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Harry Potter Wizards Unite: difendiamo la magia a colpi di smartphone

Il nuovo titolo in realtà aumentata per smartphone di Niantic è solido e convince. La longevità? Parliamone.

Finalmente tutti i fan della celebre saga potranno cimentarsi nel nuovo titolo di Niantic: Harry Potter Wizards Unite. Un gioco mobile che prende a piene mani tutto il know-how dell’azienda sperimentato con le precedenti uscite. Ma riesce davvero a convincere e a far puntare a tutti la bacchetta nella direzione giusta?

 Harry Potter Wizards Unite

Una nuova emergenza scuote il mondo magico. L’Unità Speciale dello Statuto di Segretezza è appena stato creato per far fronte ad una misteriosa Calamità. Questa minaccia rischia di rivelare il mondo magico ai babbani, una eventualità inaccettabile per il Ministero della Magia, che è quindi corso ai ripari. Per tutto il mondo, a causa di questa Calamità, si manifestano “Soqquadri”, eventi che tengono intrappolati ogni genere di strega, mago, manufatto o creatura, che espongono pericolosamente l’universo della magia ai non maghi. Nelle vesti di un neo impiegato nell’Unità Speciale dello Statuto di Segretezza, dovremmo sconfiggere i Soqquadri e le creature ostili per ripristinare l’ordine, liberando gli “Smarriti”, persone, oggetti o creature bloccate dai Soqquadri.

 Niantic unisce i punti con la bacchetta

Niantic ormai ha sdoganato l’uso della realtà aumentata nei giochi mobile. Inizialmente con Ingress, la software house ha eseguito un test orientato ad un pubblico di nicchia, che fosse in grado di valutare features e difetti in modo più approfondito rispetto all’ utenza “main stream” a livello globale. Dall’ esperienza avuta, oltre a continuare il supporto per Ingress, fu rilasciato Pokémon Go, ormai giunto al terzo anniversario di età. Anche in questo caso Niantic continua il supporto per il gioco che gode ancora di estrema popolarità.

Sembra che con Harry Potter Wizards Unite, la casa californiana, abbia voluto unire tutti i punti del suo percorso, con attenzione particolare ai punti salienti delle meccaniche funzionanti e alle “delusioni” percepite dai fan. Ad una prima analisi il gioco si presenta con una struttura molto simile, se non idealmente uguale, a Pokémon Go, ma osservando più da vicino gameplay e contenuti, ci si rende conto che non è un copia-e-incolla riadattato ad una nuova hype.

Harry Potter Wizards Unite: la trama convince per un mobile game

Salta subito all’ occhio una profondità narrativa ed una struttura di background piuttosto corposa per essere un gioco mobile. Il titolo si basa su eventi creati ad hoc, successivi, a livello temporale, alla nota saga del mago con gli occhiali. Il contesto di insieme regge ed offre pillole di curiosità graduali, attirando l’utente verso la trama che avvolge il mistero della Calamità. Non siamo di fronte ad un mobile game dove l’ intro spiattella tutta la storia e non si hanno ulteriori approfondimenti in game. Siamo di fronte ad un incipit che crea attesa, per poi costruire un puzzle dove i pezzi narrativi vengono rilasciati gradualmente. L’ulteriore appeal sta nel fatto che questi espedienti sono esposti anche dai noti protagonisti, con cui, anche solo in termini di dialogo passivo, potremmo interagire, seguendo spiegazioni sia di meccaniche che di storia. Il precedente titolo ambientato nell’universo Pokémon, faceva appiglio unicamente sulla fan base pre esistente, di fatto non contemplando alcunché relativamente a background e storia.

‎Harry Potter: Wizards Unite
‎Harry Potter: Wizards Unite
Harry Potter: Wizards Unite
Harry Potter: Wizards Unite
Developer: Niantic, Inc.
Price: Free+

Meccaniche di gioco

Nei panni di un giovane mago od una giovane strega ci ritroviamo ad agire direttamente sul campo, non sosterremo quindi il ciclo di studi canonico, si presume che sia già stato completato. Nelle fasi iniziali di gioco si percepisce la profondità dei dettagli e i numerosi aspetti da poter approfondire, il tutto risulta a tratti spiazzante, non è un casual game ma richiede un impegno maggiore per comprendere le caratteristiche e il muoversi agevolmente all’interno della schermata di gioco.

 

    Essenzialmente il tutto è incentrato sul muoversi nel mondo reale con il gps dello smartphone attivo, e selezionare gli eventi che si presentano a schermo. I possibili eventi si dividono in 3 grandi categorie: Soqquadri, risorse da raccogliere e luoghi.

    Per quanto riguarda i luoghi, abbiamo la possibilità di incontrare Serre, nelle quali raccogliere risorse periodicamente, Locande, nelle quali ricaricare la nostra energia, e Fortezze, grazie alle quali è possibile affrontare sfide da soli o in gruppo.

    Le risorse da raccogliere, sparse in giro per il mondo, possono essere ingredienti utili, o Passaporte contenenti bonus.

    Per i Soqquadri invece l’argomento è più complesso. I Soqquadri compaiono sulla mappa identificati dalla categoria a cui appartengono, per ogni categoria è presente una sezione dedicata nel nostro inventario, atta a memorizzare una sorta di collezionabili per ogni Smarrito liberato con successo. Grazie a questo sistema è possibile completare e livellare determinate sezioni, scegliendo il simbolo corrispondente nel momento in cui troviamo sulla mappa l’icona. Una volta completata una pagina di collezionabili, sarà possibile riazzerare gli oggetti salvati, ogni oggetto collezionato successivamente ricomparirà nel nostro registro, ma l’esperienza derivata dalla sua liberazione sarà maggiore.

    I Soqquadri possono presentarsi sotto diverse forse, da semplici eventi (un mago incastrato in un blocco di ghiaccio) a creature ostili, o incantesimi malevoli.

       

      Queste meccaniche di base sono supportate dal crafting di pozioni utili nella fase di ricerca degli Smarriti o del combattimento, grazie alle risorse raccolte. Una ulteriore aggiunta inoltre sono le sfide e gli eventi, obiettivi particolari che si possono realizzare solo attraverso le Fortezze, oppure attendendo l’organizzazione di particolari momenti su scala globale da parte della software house.

       

       

       

       

       

      Una menzione particolare va alla parte definita “Professione”. In questo caso il gioco si spinge ai limiti di un gdr, infatti qui sono conservate tutte le informazioni relative alla nostra specializzazione, e alla decisione su come far crescere il nostro avatar attraverso l’albero delle abilità. Sarà possibile infatti optare per 3 categorie, al momento, Auror, Magizoologo, Insegnante. Ciascuna di queste specializzazioni è asseribile ai famosi ruoli di un gdr classico (e.s.: caster, tank, restore etc. etc.). Il livello di caratteristiche e skills espandibili sorprende ed è molto più profondo di quanto mi aspettassi.

       

      Ogni attività svolta, da ricompense in termini di oggetti o esperienza che ci sarà utile nell’ evoluzione della scheda del nostro personaggio.

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      Personalizzazione del personaggio

      Molto ben curata è la sezione dedicata alla personalizzazione del proprio personaggio, oltre che a livello di foto o sfondo, il nostro documento di membro dell’Unità Speciale dello Statuto di Segretezza, può essere rifinito in molteplici dettagli. Non mancano i più classici della casa di appartenenza e della bacchetta, fino a spingersi su achievement, statistiche e medaglie.

      A livello di dettaglio descrittivo il lavoro è encomiabile: nella scelta della propria bacchetta è possibile decidere la composizione del legno, l’anima, la lunghezza e la flessibilità. Ognuno di questi parametri non viene (alleluia!) introdotto da una spiegazione lunga e tediosa, anzi non viene proprio introdotto, se l’utente è interessato ad approfondire potrà accedere alle dispense dedicate e sbizzarrirsi nell’ immersione di dettagli e curiosità.

      Apprezzabile anche la personalizzazione grafica dell’avatar, ma al momento ho riscontrato l’impossibilità di visualizzare gli avatar altrui nella rete di amicizie, l’icona infatti resta anonima. Un vero peccato perché la condivisione del proprio profilo decade un po’.

      Harry Potter: Wizards Unite
      Harry Potter: Wizards Unite
      Developer: Niantic, Inc.
      Price: Free+

      Harry Potter Wizards Unite e quella meravigliosa colonna sonora

      Fortunatamente la realizzazione tecnica è affiancata da un comparto audio degno di nota, ma quello che più è azzeccato è il marketing. Le colonne sonore che ci accompagnano durante l’avventura sono le stesse dei film, rievocando immediatamente quello spirito magico che ormai ha impregnato la cultura generale di piccoli e non. Personalmente sarei rimasto davvero molto deluso se non fosse stato così.

      Una nota di merito lo ha anche il doppiaggio, interamente in italiano. Non è sempre scontato che sia così addirittura nei videogame per pc o console.

       Il tallone “è come Pokémon Go”

      Che Niantic abbia ormai rodato un eccellente motore di gioco con cui sta sfornando titoli solidi, è senza ombra di dubbio. Tuttavia i titoli fino ad ora si sono sempre appoggiati ad hype importanti, sarebbe interessante se portasse avanti un esperimento con una nuova hype ed il solito motore di gioco che, con Harry Potter Wizards Unite, sta dando probabilmente il suo massimo. Un successivo titolo sempre orientato alle solite meccaniche sarebbe senza dubbio di troppo. Tuttavia, molti sono gli aspetti in comune con Pokémon Go, potremmo asserire infatti che ormai si tratti di un genere a sé, e non sorprende che le meccaniche principali siano quindi state riadattate. Al posto di Pokémon da catturare ci sono oggetti e figure da collezionare, in alternativa alle pozioni ci sono anche qui altri tipi di estratti e composti, e la lista può continuare sotto altri aspetti tipici del gameplay.

      Indubbiamente le fondamenta sono le solite, come per tanti altri videogames più titolati su console o pc, che sfruttano il solito motore da anni (ne sappiamo niente EA? 😉 )

      Ciò che convince invece è la profondità che è stata creata a partire dalle solite basi. C’è narrativa, c’è immersività e ci sono molte dinamiche da poter esplorare, regalando diverse ore di gioco senza nemmeno accorgersene.

       La vera differenza è con Hogwarts Mystery

      Il precedente titolo ludico della saga di J.K.Rowling, è stato una delusione. Le dinamiche ripetute, e l’impronta “pay-to-win” hanno fatto crollare ogni speranza: lo stesso titolo Harry Potter Wizards Unite è stato accolto con un po’ di freddezza. Molti imputano la sfiducia poiché presumono una copia rivista di Pokémon Go, sono dell’opinione che la maggior parte dei fan si sia mossa con cautela proprio a causa dell’entusiasmo distrutto da Hogwarts Mystery. Impossibile da giocare, interminabile da provare senza pagare e non all’altezza di una fanbase che invece era pronta a rivivere le avventure nell’universo magico.

      Niantic fa centro, ed esegue un colpo di mano unendo un solido gameplay, una trama che sta in piedi ed una profondità di dettaglio degna della saga.

      I numeri sorprendono ma non bastano, per ora

      Nonostante Harry Potter Wizards Unite si stia conquistando la fiducia del pubblico, al momento in termini di numeri Pokémon Go è ancora in testa, tempo al tempo il futuro è da scoprire. Non mancano però i dubbi e alcune problematiche che potrebbero arenare la crescita del titolo. Primo fra tutti la longevità: tipicamente un gioco per mobile non ha una durata lunga al pari di altre piattaforme, quello che ne stabilirà la vita saranno la gestione degli eventi e l’implementazione di features così come lo sviluppo di una bella narrazione. In assenza di questi tre elementi, collezionare figure e oggetti degli Smarriti si potrebbe trasformare in un’azione ripetitiva e noiosa, tanto più che è presente la possibilità di “azzerare” la pagina per ottenere più punti esperienza. Attualmente non mancano i glitch e i crash dell’applicazione, seppur rari, ma in questo caso le pecche sono unicamente dovute al lancio massivo che comporta ovviamente una stabilizzazione con qualche aggiornamento. Sorprende invece la stabilità dei server e la responsività del mondo, che riesce a rendere fluida l’esperienza di gioco e l’esplorazione. La distribuzione di risorse, di fortezze, di punti di ristoro e di Soqquadri è ancora deboluccia, se non si è in una città si rischia di non trovare materiale a sufficienza per proseguire.

       Convince, entusiasma, ed è solida la base.

      Per favore Niantic, non rovinarmelo, la paura che accada è tanta e purtroppo la possibilità è molto concreta.

      Harry Potter Wizards Unite

      Pro Pros Icon
      • Fluidità e gameplay buoni
      • Profondità e trama sorprendenti
      • Non è un pay-to-win
      Contro Cons Icon
      • Se non si abita in città, i loot potrebbero essere scarsi
      • Qualche dubbio sugli eventi, in attesa di sviluppi
      • Longevità a rischio
      • Never ending game? La trama potrebbe risentirne

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      Alessandro Santucci

      Videogiocatore nato, perito informatico, lettore, nerd, imprenditore digitale.. Mi piace definirmi "Apprendista": un apprendista multidisciplinare, essere apprendisti è uno stile di vita, non si smette mai di imparare.

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