio luglio. Sembra che l’industra mobile globale annuncerà il completamento del supporto al 5G NR per operare su uno spettro senza licenza. Questo step è chiamato Release 16 e sarà il primo standard cellulare globale a godere dell’uso dello spettro senza licenza in modalità ibrida (con licenza e stand alone). In questo modo tutti gli operatori di rete mobile potranno godere di uno scarico dei propri sistemi di trasmissioni dati per alleviare il carico di lavoro. Se volete recuperare l’intera conferenza ed avere maggiori dettagli, ecco il link ufficiale QUI

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Alessandro Santucci

Videogiocatore nato, perito informatico, lettore, nerd, imprenditore digitale.. Mi piace definirmi "Apprendista": un apprendista multidisciplinare, essere apprendisti è uno stile di vita, non si smette mai di imparare.

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