Esattamente 7 anni fa, mettevo mano alla mia prima tastiera da gaming, la Blackwidow di casa Razer. Non c’erano LED, non c’erano formati strani, niente controlli multimediali vistosi. Montava switch meccanici Cherry MX Blue, aveva un layout completo e un lunghissimo e pesantissimo filo. Ora, a distanza di 7 lunghi anni, riesco a mettere nuovamente le mani sulla stessa tastiera, ma in chiave moderna. Il brand ha, infatti, lanciato la nuovissima tastiera gaming Razer Blackwidow V3 Pro wireless. Ebbene sì, un nuovo ricco prodotto completamente senza fili. Il modello può essere usato tramite tecnologia Hyperspeed wireless 2.4 GHz, Bluetooth, oppure con il cavo.
Il design e le caratteristiche della BlackWidow Elite 2018 si combinano ora con la comodità di un modello senza fili. Razer sarà riuscita a portare sul mercato un prodotto funzionale, efficiente ed efficace? Il prezzo non è certo dei più bassi (varia tra 250 e 300€), ne vale davvero la pena? Scopriamolo con la nostra recensione.
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Contenuto della confezione:
- Razer BlackWidow V3 Pro
- Poggia-polsi
- Cavo type-C / USB
- Guida
Partiamo dal suo punto di forza: il wireless
Senza troppi indugi partiamo subito dal piatto forte di questo prodotto: il wireless. Perché sì, per quanto possa essere bella, solida e corposa, la Razer BlackWidow V3 Pro wireless punta tutto sulla funzionalità senza filo. Questo è, quindi, l’aspetto sul quale ci siamo focalizzati di più e i risultati sono stati sorprendenti. La tastiera da gaming della Razer offre due possibili connessioni senza cavo, wireless 2.4 GHz e Bluetooth, e una cablata. La prima avviene grazie a una dongle USB inclusa nella tastiera stessa. Il cavo, invece, offre una connessione USB Type-C verso il prodotto e una USB classica verso il PC. Lo stesso serve anche per la ricarica: la batteria è interna al dispositivo e viene ricaricata semplicemente collegandola al computer. La ricarica non ne compromette l’utilizzo.
Parlando di funzionamento, in linea generale ci siamo trovati davvero molto bene. Abbiamo testato la tastiera nella scrittura e nel gioco e i risultati sono stati ottimi. La connessione Bluetooth, ovviamente, è dedicata alla scrittura e all’uso da ufficio, mentre la tecnologia Hyperspeed wireless è dedicata al gaming. Utilizzando quest’ultima non abbiamo mai riscontrato alcun problema di input lag, ritardi o interferenze. La nostra postazione, inoltre, prevede l’uso di più dispositivi wireless (cuffie, mouse e tastiera) eppure non sembrano essere state registrate interferenze.
Come funziona la Razer BlackWidow V3 Pro wireless in gioco?
Focalizzandoci sull’uso in gioco, la Razer BlackWidow V3 Pro wireless è stata davvero ottima. Abbiamo sfruttato la tecnologia Hyperspeed che dovrebbe, secondo il produttore, garantire il 25% di velocità in più rispetto ai concorrenti. Purtroppo non ci è stato possibile fare un confronto diretto, ma l’abbiamo confrontata con altri modelli cablati. Le risposte sono state ottime, precise e veloci.
Siamo scesi sul campo di battaglia di Call of Duty, abbiamo esplorato i mondi di Destiny 2, cavalcato i dinosauri in Ark. Abbiamo cercato di testare il dispositivo su tanti giochi differenti e non è mai successo di avere qualche problema. Mai stata riscontrata un’interferenza, mai avuto ritardi nella pressione dei comandi. Anche in sparatutto frenetici, dove anche i millesimi sono importanti, abbiamo potuto gestire la situazione al meglio. Ottima anche la costituzione della tastiera che, tra peso e tasti texturizzati, ci hanno permesso di avere sempre tutto saldo in posizione.
Ma quanto dura la batteria? E quanto la diminuzione ne compromette l’uso?
Per concludere il nostro discorso sul sistema senza fili, è necessario fare un piccolo focus sulla batteria. Come accennato questa si trova internamente alla nostra tastiera Razer BlackWidow V3 Pro wireless e viene ricaricata tramite filo. All’interno del sito del brand si legge che il prodotto è in grado di resistere fino a 192 ore senza illuminazione. Chi compra una tastiera di questo tipo, però, non la vuole senza LED RGB.
Pertanto la nostra prova è stata fatta proprio con l’accensione degli stessi. Caricata al 100% l’abbiamo portata allo sfinimento con i LED settati al 23% (che vi posso assicurare sono già sufficientemente luminosi). Ebbene, così configurata, la tastiera ha resistito, senza spegnersi, 85/86 ore (circa 8/10 giorni).
Cosa è successo al suo funzionamento alle percentuali più basse? La tastiera si è consumata pian piano, senza spegnersi di botto, con un calo abbastanza regolare della batteria. Il suo funzionamento è stato sempre lo stesso, preciso e puntale, tranne verso il 4-5% di carica. In questo frangente, infatti, ha iniziato a perdere qualche colpo e la reazione è stata meno imminente. Alla pressione di un tasto ci sono voluti 1 / 2 secondi prima di vedere l’effettiva risposta.
Che switch monta la Razer Blackwidow V3 Pro wireless?
La Razer BlackWidow V3 Pro wireless può essere equipaggiata con switch meccanici tattili verdi oppure con i lineari gialli. Questi sono pensati per il gioco, hanno una corsa più breve e sono più silenziosi. Nel dettaglio hanno una forza di azionamento di 45g, una distanza di attivazione di 1,2 mm e una corsa totale di 3,5 mm. La versione da noi testata monta switch verdi, più adatti alla scrittura.
Nel dettaglio, gli interruttori casa Razer presentano una corsa totale di 4 mm, una distanza di attivazione 1,9 mm e una forza di 50 g. Sono quindi leggermente più veloci e “facili” da premere dei classici Cherry MX Blue, che hanno invece una forza di attivazione di 60 g e una distanza di attivazione di 2,2 mm. A livello uditivo sono molto simili: si tratta di clicky e quindi il rumore è proprio quello di una macchina da scrivere. A livello di pressione, però, si percepisce una leggera differenza. Si sente che necessitano di meno forza per essere premuti e anche la risalita è leggermente diversa.
Per quanto concerne il rumore, questo è abbastanza forte, ma non è troppo metallico. Si sente quando il bottone raggiunge il punto di attivazione, si percepisce una nota metallica, ma il ritorno della battitura non lo è. Certo, non è adatta a un ufficio open space, ma se vi piace il suono dei tasti meccanici, è l’oggetto che fa al caso vostro.
La combinazione degli switch e dei copri-tasti in ABS è fantastica. La battitura è solida e corposa e si percepisce subito di avere a che fare con un oggetto di qualità.
Razer Blackwidow V3 Pro wireless: l’estetica che conta
Dopo aver dato peso alla parte più tecnica e funzionale, è ora di dare uno sguardo anche all’estetica. La Razer BlackWidow V3 Pro wireless eredita molto dalla BlackWidow Elite, sia in forme che in dimensioni. Si tratta di un prodotto con un layout completo, da 104 tatsi, disponibile, attualmente, solo in versione US. Per quanto concerne le dimensioni abbiamo 44,4 x 16,5 x 4,2 cm per un peso di 1,1 Kg. Alla profondità, vanno aggiunti anche i circa 9 cm del poggia-polsi, qualora si decidesse di farne uso. Si tratta, quindi, di un prodotto abbastanza ingombrante, con il tastierino numerico, non comodo da portare in giro, ma sicuramente molto stabile.
I tasti sono ben posizionati e distanti tra loro quanto basta per fornire e garantire un’ottima digitazione. La sensazione di pressione è inoltre buona, non solo grazie agli switch meccanici, ma anche per merito dei copri-tasti. Questi sono realizzati con tecnologia produttiva doubleshot ABS. Sono molto resistenti al tocco e leggermente rialzati così da far trasparire la luce non solo sulle lettere, ma anche sulla base della tastiera stessa. Il plate è, invece, realizzato in alluminio.
Esteticamente la tastiera è molto sobria, presenta un font classico per le lettere, una colorazione completamente nera e una illuminazione LED RGB completamente gestibili tramite software Synapse. Non ci sono particolari simboli, eccetto il logo Razer al centro, sulla parte bassa del plate. Questo è illuminato sempre con LED RGB, ma la sua copertura trasparente non è liscia. Al tatto risulta ruvida e anche l’immagine sotto appare “sgranata”. Sicuramente è stata scelta questa plastica affinché non si rovinasse o graffiasse una volta appoggiato il poggia-polsi.
Non mancano i tasti multimediali
Sulla parte destra, sopra al tastierino numerico, sono presenti anche dei pulsanti multimediali. Ne abbiamo tre a pressione e uno con la doppia funzione, pressione e rotella. I primi tre sono dedicati alla riproduzione: indietro, avanti, pausa/avvio. La rotella, invece, ha la funzione di regolare il volume; la sua pressione, inoltre, disattiva il microfono.
La rotella sporge leggermente dal bordo e, personalmente, l’ho trovata un po’ scomoda in gioco. Questo perché toccavo spesso con la mano e variavo il volume. Per fortuna, tramite il software di gestione, è possibile disabilitare i tasti quando lo riteniamo più opportuno.
Sulla parte laterale sinistra è presente il tasto per l’accensione/spegnimento. Si tratta di un piccolo interruttore che può muoversi tra BT, spegnimento e wireless. Questo è particolarmente duro e non troppo comodo, ma funziona comunque bene.
Poggia-polsi
Per concludere, facciamo un breve focus sul poggia-polsi. Questo presenta dimensioni abbastanza contenute, è completamente nero, ha una base in plastica, un’imbottitura morbida e una copertura in ecopelle. Questa presenta, al centro, il logo della Razer, semplicemente marchiato.
Tastiera e poggia-polsi non sono ancorati tra di loro, neppure tramite un aggancio magnetico. I due bordi (anteriore della tastiera e posteriore del poggia-polsi) sono però inclinati, così da poter usare le parti in maniera complementare. Ottimi poi i gommini sul retro che conferiscono un attrito perfetto per tutte le circostanze.
La Razer BlackWidow V3 Pro wireless può inoltre essere regolata in altezza con due diverse inclinazioni, oltre quella di base. Il retro presenta il vano per la dongle (che andrà inserita nel PC) e dei gommini per l’attrito.
Tutto gestito grazie a Razer Synapse
Come accade anche per altre periferiche del brand, la Razer BlackWidow V3 Pro wireless è gestita attraverso il software Razer Synapse. Si tratta di un programma davvero molto semplice e intuitivo che permette la gestione a 360 gradi della periferica.
Tramite il software possiamo personalizzare tutto il comparto legato all’illuminazione. Possiamo decidere intensità di colore, effetto e velocità. Semplice, pratico, per nulla difficile da capire. Si apre la scheda dell’illuminazione e si modificano i parametri che ci interessano.
Synapse, però, ci permette di gestire la periferica ancor a più a fondo. Oltre ad avere sempre un’idea della percentuale di batteria rimasta, potremo anche modificare i tasti stessi. Possiamo disabilitare alcuni pulsanti, possiamo invertire i tasti o attribuire vere e proprie funzioni agli stessi. Inoltre, possiamo anche attivare la modalità gaming che ci consente di disattivare in automatico alcuni tasti (come quello di Windows) quando siamo in gioco.
A chi è davvero indirizzata questa Razer BlackWidow V3 Pro wireless?
La Razer BlackWidow V3 Pro wireless è una tastiera ottima sotto molti punti di vista, sebbene abbia dei difetti. Sicuramente vince forte sul wireless e il suo prezzo è in linea con altri modelli da gioco senza fili. Il problema, però, è che la cifra resta comunque alta, anzi, altissima. Non si avvicina neanche lontanamente a un ottimo modello cablato.
La forza è il senza fili, certo. La tastiera performa benissimo: non ha ritardi, non ha lag, è sempre precisa e puntuale. Non ci sono interferenze che la disturbino e la comodità del wireless è, a volte, impagabile. Ci sono però dei difetti in tutto questo: come il sistema di ricarica. Perché, purtroppo, per caricare la tastiera il filo è comunque essenziale. Sarebbe stato decisamente meglio avere, ad esempio, un tappeto a induzione che potesse ricaricare la tastiera.
Si tratta di un prodotto solido e performante, che perde il filo, ma non la qualità. Ottima la connessione wireless 2.4 GHz, ottimi gli switch meccanici, perfetta la composizione. Insomma, un prodotto di fattura eccellente, senza nessuna critica a livello costruttivo o di funzionamento, ma decisamente costoso.
Razer BlackWidow V3 Pro wireless
Pro
- Ottima connessione wireless 2.4 GHz
- Buona qualità dei materiali, solida e robusta
- Ottimi switch meccanici
Contro
- Prezzo eccessivo
- Sistema di ricarica migliorabili
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