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La recensione di Batora Lost Haven, l’action RPG italiano testato su PlayStation 5

Uscito lo scorso ottobre, il titolo di Stormind Games in questione ha davvero suscitato interesse nel corso del tempo, sia durante il suo periodo di sviluppo che nel momento del suo lancio. Parliamo di Batora Lost Haven, che dal 20 ottobre 2022 a oggi ha continuato a registrare un buon successo da parte del pubblico. Lo avevamo testato anche noi in prima battuta, quando era ancora una versione demo, interessati e colpiti dalla volontà di Stormind Games di rimettersi in gioco dopo il successo del survival horror Remothered: Tormented Fathers. Vediamo dunque in questa versione per PS5 come ha performato la release definitiva di Batora Lost Haven, tra pianeti da scoprire e un’eroina che ci ha piuttosto convinti.

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Batora Lost Haven, un RPG fuori dal mondo

Batora Lost Haven ci fa calare nei panni di Avril, una ragazza abitante della Terra ma che ha ottenuto i poteri di Sole e Luna. Questi ultimi si rivelano essere entità quasi sovrannaturali che hanno il ruolo di guardiani del nostro pianeta, ma senza troppo successo. La Terra infatti è andata distrutta per via di una catastrofe e ora Avril, diventata Guardiana dell’Equilibrio, deve purificare il nucleo di questo pianeta e riportare l’ordine in tutto l’universo.

Il suo viaggio inizia in una Londra devastata dal cataclisma e in fiamme, con la sua amica Mila. Presto però si ritrova sola e catapultata in questo nuovo mondo, che esploreremo secondo un percorso bene o male prestabilito; le nostre scelte individuali saranno solo riservate al ruolo da farle prendere, tra negoziatrice o conquistatrice. Scelte comunque significative ai fini del gioco, in grado di influenzare diversi eventi futuri e i possibili potenziamenti di Avril stessa.

Da quanto stiamo raccontando, non c’è da sorprendersi se vi dicessimo che le decisioni che prendiamo non verranno mai considerate davvero sbagliate, e di conseguenza non andranno a influenzare nemmeno i finali. Aspetti limitanti la personalità del giocatore? Ce ne saranno altri più intriganti da scoprire…

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Quattro mondi alieni visitati in pochissimo tempo

In questo viaggio esploriamo quattro mondi differenti, dove incontriamo razze aliene spesso in lotta tra loro, senza particolari guizzi espressivi e inattesi a livello di trama. Vero è anche che il gioco presenta una longevità davvero ridotta, e se da una parte lo rende un passatempo agile, dall’altra ci è sembrato che questa riduzione delle tempistiche di gioco non fosse a favore di un approfondimento anche solo minimo della storia. A fronte soprattutto della presenza di così tanti mondi da esplorare, in così poco tempo.

Pensiamo non solo ai diversi pianeti, ma anche alle conseguenti razze aliene, culture e strutture sociali condensate in una manciata di ore. Non siamo davvero riusciti ad assorbire come avremmo voluto le peculiarità di ognuna di loro, rimanendo un’esperienza più superficiale del dovuto, e del “voluto”. Ad ogni buon conto, il ritmo così sostenuto è dettato anche da una sequela di scontri, durante i quali possiamo sperimentare i diversi attacchi che andiamo a sbloccare man mano.

Ricordiamo inoltre che Avril è dotata di due differenti poteri che cambieranno radicalmente il modo di approcciarsi alle battaglie. Uno deriva dal Sole, e consiste in un grosso spadone per gli attacchi corpo a corpo, l’altro le è donato dalla Luna, e si tratta del potere di emettere dell’energia psichica per ferire gli avversari.

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E i nemici da affrontare? Ognuno mostra una propria resistenza o debolezza a uno dei due tipi di attacco, dunque dovremo modificare la nostra forma di conseguenza. Diverse volte però sarà poco chiaro come comportarsi, poiché ognuno avrà le sue caratteristiche, rendendo gli attacchi abbastanza confusi e poco precisi, a prescindere da chi abbiamo di fronte. Dunque potremo davvero fare quel che vorremo, l’importante è uscirne vincitori.

La recensione di Batora Lost Haven in pillole

Batora Lost Haven è un indie RPG di buona fattura, nonostante ci siano diverse imprecisioni che non possono renderlo davvero di spessore e ben costruito. Il ritmo è parecchio inadatto ai contenuti narrativi, ricchi e meritevoli di ulteriore approfondimento, che qui manca in maniera evidente, così come gli scontri avrebbero dovuto essere maggiormente equilibrati. Circa cinque ore complessive di gioco non rendono giustizia a quella che sarebbe potuta essere una storia molto più ricca e approfondita, ma il gioco cerca di compensare con un comparto grafico apprezzabile e con una fluidità del motore di gioco della console di casa Sony del tutto positiva. Storming Games ha ancora diversi passi da compiere per lasciarsi alle spalle il successo del loro precedente titolo horror, ma è sulla buona strada.

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