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La Famiglia Addams, un mito immortale

State già sentendo la loro iconica sigla nelle orecchie?

La combinazione perfetta tra opera e autore. È questo che hanno pensato moltissimi appassionati quando qualche giorno fa è arrivata la notizia che Tim Burton sta sviluppando uno show che riporti in televisione la famiglia Addams. Immediatamente hanno iniziato a piovere ipotesi e speranze dei fan a riguardo, a volte trasformatesi in fan art e locandine ipotetiche come quella che vedete qui sopra. Ma cosa sappiamo al momento?

La famiglia Addams di Tim Burton, tutto ciò che si sa per ora

famiglia addams mito immortaleAttualmente siamo ancora in una fase decisamente preliminare del progetto. Stando a quanto rivelato da Deadline, il noto regista sarebbe in trattative per diventare produttore esecutivo di un nuovo show dedicato alla famiglia Addams e potenzialmente dirigerne tutti gli episodi. Al suo fianco ci dovrebbero essere Alfred Gough e Miles Millar che saranno anche i principali sceneggiatori della serie.  I due hanno nel proprio curriculum un altro celebre show basato su un’icona pop, ovvero Smallville.

Pare, secondo alcune fonti, che questo nuovo progetto avrà un taglio leggermente diverso rispetto al passato. Oltre al fatto che sarà ambientato in epoca attuale, potrebbe vedere Mercoledì Addams nel ruolo principale. Sarà lei la protagonista dello show, con il resto della famiglia a fare da comprimari.

Al momento la serie non è ancora legata a nessun network o piattaforma, ma ci sono diverse offerte sul piatto. Voci suggeriscono che in prima fila tra questi ci sia Netflix ma ancora la partita non si è chiusa.

La vicinanza tematica tra la famiglia Addams e i tradizionali progetti di Tim Burton è senza dubbio una delle ragioni principali per cui questa notizia ha creato grande curiosità tra gli appassionati. Sono emerse fin da subito anche idee di casting con il coinvolgimento di attori tipicamente legati al regista. Nel cuore dei fan Johnny Depp ed Eva Green potrebbero essere la scelta perfetta per la coppia Gomez-Morticia e qui sopra potete vedere una fan art che li immagina nel ruolo. Al momento comunque è bene sottolineare che non ci sono ancora informazioni in merito al casting (e anzi, Eva Green non sembra molto entusiasta all’idea), coerentemente con la fase ancora preliminare delle trattative.

L’entusiasmo però è assolutamente giustificato anche se il progetto difficilmente vedrà la luce prima del tardo 2021 o del 2022.Dopotutto, la storia della famiglia Addams è quella di un successo che non si è mai davvero fermato, diventando un pezzo chiave della nostra cultura popolare. Andiamo a ripercorrerne quindi la storia, fin dagli albori per scoprire come hanno fatto questi bizzarri personaggi a entrare nei nostri cuori.

La Famiglia Addams: all’inizio fu il New Yorker

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Charles Addams, insieme alle sue creazioni

È stato Charles Addams l’uomo che ha presentato al mondo le avventure dei suoi omonimi. Si tratta di un disegnatore statunitense, che si occupava di realizzare vignette per il celeberrimo settimanale The New Yorker. Sulle pagine di questa rivista piano piano inizia a introdurre questi personaggi ricorrenti, parte di una grande famiglia dal look cupo e dagli interessi bizzarri.

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La prima apparizione risale al 6 agosto del 1928, con la vignetta che vedete qui a fianco. Una versione primordiale di Morticia e del maggiordomo Lurch si trovano alle prese con un venditore di aspirapolveri, decisamente fuori luogo nella cupa casa piena di ragnatele. Al piano superiore si può notare un’altra figura che guarda verso il basso, probabilmente uno dei primi concept per la futura Mercoledì. E non deve stupire che sia così diversa da quella che conosciamo oggi.

La famiglia Addams infatti non debutta come un’idea già completa. Si tratta di un progetto che si evolverà lentamente e costantemente attraverso tante vignette come quella qui sopra. Il look dei personaggi e la mitologia che li circonda si svilupperanno solo con il tempo, inquadrando meglio questo piccolo fenomeno.

Questo processo di trasformazione peraltro non porterà comunque alle versioni che conosciamo noi dei personaggi della famiglia Addams. Si pensi ad esempio a Mano, la bizzarra creatura che vaga per i corridoi della magione. Nelle versioni iniziali non era un arto, ma una figura umanoide troppo terrificante per essere vista integralmente. Per questo motivo nelle vignette compariva solo in penombra o comunque parzialmente nascosta. Sarà solo la serie televisiva a darle un aspetto più vicino a quello moderno.

L’ascesa alla notorietà con la televisione

La prima svolta chiave nella scalata alla notorietà della famiglia Addams avviene negli anni ’60. È in questo periodo che Morticia, Gomez e tutti i membri dello sconclusionato clan fanno il proprio debutto in televisione. Nasce infatti la serie televisiva dedicata, realizzata dal canale televisivo ABC, che porta questi personaggi al centro del mainstream, facendoli conoscere a un pubblico estremamente più ampio dei lettori del New Yorker.

Curiosamente, proprio il giornale in questione non prese bene la questione. Erano gli anni ’60 e ancora il conflitto tra cultura tradizionale e televisione si faceva sentire. Per questo motivo, pur continuando a collaborare con Charles Addams, la rivista smise di pubblicare le vignette relative a questi personaggi, riprendendo solamente dopo la conclusione della serie.

Fu proprio grazie allo show che il mito della famiglia Addams si consolidò nella cultura popolare. Non solo, ma fu fondamentale per definire determinati aspetti dei personaggi, dal design di Mano che si avvicinò a quello con cui è nota oggi fino ai veri e propri nomi. Fino a quel momento infatti i membri del clan non ne avevano e Charles Addams insieme alla produzione li battezzarono definitivamente. Inoltre fu qui che nacque uno degli elementi più iconici e celebri in assoluto: la storica sigla con schiocco di dita composta da Vic Mizzy.

Un grande successo rivoluzionario

Fu uno show che conquistò il pubblico nonostante una rivalità con il simile e concorrente I mostri, in onda nello stesso periodo e capace di ottenere ascolti più alti. Le avventure di Morticia, Gomez e la loro famiglia erano però più apprezzate dalla critica e lasceranno un segno più profondo nella storia della TV. La coppia protagonista così piena d’amore e passione era un concetto precursore di ciò che sarebbe arrivato in futuro, contribuendo a cambiare la rappresentazione delle famiglie in TV.

Pur restando comunque un prodotto popolare, la serie televisiva andava oltre la semplice risata basata sulle bizzarre abitudini degli Addams. Attraverso le loro disavventure si sviluppava una complessa satira raffinata della società degli anni ’60 nei suoi diversi aspetti. Un tema che rimarrà ricorrente anche nelle successive trasformazioni dei personaggi.

La famiglia Addams arriva sul grande schermo

famiglia addams mito immortaleConcluso lo show degli anni ’60, il mito passa in secondo piano, ma senza esaurirsi. Per decenni ancora il clan sarà al centro di progetti di ogni tipo sia televisivi che animati, fra cui un celeberrimo crossover con Scooby Doo, un altro grande fenomeno di quel periodo.

Il ritorno al centro delle scene avviene all’inizio degli anni ’90, con il debutto del film cult diretto da Barry Sonnenfeld. Ispirandosi soprattutto alle vignette originali, la pellicola ricostruisce il mito della famiglia Addams, andando a esplorare ancora più in profondità i personaggi e costruendo intorno a essi una mitologia ancora più ampia e larga. Si consolidano qui alcuni rapporti di parentela (come il fatto che Gomez e Fester siano fratelli) e si trovano alcune delle interpretazioni più iconiche.

Il cast del film è infatti particolarmente azzeccato e parte integrante del successo commerciale della pellicola. Anjelica Huston regala una Morticia Addams memorabile e altrettanto indimenticabile è lo Zio Fester di Christopher Lloyd (il Doc di Ritorno al futuro). Come non citare poi la giovane ed eccezionale Christina Ricci che si guadagna un posto a vita nella cultura pop con la sua Mercoledì?

Gli ottimi risultati al botteghino portano a un sequel, diventato altrettanto cult, ma a causa di un’accoglienza non altrettanto eccezionale e soprattutto della morte di Raúl Juliá, interprete di Gomez, i piani per un terzo capitolo furono accantonati. Non fu però neanche questa la fine della storia della famiglia Addams, anzi.

Tutto il resto: dal merchandising al ritorno al cinema

famiglia addams mito immortaleDal 1993 a oggi sono stati ancora moltissimi i progetti che hanno visto protagonista in qualche modo questa bizzarra famiglia. Nel corso del tempo sono arrivati nuovi progetti televisivi, sia animati che in live-action, e addirittura un musical arrivato in tour anche nel nostro Paese negli ultimi decenni.

Lo scorso anno poi questi personaggi sono tornati ancora una volta sul grande schermo con un film realizzato in computer grafica. Un progetto che ha visto ancora la volta il coinvolgimento di grandi nomi per creare un ricco cast di doppiatori, da Oscar Isaac a Charlize Theron, passando per Finn WolfhardChloë Grace Moretz. Anche in questo caso gli ottimi incassi hanno portato all’annuncio di un sequel, che dovrebbe arrivare nel 2021.

In tutti i momenti di pausa poi, la famiglia Addams è rimasta comunque una presenza (spettrale?) costante nella cultura pop. Tra le repliche degli show televisivi e la continua produzione di merchandising di ogni tipo – il flipper dedicato a questi personaggi della Midway è il più venduto della storia – Gomez, Morticia e i loro compagni di disavventure non sono mai caduti nel dimenticatoio e sono riusciti a toccare tantissime generazioni differenti.

E il segno della loro importanza nella nostra cultura popolare lo si vede anche dalle grandi reazioni alla notizia di un nuovo progetto che li coinvolga, quello da cui è partito il nostro discorso. Ma ora che sappiamo di più sulla storia di questi bizzarri personaggi è giunto il momento di chiederci il perché di un successo così grande.

Perché il mito della famiglia Addams è così immortale?

famiglia addams mito immortaleQuello che ha permesso agli Addams di diventare così iconici è probabilmente la loro versatilità. Le loro avventure possono facilmente attirare ogni fascia di pubblico, sia quello alla ricerca di un intrattenimento più leggero, con una comicità molto semplice a livello superficiale, sia chi desidera un approfondimento più sviluppato.

Perché guardando dietro la facciata, queste figure hanno anticipato ampiamente i tempi. Pur non facendone un baluardo chiave, Morticia e la sua famiglia hanno portato avanti una piccola rivoluzione, una battaglia contro i pregiudizi. La famiglia Addams, nonostante tutte le bizzarrie che la fanno malvedere dal vicinato in alcune versioni, è forse più sana di tante altre, formata da un gruppo di persone che si vuole sinceramente bene anche se lo dimostrano in maniera curiosa.

Un’idea che i film di Sonnenfeld evidenziano più di altri progetti legati a queste figure, ma che in nuce era già presente. La famiglia Addams è stata una delle tante pietre miliari che ha suggerito il concetto de “I mostri siamo noi” che poi Dylan Dog, ma anche Guillermo del Toro e appunto Tim Burton definiranno in maniera più profonda e faranno proprio. Un messaggio bellissimo e senza tempo, che sarà affascinante vedere in questo nuovo progetto.

Al di là di tutte questi ragionamenti poi, è innegabile che una parte non indifferente del grande successo vada alla celeberrima sigla. Quattro note e due schiocchi di dita che sono diventati uno dei simboli più iconici della storia. E ora provate a togliervela dalla testa.

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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