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La recensione di Wo Long: Fallen Dynasty, un soulslike con molti pregi e parecchi difetti

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Forte del successo di Nioh e Nioh 2, Team Ninja ripropone la formula soulslike in Wo Long: Fallen Dynasty, gioco oggetto di questa nostra recensione. Il titolo è stato pubblicato proprio pochi giorni fa, ed è disponibile su console PlayStation 5, PlayStation 4, PC, Xbox Series X|S e Xbox One, incluso dal day one su Xbox Game Pass.

Il gioco ci porterà nei panni di un guerriero nella Cina dei Tre Regni, per affrontare spietati nemici e potentissimi boss in missioni principali e secondarie. Il tutto in ambientazioni decisamente ben curate, che strizzano l’occhio a tutto l’immaginario orientale che tutti amiamo (perchè lo amiamo tutti, vero?).

Wo Long: Fallen Dynasty – La recensione

Cominciamo col dire che se non siete fan del genere e non amate estenuanti e complessi combattimenti, questo titolo non fa per voi. Ad ogni morte del personaggio non solo ricomincerete dall’ultimo checkpoint (che potrebbe anche coincidere con l’inizio del livello), ma un’impietosa scritta sullo schermi vi ricorderà che siete incappati in una “sconfitta devastante“. Accarezzerete quindi l’ipotesi di fare harakiri nella vita reale (si, lo sappiamo, l’harakiri è giapponese mentre il gioco è ambientato in Cina, ma non starete certamente a pensarci ne brandire la spada). Insomma la sconfitta influenzerà il vostro morale. Letteralmente.

Già perchè tra le meccaniche più interessanti del gioco, oltre al salto che era assente in Nioh e Nioh 2, c’è proprio il sistema del morale. Questo, rappresentato da una barra, si alzerà nell’uccidere nemici e, al contrario, crollerà dopo ogni sconfitta. Non è finita qui: anche i nemici hanno una barra di morale, e più questa sarà alta più danni vi infliggeranno (e vi assicuriamo che sono già forti di loro).

Combattere, morire, ripetere

I combattimenti sbiadiscono i confini tra divertimento e frustrazione: i nemici sono davvero forti ma decisamente ripetitivi. Fatta eccezione per i boss, vi ritroverete ad affrontare la stessa varietà di avversari per buona parte del gioco. Il sistema di combattimento corpo a corpo è però molto ben realizzato, mentre lo stesso non si può dire per lo stealth, tanto incoraggiato dal gioco quanto inutile e mal pensato.

Nei combattimenti sarà indispensabile schivare e deflettere gli attacchi nemici (che avranno combo interminabili), al fine non solo di evitare danni ma anche di ricaricare la barra dello spirito. Una volta che questa sarà piena potrete lanciare potentissimi attacchi spirituali, ma anche in questo caso i vostri avversari potranno fare lo stesso.

I boss di fine livello sono talmente forti che in confronto i temibili nemici appena affrontati vi sembreranno dei teneri gattini in cerca di coccole. Per sconfiggere il boss bisognerà possedere di due armi: strategia e consapevolezza che morirete un bel po’ di volte. Ogni boss ha però il suo punto debole, sta a voi capirlo prima di cedere alla tentazione di disinstallare il gioco.

Loot e armi: la recensione di Wo Long: Fallen Dynasty

Wo Long: Fallen Dynasty prevede una buona varietà di armi e, per ognuna di esse, delle animazioni uniche. Tuttavia usando la stessa arma per molto tempo anche le animazioni, che vi sembreranno fighissime al primo utilizzo, diventeranno ripetitive e noiose. 

Vasto anche il sistema di loot: così vasto da risultare frustrante! Gli accessori sono tanti e vi permetteranno di beneficiare di boost nelle statistiche. Tuttavia essendo così tanti è impossibile scegliere l’equipaggiamento perfetto senza passare ore a fare calcoli. Se però amate passare buona parte del tempo di gioco nel decidere se sacrificare 1.7 di difesa per guadagnare 1.9 in attacco, allora amerete questo aspetto del titolo.

Interessante è invece il sistema di personalizzazione delle abilità che prevede cinque elementi. Spendendo i punti potrete così personalizzare le caratteristiche in combattimento del vostro guerriero a seconda del vostro approccio alla battaglia.

Tirando le somme

Volendo tirare le somme di questa nostra recensione di Wo Long: Fallen Dynasty possiamo affermare con certezza che questo non è un gioco per tutti. Il sistema morale porta il titolo a fare dei passi avanti rispetto alla serie Nioh, ma non può bastare certamente questo a rendere gradevole un gioco nel quale per la maggioranza del tempo affronterete gli stessi nemici con un’unica certezza: quella di morire male.

La storia è praticamente assente e quando c’è è ricca di forzature, quasi come fosse un pretesto per condurvi ad una nuova battaglia mortale. Se però amate questo tipo di titoli, allora apprezzerete la modalità co-op online e le numerose missioni (tra principali e secondarie). Difficilmente invece vi piacerà girare in tondo, dato che in pieno stile soulslike il gioco non prevede una mappa.

Buona morte atroce!

PRO

  • Combattimenti difficili
  • Ambientazioni 
  • Co-op multiplayer
  • Compreso nel catalogo Game Pass
  • Sistema statistiche
  • Morale

CONTRO

  • Sistema loot
  • Farete amicizia con la morte (spesso)
  • Storia
  • Varietà di nemici
  • Approccio stealth da rivedere
  • Perdersi nella mappa è più facile che morire in gioco
Offerta
Wo Long: Fallen Dynasty Steelbook Edition - PlayStation 5
  • Demoni nel Regno: Un'ambientazione dark fantasy durante il tumultuoso periodo dei Tre Regni fa da sfondo alla strenua...
  • Risveglia la forza interiore: Sconfiggi nemici mortali per risollevare il morale e risvegliare la forza interiore;...
  • Vivi della tua spada: Conosciuti per la ferocia dei loro colpi che possono modificare in un istante le sorti di una...

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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