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Dentro la Canzone – Significato e storia di Smells Like Teen Spirit, l’urlo generazionale dei Nirvana

Ebbene si, la più iconica canzone degli anni '90 nasce da un enorme fraintendimento su una marca di deodoranti.

La storia dell’umanità è fatta di attimi apparentemente insignificanti. Chi lo avrebbe mai detto, ad esempio, che una serata alcolica di vandalismo, culminata con una scritta a caso su un muro, avrebbe ispirato una delle canzoni più iconiche di sempre? Eppure Smells Like Teen Spirit dei Nirvana, che diventerà inno di una generazione intera, nasce così, con una storia assurda e un significato di non facile comprensione.

Ma come spesso accade nei nostri episodi di Dentro la Canzone, è giusto che questa storia vada raccontata dall’inizio, provando magari anche a capire il significato di Smeels Like Teen Spirit dei Nirvana.

God is Gay

La nostra storia ha inizio in una notte alcolica tra il 1990 e il 1991. Non conosciamo la data precisa ma sappiamo che siamo nei sobborghi di Seattle, periferia del mondo ma centro nevralgico di quello che sarà il movimento grunge. Quella notte un giovane Kurt Cobain, che aveva già fondato i Nirvana e con essi pubblicato il primo album Bleach, decide di imbracciare uno zaino pieno di birre e bombolette spray. Non è da solo, con lui c’è Kathleen Hanna, cantante delle Bikini Kill, una band punk al femminile, di quelle che per mancanza di migliori definizioni verranno chiamata riot grrrl.

I due hanno in comune molto di più della sola estrazione culturale punk. Ad esempio detestano il perbenismo e la falsità della società contemporanea americana. Quella notte loro rabbia si riversa su un centro religioso locale, che in quegli anni scoraggiava l’aborto e la sessualità libera, arrivando a minacciare le donne di Seattle che sarebbero finite all’inferno se avessero abortito.

Kathleen fa da palo, Kurt prende la bomboletta e scrive sul bianco e immacolato muro del centro tre parole: “God is Gay”

Dopo altre bravate simili, i due tornano nell’appartamento in affitto di Kurt, dove il ragazzo le racconta degli alti e bassi della sua relazione con Tobi Vail, che era proprio la cantante delle Bikini Kill. Kathleen sostiene che Kurt e Tobi siano così appiccicati che Kurt sembra avere costantemente addosso il profumo di lei. Kurt non lo sa, ma il profumo a cui fa riferimento Kathleen si chiama Teen Spirit, una marca di deodorante particolarmente in voga tra le ragazze americane dei primi anni ’90.

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La mattina seguente, Kurt trova sul muro della sua stanza in affitto una scritta realizzata con un pennarello Sharpie e non ne comprende il significato: “KURT SMELLS LIKE TEEN SPIRIT”. Vale a dire: “Kurt profuma di Teen Spirit”. Lo ha scritto Kathleen, un attimo prima di crollare con ancora il pennarello in mano.

Kurt non capisce il riferimento alla marca di deodorante. Però la frase lo colpisce. Teen Spirit: spirito giovanile. Suona come qualcosa di rivoluzionario e, appunto, generazionale. Qualche mese dopo chiama Kathleen e le chiede il permesso di usare quella frase in una canzone. Questa volta è lei a non capire, dato che Teen Spirit non è certo una sua invenzione.

Ebbene si, la più iconica canzone degli anni ’90 nasce da un enorme fraintendimento su una marca di deodoranti.

La storia di Smells Like Teen Spirit

Nel 1991 i Nirvana sono in studio per registrare Nevermind, l’album che li consegnerà alla storia. Ma questo loro ancora non lo sanno. Kurt è ossessionato dalla musica dei Pixies. Secondo lui la band di Boston ha trovato lo schema compositivo perfetto: intro potenti, dinamiche molto basse nelle strofe e ritornelli esplosivi. Vuole fare lo stesso e quindi obbliga il batterista Dave Grohl e il bassista Krist Novoselic a lunghe jam, a volte anche di ore, basate sempre e solo gli stessi 4 accordi. Lo scopo non è tanto trovare soluzioni armoniche, quanto di strutturare il brano in modo dinamico: “in questo punto si calma, mentre qui esplodiamo”. 

Dal punto di vista armonico, come detto, la canzone è alquanto stereotipata: 4 powerchord caratterizzati da una sincope semicroma (un marchio di fabbrica che ritroveremo in altre canzoni di Nirvana, su tutte Rape Me).

Quando il produttore Butch Vig ascolta la demo non ci capisce assolutamente niente. La registrazione amatoriale dei Nirvana è di qualità talmente scadente che Vig dice loro: “suonatemela live, che dal nastro non capisco nulla”. Così i Nirvana si mettono ai loro posti e Vir rimane a bocca aperta. Modificò solo una parte: fece spostare la parte con il solo di chitarra al centro della canzone, come un bridge, mentre i Nirvana lo avevano immaginato come outro finale.

Poi dice loro che la canzone sarà un successo, al punto che deve essere necessariamente la prima traccia del disco. “Rappresenta una dichiarazione di intenti, il disco deve cominciare così”, dice alla band. I Nirvana fanno di si con la testa, e il resto è storia.

“Per me, Smells Like Teen Spirit ricorda un po’ l’effetto che le canzoni di Bob Dylan hanno avuto sulla gente degli anni ’60. In un certo senso, sento che la canzone ha influenzato una generazione di ragazzi degli anni ’90. Si sono potuti immedesimare in essa”.

Butch Vig, produttore di Nevermind

Il significato di Smells Like Teen Spirit: dentro al testo

Cobain disse di aver scritto questa canzone perché si sentiva “disgustato dall’apatia della sua generazione”, di cui egli stesso si sentiva parte. Un sentimento di distacco che permea il significato di Smells Likee Teen Spirit.

Load up on guns, bring your friends
It’s fun to lose and to pretend
She’s over-bored and self-assured
Oh no, I know a dirty word

Il testo inizia con un riferimento alle armi e può essere letto in diversi modi. In molti ci vedono un inno alla rivoluzione armata (“carica le pistole e porta gli amici”), mentre altri ritengono si riferisca all’apatia di una generazione consumata dalle droghe (“carica le armi” inteso come preparare una dose). Entrambe le interpretazioni, sapendo come morirà Cobain tre anni dopo, mettono i brividi.

La lei “eccessivamente annoiata e sicura di sé” potrebbe essere un riferimento a Tobi Vail, con la quale Cobain aveva un tortuosa relazione. Si tratta della stessa ragazza che usava il Teen Spirit come deodorante.

Hello, hello, hello, how low
Hello, hello, hello, how low
Hello, hello, hello, how low

Qui Kurt Cobain gioca ripetutamente e ossessivamente con l’assonanza tra “Hello” e “How low”. Nonostante l’apparente banalità e nonsense del gioco di parole, questa è considerata da molti una delle scelte liriche più interessanti dell’intera discografia di Cobain. Ripetendo Hello, infatti, Cobain modula la pronuncia facendolo diventare un depressivo How Low, riferimento allo stato depressivo dello stesso Cobain. Non solo: How Low, a sua volta, fa assonanza con Hollow, cioè “vuoto”.

With the lights out, it’s less dangerous
Here we are now, entertain us
I feel stupid and contagious
Here we are now, entertain us
A mulatto, an albino
A mosquito, my libido

Il verso “Here we are now, entertain us” era una frase che Cobain era solito dire quando andava ad una festa. Più in generale tutto il ritornello, tolte alcune frasi non-sense, sembrano riflettere lo stato di cinismo depressivo di Kurt Cobain nei confronti del divertimento. Dalle luci spente al sentirsi stupidi, di una stupidità contagiosa. È interessante notare che Mulatto, Albino e Mosquito, oltre a significare ciò che sappiamo, siano anche nomi di cocktail. E si ritiene che le bevande alcoliche siano in grado di aumentare la libido, ovvero il desiderio sessuale.

I’m worse at what I do best
And for this gift, I feel blessed
Our little group has always been
And always will until the end

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In questa frase c’è forse il climax dello stato depressivo di Kurt Cobain: “sono il peggiore in ciò che so fare meglio, e per questo dono io ringrazio”. Poi c’è un riferimento, forse, alla scena musicale alternativa: “il nostro gruppo è sempre stato e sempre sarà fino alla fine”.

And I forget just why I taste
Oh yeah, I guess it makes me smile
I found it hard, it’s hard to find
Oh well, whatever, never mind

In questa strofa c’è probabilmente un riferimento alle droghe. Kurt sembra dire “Non so perchè le assaggio, forse solo perchè mi fanno sorridere”. Questo sentimento di distacco e apatia nichilista è sottolineato dalla frase seguente: “Oh well, whatever, nevermind“.

È bene notare che sul significato di Smells Like Teen Spirit si è discusso a lungo. Le intepretazioni sono molteplici e una di queste è che la canzone sia volutamente nonsense, per prendere in giro la scena mainstream delle canzoni pop.

Il video ufficiale

Il video musicale è stato girato in una torrida estate, il 17 agosto 1991, presso Culver City Studios in California. Il regista Samuel Bayer, diplomato nel 1987 alla New York City School of Visual Arts, voleva ricreare la classica scena del gruppo che suona ai balli scolastici, con la differenza che qui la band suonava rock. L’ ispirazione di Bayer è principalmente Rock And Roll High School dei Ramones, ma Kurt Cobain si immagina una cosa in stile Giovani Guerrieri (Over the Edge), film del 1979 in cui un gruppo di ragazzi ribelli distrugge il proprio liceo. Alla fine i due troveranno un giusto compromesso.

Due giorni prima i Nirvana avevano suonato al Roxy Theater di Los Angeles, dove avevano distribuito tra il pubblico dei volantini. Su questi c’era scritto: “I Nirvana hanno bisogno di voi per il loro prossimo video musicale. Dovete avere tra i 18 e i 25 anni e interpretare un personaggio liceale, ad esempio preppy, punk, nerd, atleta. Siate pronti a rimanere per diverse ore. Venite a sostenere i Nirvana e divertitevi”.

Le comparse vengono reclutate così.

Anche sulla questione cheerleader, Bayer e Cobain avevano due visioni diverse. Il regista voleva le classiche ragazze pon-pon della tradizione liceale statunitense, mentre Cobain le voleva grasse, per criticare i clichè di bellezza imposti dalla società. Anche in questo caso si trovò un compromesso, ingaggiando delle spogliarelliste tatuate da uno strip club locale e vestendole con magliette riportanti il simbolo dell’anarchia.

Vale la pena di segnalare altri due elementi interessanti presenti nel video: la scritta Chaka sulla batteria e la maglia gialla Scream di Dave Grohl. La prima è un omaggio ad un graffiti artist chiamato Daniel Ramos, in arte Chaka, mentre la t-shirt è quella del gruppo hardcore chiamato Scream, ex band proprio di Dave Grohl.

E poi si decise di distruggere tutto

La folla di giovani accorsa per presenziare come comparse è numerosa. Ma sono tutti ragazzi, come richiesto, tra i 18 e i 25 anni. Nei piani di Bayer avrebbero dovuto stare seduti sulle gradinate e sembrare annoiati. Le riprese vanno avanti per ben 12 ore, con le comparse sempre più stanche di starsene seduti mentre ascoltavano in loop il brano. Quello che accadde dopo ce lo racconta lo stesso Bayer:

“All’undicesima ora, quando la band non ne poteva più e i ragazzi erano così arrabbiati con me, mi hanno chiesto: “possiamo distruggere il set?””

Secondo Bayer, Cobain era molto frustrato stanco, ma Bayer aveva bisogno di un’altra ripresa. Cobain incanalò la sua frustrazione nella performance che si vede verso la fine del video, dove urla e si spacca letteralmente la faccia contro una telecamera.

Il problema del montaggio

Bayer fece il primo montaggio del video, che non piacque a Kurt Cobain: usò un personaggio principale in molte inquadrature, con i tagli a tempo di musica. Cobain voleva qualcosa di meno didascalico, ma soprattutto voleva che il tutto fosse surreale. Il cantante lavorò personalmente al montaggio con Bayer, volendo fortemente alcuni elementi che oggi rendono quel video iconico come il suo sguardo inquietante sul finale e l’inquadratura con le mani sulla parte sbagliata del manico della chitarra mentre c’è l’assolo.

Inizialmente MTV si rifiutò di mandare in rotazione il video di Smells Like Teen Spirit, anche per il suo significato “distruttivo”, ma dovette adeguarsi quando la canzone divenne un vero e proprio inno grunge.

“Quel video ha aperto la porta alla gente che non ha bisogno di avere un certo look. Si poteva fare quello che si voleva. A livello personale, mi ha certamente aperto le porte della televisione”, ha ricordato il disc jockey Matt Pinfield.

L’eredità culturale della canzone: il movimento grunge

L’uscita del brano coincise con l’esplosione del movimento grunge di Seattle, uno stile musicale che deriva dal calderone chiamato alternative, in grado di mescolare l’impeto tipico del punk con soluzioni ritmiche di una certa ala del metal. Ma il grunge non era solo musica fatta con chitarre distorte. Dal punk aveva ereditato anche l’attenzione all’estetica e ai messaggi veicolati. Kurt Cobain, con le sue camicie di flanella e Converse All Stars, e con quello stile trasandato contribuì a diventare simbolo di una generazione intera. E intorno a lui c’era un’intera scena, composta da gruppi come Pearl Jam, Soundgarden, gli Screaming Trees di Mark Lanegan e tante altri.

Nonostante questo, Cobain rigettò sempre l’idea di essere il portavoce di una generazione. In una celebre intervista disse: “Non ho le risposte per nulla. Non voglio essere un fot*uto portavoce di nessuna generazione”.

In molti dei loro live successivi, i Nirvana non suonarono questa canzone, proprio per gli stessi motivi per cui i Radiohead smetteranno di suonare Creep anni dopo: per allontanare le persone che andavano ai concerti solo per ascoltare una hit.

La band Urge Overkill – ricordati principalmente per la cover di Girl, You’ll Be A Woman Soon di Neil Diamond utilizzata in Pulp Fiction – è stata opening act dei Nirvana per alcuni concerti in Europa proprio mentre Smells Like Teen Spirit esplodeva. Il chitarrista/bassista King Roeser ha ricordato quel tour con queste parole: 

“Quando andavamo in qualsiasi posto e loro suonavano Smells Like Teen Spirit, era una mania. Era come se i Beatles iniziassero il concerto con I Want To Hold Your Hand. Non ho mai visto nulla di simile”.

In chiusura di questo episodio di Dentro la Canzone, vi lasciamo con la parodia di Weird Al Yankovic: Smells Like Nirvana. Una reinterpretazione ironica apprezzata dallo stesso Kurt Cobain.

Ah, dimenticavamo una cosa: le vendite del deodorante Teen Spirit aumentarono a dismisura dopo il successo della canzone, nonostante le parole “Teen Spirit” non vengano mai menzionate nel testo.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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